Yin e Yang tra medicina, alimentazione e serenità di spirito

Cibo ed energia secondo i concetti fondamentali della dietetica cinese

Nell’Antica Cina si credeva che l’uomo esistesse in stretto collegamento con il cosmo. La medicina cinese si è dunque sviluppata mirando alla sintonia e all’armonia fra tutti i suoi elementi. Ai cinque elementi che nella tradizione costituiscono la materia (metallo, legno, terra, acqua e fuoco) si associano le principali emozioni umane e gli organi corrispondenti così come i cinque sapori primari dei cibi (salato, piccante, dolce, amaro, acido).

All’elemento legno, per esempio, si associa l’emozione della rabbia, il fegato come organo e il sapore acido. Secondo la medicina cinese, cibo e respiro sono le due principali fonti di energia che permettono al nostro corpo di vivere ed evolvere. Ecco, dunque, che la dietetica assume un ruolo di primaria importanza anche nei processi di prevenzione e guarigione. In Cina si usa infatti dire: «La malattia penetra all’interno del corpo attraverso la bocca»; e anche: «Le medicine curano, il cibo guarisce».

Per approfondire, Epoch Times ha intervistato Edoardo Ottaviano, medico naturopata che da anni si occupa di dietetica cinese, in occasione di una sua conferenza dal titolo ‘Concetti fondamentali della dietetica cinese: un approccio energetico per una corretta alimentazione’, presso la Fiera della salute e del benessere Naturalmente a Montecatini Terme. 

Quando e come ha iniziato a interessarsi di questo argomento?

Sono farmacista come formazione, quindi il mondo della salute l’ho sempre vissuto. Ho cominciato fin da ragazzo a interessarmi di alimentazione, di buona alimentazione anche perché i miei genitori me lo hanno inculcato e poi con gli studi. Ho intrapreso studi di farmacologia, fisiologia eccetera, che poi nel corso degli anni mi hanno portato a una diversità di approccio a queste problematiche. Sono ormai una ventina d’anni che perennemente studio, mi aggiorno, vado a scuola e offro le mie conferenze in questo settore.

Quindi si interessa anche di medicina tradizionale cinese. E quali sono i fondamenti della medicina tradizionale cinese secondo lei?

Non è semplicissimo dirlo. La caratteristica specifica della filosofia taoista è quella che dice che tutto deriva dall’uno, dal Tao che poi forma il dualismo dello Yin e dello Yang. La base di tutta la filosofia cinese sta in questo sovrapporsi di Yin e Yang, i due opposti che esistono e coesistono insieme. Da qui derivano tutte le altre concezioni dell’universo.

Quindi la malattia come viene vista in questa concezione?

La malattia consiste in una carenza o in un eccesso di uno sull’altro. Poi si sono sovrapposte altre concezioni come la concezione dell’energia, del Qi. Se c’è una carenza di Yin bisogna nutrire lo Yin, se c’è una carenza di Yang bisogna nutrire lo Yang. Le fondamenta sono queste, poi c’è sopra un bel palazzo….

E venendo nello specifico della conferenza, quali sono, dunque, i principi fondamentali della dietetica cinese?

È molto importante capire che la dietetica cinese si riferisce sempre alla concezione dello Yin e dello Yang. È importante sottolineare anche che i cinesi considerano la dietetica come parte della medicina. Nella medicina cinese, tutto quello che porta la salute all’uomo fa parte della medicina. Naturalmente all’interno di questa vi sono la farmacologia, la dietetica, l’agopuntura. Un buon medico, dunque, deve avere anche delle conoscenze di agopuntura e di dietetica. Le basi sono queste. Poi, naturalmente quando si parla di alimenti o di erbe bisogna introdurre altri elementi. Ogni alimento ha una sua caratteristica energetica particolare, ha un suo sapore, un suo colore, un indirizzo meridianico. E conoscendo il disordine energetico che un soggetto porta e conoscendo la natura energetica di ciascun alimento, siamo in grado di poter collegare le due cose e dare delle indicazioni alimentari specifiche al soggetto in questione. Ecco, quindi, la differenza con la dietetica occidentale dove si parla molto di calorie, di vitamine eccetera. Anche la moderna dietetica cinese tiene in conto minimamente di questi microelementi, ma la sua è una concezione energetica, per cui bisogna riequilibrare il nostro Qi, la nostra energia, bisogna sostenere lo Yin, l’essenza vitale attraverso il Qi e lo Yin degli alimenti e così via.

Parlando dell’Antica Cina, i cinesi avevano la concezione che la loro fosse una cultura divina, e che tutto quello che succedeva in terra in qualche modo era portato dal cielo. Cercavano di vivere in armonia con l’intero universo, si coltivava molto la Virtù e in ogni mestiere si enfatizzava molto l’importanza ad esempio di meditare o focalizzarsi sul respiro prima di intraprendere una qualsiasi attività. Che cosa pensa di queste fondamenta dell’antica cultura cinese?

Si, come ribadivo prima… Poiché tutto il cosmo è permeato di queste energia vitale, dello Yin e dello Yang, è chiaro che ciascuno di noi, ogni essere vivente, ma anche non vivente, anche un sasso, è permeato da questa energia, naturalmente in maniera differente, questo è ovvio.

Viviamo immersi nel cosmo, immersi nell’atmosfera, siamo a contatto con la terra e non possiamo astrarci da quello che ci circonda. La concezione della medicina cinese, ma anche un po’ di tutti i pensieri antichi, ribadiva l’importanza di essere ben presenti e sostenuti dal mondo che ci circonda. Bisogna salvaguardare, dunque, il cielo e la terra perché salvaguardiamo noi stessi, e la medicina cinese lo dice già da tempo. Oggi riscopriamo attraverso la fisica quantistica tante intuizioni che la medicina cinese aveva realizzato già migliaia di anni e che naturalmente non potevano esprimere con i termini scientifici come facciamo oggi, ma noi li esprimiamo comunque sapendo che l’intuizione c’era già stata.

In questo tipo di concezione che ruolo assume allora per esempio la meditazione?

La meditazione come forma di svuotamento della mente e del cuore è molto importante. Noi viviamo oggi in un mondo estremamente stressante. L’essere umano è preso continuamente dalla volontà di possesso di oggetti, di cose. Riempiamo la nostra mente, il nostro cuore, i nostri sentimenti di falsi idoli. Ecco l’importanza di quella che può essere definita appunto la meditazione, cioè lo svuotare il nostro modo di pensare di un certo tipo, svuotarlo perché può essere riempito a questo punto di valori diversi. La meditazione ha questa capacità, ha questo indirizzo di fare ritornare l’essere umano in contatto con la natura cosmica.

 

Intervista rivista per brevità e chiarezza 

 
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