Primo caso umano di influenza aviaria in Nord America, possibile un secondo

Lunedì i funzionari canadesi hanno confermato che una donna che si era recata in Cina recentemente è risultata positiva ai test per l’influenza aviaria H7N9.

Questo è il primo caso documentato di contagio umano di influenza aviaria nel Nord America.

La donna è tornata nella Columbia Britannica in Canada il 21 gennaio e durante il viaggio era asintomatica. Secondo l’Agenzia per la salute pubblica del Canada la signora ha iniziato a sentirsi male dopo che è tornata a casa, ma il ricovero non è stato necessario. L’Agenzia ipotizza che sia molto probabile che la donna abbia contratto il virus in Cina.

Insieme a lei c’era il marito, anche lui con sintomi simili all’influenza aviaria, e sembra che anche lui sia stato contagiato, ma si attendono ancora i risultati dei test, secondo quanto riportato da un vice ufficiale sanitario della Columbia Britannica in un’intervista con Canadian Press.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute i primi contagi da influenza aviaria sono stati scoperti nell’uomo il 13 marzo 2013 in Cina, anche in un mercato di piccioni di Shangai. A maggio del 2013 l’Oms ha confermato 131 casi e 32 decessi in Cina.

Secondo quanto riportato da Epoch Times tramite fonti cinesi intercettate, sembra che la diffusione della malattia sia accelerata all’inizio del 2014 nel Sud-est cinese, provocando il panico nel Paese.

Durante quel periodo il Centro cinese per il controllo delle malattie e la prevenzione riportava dai cinque ai sette casi di H7N9 al giorno.

«Ora tutti temono l’influenza aviaria», ha dichiarato Shen Jianmin, residente in Zhejiang, a febbraio del 2014. «Preoccupate da un’epidemia mortale di influenza, le persone indossano le mascherine protettive e non mangiano né pollame né carne in generale».

In Cina, visto che molte questioni sono ritenute delicate dal regime, i fatti e le notizie che parlano di influenza aviaria sono stati e continuano ad essere rigidamente controllati dal Governo.

La Cina è stata sottoposta a molti controlli internazionali sulla mancanza di trasparenza riguardo la malattia durante le epidemie del 2003 di influenza aviaria H5N1 e Sars.

Un’inchiesta dell’Oms svolta all’inizio del 2014 sul ceppo umano di influenza aviaria ha paragonato il potenziale di diffusione globale del virus H7N9 alle epidemie mondiali del 2003 di Sars ed influenza aviaria H5N1, il ceppo che infetta gli uccelli.

Il ceppo H5N1 ha portato a una diffusa eliminazione di pollame negli allevamenti di tutto il mondo, comprese due fattorie della Fraser Valley nella Columbia Britannica a dicembre del 2014.

Attualmente i contagi di H7N9 sono abbastanza rari al di fuori della Cina. Dei casi di contagio di persone che hanno viaggiato dalla Cina sono stati riportati a Hong Kong, Taiwan e in Malesia.

È stato solo a gennaio del 2014 che le autorità cinesi hanno riconosciuto la possibile trasmissione da uomo a uomo dell’influenza aviaria. Precedentemente la malattia era stata riscontrata solo negli uccelli.

Le persone che la contraggono diventano gravemente malati e presentano febbre, tosse e difficoltà respiratorie. La malattia è altamente patogena. Secondo l’Oms la maggior parte delle persone che l’hanno contratta hanno dichiarato di essere stati a contatto con pollame vivo o altri ambienti potenzialmente contaminati, compresi i mercati dove si vendono gli uccelli.

I funzionari canadesi hanno avvisato che il rischio di contagio pubblico è basso, dato che la malattia non si trasmette facilmente da persona a persona. Hanno anche chiarito che non c’è rischio di contrarre la malattia mangiando pollame ben cotto. Il Canada non importa dalla Cina né pollame crudo né prodotti derivati da questi animali.

Articolo in inglese: First Case of Human Bird Flu in North America Confirmed, a Second Possible
 
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