Deputati americani: taglie sulla testa dei responsabili del prelievo forzato di organi da parte del Pcc

Di Dorothy Li

«Il prelievo forzato di organi è un’atrocità e l’interruzione e la dissuasione di questa pratica dovrebbero essere una priorità del Dipartimento di Stato». Lo dicono dei parlamentari americani in una lettera indirizzata al Segretario di Stato Antony Blinken, firmata il 3 maggio-

Il gruppo – guidato da Chris Smith (R.J.), presidente, e dal senatore Marco Rubio (R.F.L.), membro della Commissione esecutiva del Congresso sulla Cina (Cecc) – ha chiesto che Blinken utilizzi i programmi di ricompensa del Dipartimento di Stato per ottenere prove di prima mano e far assumere le proprie responsabilità ai colpevoli del prelievo forzato di organi da parte di Pechino.

Sotto l’influenza del Partito Comunista Cinese (Pcc), la pratica del prelievo forzato di organi vitali da individui viventi a scopo di lucro è cresciuta fino a diventare un’industria fiorente, secondo un’ampia ricerca e le prove emerse negli ultimi dieci anni e mezzo.

Nel 2019, un tribunale indipendente di Londra ha concluso, dopo un’indagine durata un anno, che il prelievo forzato di organi è avvenuto in Cina per anni «su scala significativa» e che tale atrocità costituisce un crimine contro l’umanità.

Le vittime principali, secondo il tribunale, sono i praticanti imprigionati del Falun Gong, una disciplina meditativa che dal 1999 è stata oggetto di ampie campagne di persecuzione da parte del regime. La sentenza finale, resa nota nel marzo 2020 e contenente 300 pagine di testimonianze e documenti, non ha trovato «alcuna prova che la pratica sia stata interrotta».

Nonostante la «quantità impressionante di testimonianze raccolte» dal tribunale indipendente, il gruppo di legislatori ha dichiarato che «non c’è stato alcuno sforzo per cercare prove su individui complici del prelievo forzato di organi o nell’industria del traffico di organi» utilizzando i programmi di ricompensa del Dipartimento di Stato.

Il Dipartimento di Stato ha offerto taglie fino a 5 milioni di dollari per informazioni che portassero all’arresto, al trasferimento o alla condanna di «cittadini stranieri designati, accusati di crimini contro l’umanità, genocidio o crimini di guerra», secondo il sito web del programma Global Criminal Justice Rewards.

Altri progetti di ricompensa del Dipartimento includono il programma Rewards for Justice, da tempo in corso, che mira a raccogliere informazioni che «proteggono le vite americane e promuovono gli obiettivi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti», e il Transnational Organized Crime Rewards Program, che copre crimini transnazionali come il traffico di esseri umani.

I legislatori hanno esortato Bliken a utilizzare appieno le risorse disponibili per raccogliere prove e a dare priorità al prelievo forzato di organi da parte del regime.

Il gruppo ha scritto che «c’è un’urgente necessità di reperire informazioni di prima mano da coloro che hanno assistito o sono stati coinvolti in questa pratica», data la «domanda globale di trapianti di organi e le prove del traffico illegale di organi» nella Cina comunista.

Hanno citato uno studio del 2022 pubblicato sull’American Journal of Transplantation, che ha concluso che i chirurghi cinesi e altri operatori sanitari hanno agito come «boia» per il regime comunista. Lo studio ha documentato casi provenienti da 71 pubblicazioni scientifiche in lingua cinese che dimostrano che il prelievo di organi è avvenuto prima che i pazienti fossero dichiarati in morte cerebrale, in violazione della regola internazionalmente accettata del «donatore deceduto».

«Far sì che la Rpc renda conto e affronti pienamente le prove del prelievo forzato di organi sarà fondamentale per porre fine a questa pratica orribile e promuovere, a lungo termine, l’istituzione di un sistema di donazione di organi veramente volontario», hanno scritto i deputati, utilizzando l’acronimo del nome ufficiale della Cina, Repubblica Popolare Cinese.

Oltre a Smith e Rubio, la lettera è stata firmata anche dai deputati Jennifer Wexton (D-Va.), Michelle Steel (R-Calif.), Zach Nunn (R-Iowa) e Ryan Zinke (R-Mont.), tutti membri del Cecc, un gruppo bipartisan che fornisce consulenza al ramo esecutivo e al Congresso sui diritti umani e lo stato di diritto in Cina.

Durante un normale incontro con la stampa il 9 maggio, il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha confermato di aver ricevuto la lettera, affermando che il Dipartimento avrebbe «risposto a tempo debito ai membri stessi».

Praticanti del Falun Gong camminano in una parata a Brooklyn, New York City, per denunciare la persecuzione inflitta dal regime cinese alla loro fede, il 26 febbraio 2023. (Chung I Ho/The Epoch Times)

L’appello dei legislatori giunge pochi giorni dopo che il regime comunista cinese è stato denunciato per le sue dilaganti violazioni della libertà religiosa nell’ultimo rapporto annuale della Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale. Il rapporto menziona anche l’abuso di organi da parte del regime, affermando che gli organi vengono sottratti ai praticanti del Falun Gong e agli uiguri, «alcuni mentre sono ancora vivi».

L’industria criminale dell’uccisione per gli organi in Cina ha attirato pazienti da tutto il mondo offrendo un periodo di attesa incredibilmente breve, a volte di pochi giorni. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Transplantation nel 2016 mostra che la Cina è il «Paese di destinazione» più popolare per i trapianti all’estero.

Per affrontare i crimini del Pcc in materia di espianto di organi, nel marzo 2023 la Camera ha adottato la legge Stop Forced Organ Harvesting Act of 2023 (H.R. 1154). Se promulgata, la legge sanzionerebbe chiunque sia coinvolto nel prelievo forzato di organi e richiederebbe un rapporto annuale del governo su tali attività che si svolgono in Paesi stranieri.

Nel frattempo, tre Stati hanno emanato leggi che vietano il turismo dei trapianti di organi. Il più recente è stato l’Idaho, il cui governatore ha firmato la legge End Organ Harvesting Act il 10 aprile.

Durante un’udienza del Cecc a marzo, Smith ha descritto il prelievo forzato di organi su scala industriale in Cina come «un’atrocità senza pari nella sua malvagità».

«Tutti noi abbiamo la responsabilità di agire», ha dichiarato al pubblico. «Se non agiamo ora, molte altre vite andranno perse».

 

Articolo in lingua inglese: Lawmakers Want to Use the US Rewards Program to End the CCP’s Forced Organ Harvesting

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