L’Ucraina si sveglierà dal sonno, dopo le promesse non mantenute di Pechino?

Di Li Zhengkuan

Quando i leader dell’Occidente hanno imposto sanzioni economiche alla Russia per la sua guerra in Ucraina, la Cina si è tirata indietro. Questo può sembrare ovvio se si considera l’amicizia tra Cina e Russia. Tuttavia bisognerebbe anche considerare il rapporto tra Cina e Ucraina.

L’Ucraina ha assistito lo sviluppo militare del Pcc

L’Ucraina e il regime del Pcc hanno stabilito le prime relazioni diplomatiche il 4 gennaio 1992, quasi subito dopo che l’Ucraina ha dichiarato la sua indipendenza nel 1991, dopo il crollo dell’ex Unione Sovietica.

Ereditando l’industria militare dell’ex Unione Sovietica, l’Ucraina ha sviluppato stretti rapporti con il Pcc, e il Pcc ha ottenuto un’enorme assistenza in equipaggiamento e tecnologia militare dall’Ucraina.

L’Ucraina ha venduto la sua Varyag, che è stata rinnovata dalla Marina dell’Esercito popolare di liberazione ed è diventata la prima portaerei cinese, la Liaoning; insieme alla Varyag c’erano i suoi progetti.

Il media statale cinese Global Times ha riferito nel 2015: «Per 20 anni, l’Ucraina ha esportato verso il Pcc più di 30 tipi di tecnologia militare coinvolti in apparecchiature chiave come portaerei, sistemi di alimentazione di grandi navi, progetti di grandi aerei da trasporto, addestratori avanzati supersonici, motori di carri armati e missili aria-aria. Dall’Ucraina, il Pcc ha acquisito quasi tutta la tecnologia militare che desiderava».

Sono stati reclutati migliaia di ingegneri militari ucraini per lavorare per il Pcc, incluso Valery Vasilevich Babich, il capo progettista della Varyag.

Uno dei giornali teorici del Pcc una volta ha affermato che l’industria militare cinese ha «esaurito i dividendi dell’Ucraina». Il Global Times una volta ha ammesso che «senza l’Ucraina, il Pcc non avrebbe risultati nella Difesa».

Il Pcc ha anche fatto affidamento sull’Ucraina per il suo programma di esplorazione lunare. Secondo un rapporto preparato dall’Igcc (Institute on Global Conflict and Cooperation) nel 2015, «l’Ucraina ha ereditato una parte sostanziale dell’industria spaziale dell’ex Unione Sovietica su cui l’Ucraina basa la sua cooperazione con la Cina, in particolare quelle relative ai missili balistici e ai veicoli di lancio».

I profondi legami economici dell’Ucraina con la Cina

Nel 2011, l’Ucraina e la Cina hanno stabilito una partnership strategica e hanno deciso di cooperare nei settori del commercio, della scienza e della tecnologia, dell’aviazione, dell’aerospazio, dell’agricoltura e della costruzione di infrastrutture.

Nel 2016, la cinese Cofco, una società agroalimentare, ha investito 75 milioni di dollari in un terminal per il trasferimento di grano e petrolio nel porto di Mykolaiv.

Nel 2019, il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei ha vinto un contratto per la costruzione di una rete 4G per la metropolitana di Kiev.

La Cina è diventata il principale partner; il commercio tra le due parti ha raggiunto i 15 miliardi di dollari nel 2020 e quasi 19 miliardi di dollari nel 2021, secondo i dati doganali del governo ucraino.

Lo scorso giugno, il viceministro dell’economia ucraino Taras Kachka ha affermato che la Cina è il partner strategico più importante dell’Ucraina in Asia.

Il 30 giugno l’Ucraina ha firmato un accordo con la Cina per approfondire la cooperazione nei progetti infrastrutturali. I termini dell’accordo prevedono finanziamenti a condizioni agevolate e la costruzione di strade, ponti e aeroporti da parte cinese.

Lo scorso luglio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto la sua prima conversazione telefonica con il leader del Pcc Xi Jinping. Zelensky aveva affermato che «la parte ucraina attribuisce grande importanza ed è impegnata a sviluppare un partenariato strategico più stretto tra Ucraina e Cina» e che l’Ucraina potrebbe diventare un «ponte verso l’Europa» per gli affari cinesi.

I principali partiti politici ucraini condividono i valori del Pcc

Il 4 luglio 2016, nel periodo del 95° anniversario della fondazione del Pcc, l’allora primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko ha dichiarato all’ambasciatore cinese in Ucraina, Du Wei, che il suo partito Batkivshchyna accoglie favorevolmente gli scambi tra partiti con Cina e Ucraina, e che addirittura gli ucraini dovrebbero imparare dall’esperienza del Pcc nel governare il Paese.

Secondo un rapporto del 2019 sulla politica estera dell’Ucraina, il «Partito Batkivshchyna ha notevolmente il maggiore interesse per la Cina, rispetto ad altri partiti politici. Il suo programma elettorale ‘Nuovo Corso per l’Ucraina’ afferma che una nuova formula per i negoziati, la cosiddetta ‘Budapest+’, dovrebbe coinvolgere la Cina».

Nel luglio 2021, Zelensky e il suo partito politico, Il Servo del Popolo, si sono congratulati con il Pcc per il suo centesimo anniversario. Il leader del Servo del Popolo, David Arakhamia, ha sottolineato che il suo partito condivide «principi comuni» con il Pcc.

Kiev evita di criticare le violazioni dei diritti umani di Pechino

Quando il mondo ha condannato Pechino per aver violato la politica di Hong Kong «un Paese, due sistemi» e aver eroso le libertà della città, l’allora primo ministro Tymoshenko ha detto al media statale cinese Xinhua che gli altri Paesi «non hanno il diritto di interferire negli affari interni della Cina».

L’anno scorso, l’Ucraina ha bruscamente ritirato il suo sostegno alla dichiarazione delle Nazioni Unite che condannava il maltrattamento da parte del regime cinese dei musulmani uiguri nello Xinjiang.

Le promesse vuote del Pcc

Nel dicembre 2013, la Cina e l’Ucraina hanno firmato un «Trattato di amicizia e cooperazione» e hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, affermando che «la Cina si impegna incondizionatamente a non usare o minacciare di usare armi nucleari contro l’Ucraina libera dal nucleare […] e la Cina si impegna ulteriormente a fornire all’Ucraina [una, ndr] garanzia di sicurezza nucleare quando l’Ucraina subisce un’invasione che coinvolge armi nucleari o l’Ucraina è minacciata da un’invasione nucleare».

Ma ora, nel mezzo della guerra Russia-Ucraina, la dichiarazione più forte del Pcc finora è l’appello di Xi dell’8 marzo alla «massima moderazione» in Ucraina.

La Cina, che si è «rifiutata di condannare le azioni della Russia in Ucraina o di chiamarle un’invasione, ha ripetutamente espresso la sua opposizione a quelle che descrive come sanzioni illegali contro la Russia», ha riferito Reuters l’8 marzo.

Allora, dov’è ora il supporto della Cina? L’Ucraina si è finalmente resa conto che il Pcc ha infranto le sue promesse?

 

Le opinioni espresse in quest’articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

Articolo in inglese: Will Ukraine Wake Up From Beijing’s Undeliverable Promises?

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