Corea del Nord, Kim riconosce il «tremendo» fallimento del piano quinquennale

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha riconosciuto che il regime comunista non è riuscito a produrre nulla su quasi tutti i fronti del suo piano economico quinquennale.

Il 6 gennaio, in un incontro del Partito dei Lavoratori al potere, Kim ha riferito agli altri quadri che la strategia quinquennale «doveva essere attuata l’anno scorso, ma è rimasta tremendamente al di sotto degli obiettivi in quasi tutti i settori». Le foto dell’evento mostrano il leader nordcoreano assieme ai suoi più stretti aiutanti, tra cui la sorella Kim Yo Jong.

L’incontro del Partito dei Lavoratori non si tiene da circa cinque anni, da quando Kim ha introdotto per la prima volta il piano economico. L’Unione Sovietica e la Cina, così come altri Stati comunisti, hanno utilizzato dei piani quinquennali nel tentativo di sviluppare le loro economie, ma gli storici e altri esperti sostengono che tali piani abbiano causato spesso carestie senza precedenti – come quella che si è verificata durante il secondo piano quinquennale in Cina – così come altre avversità.

Kim si è appellato ancora una volta all’autosufficienza per rilanciare l’economia del Paese. Secondo l’agenzia Yonhap il dittatore ha affermato: «La chiave per superare le molteplici difficoltà esistenti con la massima certezza e rapidità sta nel consolidare la nostra forza, la nostra forza interna, sotto tutti gli aspetti».

Ricorrendo alla retorica marxista della lotta di classe, Kim ha dichiarato che suggerirà «la linea chiave della lotta e delle politiche strategiche e tattiche» per «la causa della riunificazione nazionale, per promuovere le relazioni esterne e rafforzare il lavoro del Partito». La riunificazione si riferisce alle relazioni tra Corea del Nord e Corea del Sud.

Tuttavia Kim non ha menzionato né la Corea del Sud né le elezioni presidenziali americane. Nel recente passato, il dittatore ha tenuto diversi incontri con il presidente Donald Trump, anche se dal 2019 ci sono stati pochi progressi nei colloqui sulla denuclearizzazione.

Sempre durante il suo discorso, Kim ha ringraziato i lavoratori per aver creato delle «situazioni stabili contro il coronavirus dall’inizio alla fine».
«Hanno superato con determinazione le difficoltà di fronte a una crisi sanitaria globale prolungata e senza precedenti».

Dall’inizio della pandemia del virus del Pcc (Partito Comunista Cinese), la Corea del Nord – che confina con la Cina, dove si ritiene che il virus abbia avuto origine – non ha confermato un solo caso di virus, ma ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità dei casi «sospetti».

Yonhap, citando delle foto dei media statali, ha riferito che Kim indossava una giacca nera in stile Mao e che è arrivato all’evento a bordo di una berlina nera della Mercedez-Benz.

Le liste dei partecipanti rilasciate dalla Kcna mostrano che dal congresso del 2016, quasi il 75 per cento dei leader che sono saliti sul podio – ovvero 29 su 39 – sono stati sostituiti, avendo Kim licenziato molti dei confidenti di suo padre, indebolito i potenti dell’esercito, e promosso lealisti relativamente più giovani, inclusa la sorella.

Secondo gli esperti, ulteriori cambiamenti di leadership saranno annunciati nei restanti giorni dell’incontro.

Kim di solito tiene un discorso per il nuovo anno che traccia i progetti della sua politica diplomatica, militare ed economica; ma quest’anno ha saltato il discorso. Per gli analisti rilascerà probabilmente un messaggio una volta terminato il congresso.

 

Articolo in inglese: North Korea’s Kim Says Five-Year Economic Plan Failed ‘Tremendously’

 
Articoli correlati