Cina raggira regole Omc per controllare società hi-tech straniere

Il Partito Comunista Cinese ha creato una nuova legge che gli consente di vietare selettivamente le importazioni straniere mentre continua a sostenere le proprie società. La nuova legge utilizza una scappatoia nel commercio mondiale, e potrebbe spingere fuori dalla Cina le aziende tecnologiche Usa.

È stata fatta passare come la nuova ‘legge sulla sicurezza nazionale’, approvata all’unanimità dal Congresso Nazionale del Popolo, la pseudo-legislatura cinese. Essa copre quasi ogni aspetto della società cinese, così come gli interessi militari in mare, le regioni polari e lo spazio.

La clausola che ha ottenuto più attenzione tuttavia, è quella rivolta alle aziende tecnologiche straniere. Si dice che tutti i sistemi di informazione e le infrastrutture di rete chiave in Cina, debbano essere ‘sicure e controllabili’.

Le nuove regole «richiederebbero che qualsiasi società operante in Cina consegni al Governo il suo codice di accesso ai computer e le chiavi di crittografia, nonché di fornire una accesso alle backdoor per entrare nelle reti di computer commerciali», afferma un’analisi della Commissione economica e di riesame sulla sicurezza Usa-Cina.

«Non penso ci sia alcun dubbio circa l’obiettivo», ha detto Robert Atkinson, presidente dell’Information Technology and Innovation Foundation, un gruppo di esperti con sede a Washington.

«L’obiettivo è quello di sostituire completamente la tecnologia dell’informazione estera con le tecnologie dell’informazione cinese», ha detto Atkinson, facendo notare che ciò includerà l’intero spettro del mercato tecnologico, dalla progettazione e produzione di semiconduttori ai server, software e l’infrastruttura Internet.

UNA SCAPPATOIA LEGALE

Questo, ha detto, può essere possibile solo perché le autorità hanno trovato una scappatoia nelle regole sul protezionismo dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc).

Il ‘protezionismo’ è quando i Paesi utilizzano misure del governo per proteggere le proprie industrie dalla concorrenza estera. È vietato nel quadro dell’Omc, con un’eccezione importante: i Paesi sono autorizzati a vietare determinate importazioni, se tali importazioni costituiscono una minaccia alla sicurezza nazionale.

«Fondamentalmente, l’Omc ha un insieme di regole che dice che non si possono discriminare le importazioni perché c’è il libero commercio, ma se pensi che esista una minaccia contro la sicurezza nazionale a causa di una importazione, questo è esente, ai sensi delle norme dell’Omc», ha spiegato Atkinson.

Le regole non erano intese ad essere utilizzate su ogni importazione, ma come ha osservato Atkinson, «Il governo cinese ha speso un’enorme quantità di tempo a comprendere le regole e le leggi dell’Omc, così tutto quello che fanno, non è in conflitto con l’Omc».

PRODUZIONE NAZIONALE

Il regime cinese ha cercato di allontanare le imprese tecnologiche straniere che ritiene possano essere rimpiazzate dalle proprie società nazionali. Ha vietato che prodotti di aziende, tra cui Microsoft, Apple e Cisco, vengano utilizzati negli uffici governativi, i quali in base al sistema cinese di aziende statali comprendono una grande porzione del mercato cinese.

«I cinesi vogliono essenzialmente un circuito chiuso in cui le aziende cinesi facciano queste cose per la Cina – ha detto Atkinson – e le disposizioni di sicurezza nel diritto nazionale di sicurezza sono uno dei molti, molti strumenti che il governo cinese sta attuando per raggiungere questo obiettivo».

Ciò si lega a un sistema che include hacker militari che rubano progetti di prodotti e segreti commerciali da società statunitensi, così come altri programmi destinati a costruire un’economia high-tech in Cina.

Alcune di queste cose sono andate avanti per anni. Nel 2006, per esempio, le autorità hanno messo a punto il Piano nazionale a medio-lungo termine per lo Sviluppo della scienza e della tecnologia.

Il programma del 2006 affermava che «per vendere in Cina è necessario trasferire la tecnologia alle imprese cinesi», ha detto Atkinson. Ci sono molti altri programmi esistenti con finalità analoghe, tra cui il Progetto 863 e il ‘Torch Program’.

La nuova legge di sicurezza nazionale promuove questi sistemi, ed è uno dei tre documenti con simile legislazione — due dei quali sono ancora in sospeso ma dovrebbero passare presto. Uno pone le organizzazioni non governative straniere sotto il controllo del Ministero della Pubblica Sicurezza; l’altro è una ‘legge antiterrorismo’ con programmi simili per regolamentare le imprese straniere.

«Il fine del gioco è abbastanza chiaro», ha detto Atkinson. Il regime mira a consentire alle imprese cinesi di dominare «tutti gli aspetti dell’ecosistema tecnologico all’interno della Cina», e a sostenere le imprese cinesi per «cercare quota di mercato» a livello globale.

GUERRA COMMERCIALE

L’impatto sulle imprese in base alla nuova legge sulla sicurezza nazionale sarà probabilmente sentito a livello mondiale, secondo Greg Autry, co-autore di Death by China nonché esperto economista alla Coalition for a Prosperous America.

«Ridurrà sicuramente il commercio, il che sicuramente danneggerà persone in tutto il mondo», ha detto Autry, aggiungendo che le società statunitensi saranno probabilmente le più colpite, poiché è quasi certo che il Partito Comunista vorrà elencarle come minacce alla sicurezza nazionale.

A molte aziende saranno probabilmente lasciate due scelte: piegarsi alle nuove regole o lasciare la Cina.

Sfortunatamente per le società statunitensi, c’è poco che possono fare a riguardo. Anche gli Stati Uniti e altri Paesi hanno utilizzato la regola della sicurezza nazionale dell’Omc per negare i mercati agli altri Paesi, anche se su scala molto più piccola.

Autry ha osservato che gli Stati Uniti hanno utilizzato la regola sulle minacce alla sicurezza nazionale per negare i mercati alle aziende di telecomunicazioni cinesi Huawei e ZTE, indicate come rischi per la sicurezza. Allo stesso modo ha impedito alla Cina di acquistare società, chiamando in causa sempre i rischi per la sicurezza.

Se la mossa degli Stati Uniti potrebbe essere giustificata, a causa della poca trasparenza del Partito nel controllo delle industrie cinesi, il regime cinese ha un asso simile nella manica, grazie alle informazioni trapelate circa i programmi spia dell’Agenzia di sicurezza nazionale americana.

«Tutti lo fanno – ha detto Autry – solo che i cinesi lo fanno in un modo molto più strategico».

Mentre le nuove norme potrebbero sostenere le imprese cinesi e permettere loro di competere maggiormente nel mercato internazionale, Autry ha osservato che il sistema di isolamento che ciò crea per le aziende cinesi potrebbe danneggiarle nel lungo periodo.

Le nuove regole ci dicono qualcosa anche sulla stabilità del governo a partito unico. Autry sostiene che le leggi di sicurezza nazionale sono indice di un timore da parte del regime di perdere il suo ruolo guida, e le leggi economiche suggeriscono che in Cina «l’economia è molto più debole di quello che dicono».

«Penso che sia un segno di debolezza», ha detto Autry, notando che la legge sulla sicurezza nazionale è di per sé «un passo indietro verso Marx».

Articolo in inglese ‘China Abuses WTO Rules to Control Foreign Tech Firms

 
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