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Centinaia di famiglie nigeriane hanno iniziato a tornare nei propri villaggi nello Stato nord-orientale del Borno, in Nigeria, dopo essere fuggite a causa di brutali attacchi da parte dei miliziani.
Almeno 20 mila persone lunedì scorso erano fuggite dalla città di Marte verso sud, a Dikwa, nel contesto di crescenti attacchi attribuiti alle milizie di Boko Haram e alla Provincia dello Stato Islamico dell’Africa Occidentale.
In Nigeria operano diversi gruppi di miliziani, spesso definiti in base alle loro motivazioni ideologiche, religiose, etniche o semplicemente criminali. I più noti sono i gruppi armati come Boko Haram e le sue fazioni, tra cui l’Iswap: Islamic State West Africa Province.
Recentemente sono state attaccate alcune basi militari e 23 agricoltori sono stati uccisi. Un uomo ha raccontato che la popolazione è fuggita dopo che i miliziani avevano cacciato i militari. Tuttavia negli ultimi giorni, alcuni residenti hanno iniziato il viaggio di ritorno verso Marte – sotto la protezione di un convoglio militare.
Il governatore dello Stato del Borno, Babagana Zulum, ha dichiarato che lasciare le persone a vivere in un campo a Dikwa rappresenta un grande pericolo poiché rende i giovani «vulnerabili al reclutamento da parte degli insorti».
Secondo le organizzazioni umanitarie, almeno due milioni di persone sono state sfollate e migliaia uccise a causa dell’insurrezione in Nigeria negli ultimi 16 anni.