La Cia pubblica video per reclutare i funzionari cinesi

di Redazione ETI/Wim De Gent
4 Maggio 2025 9:10 Aggiornato: 5 Maggio 2025 13:20

La Central Intelligence Agency, la più importante agenzia di intelligence americana, ha diffuso due video con l’obiettivo di persuadere funzionari cinesi a condividere informazioni sensibili con Washington. I filmati, di meno di tre minuti ciascuno, sono caratterizzati da una produzione di qualità cinematografica e da una narrazione in mandarino. Le voci fuori campo raccontano la storia di individui determinati a prendere il controllo del proprio futuro, con un messaggio chiaro: contattare la Cia per collaborare.

«Uno dei ruoli principali della Cia è raccogliere informazioni per il Presidente e i nostri Ministri — ha dichiarato il direttore della Cia John Ratcliffe a Fox News — Un modo per farlo è reclutare fonti che ci aiutino a ottenere segreti». I video sono stati pubblicati sui canali social ufficiali dell’agenzia, tra cui YouTube, Facebook, Instagram, Telegram e X.

Il primo video, intitolato “Motivi per scegliere la cooperazione: Diventare padroni del proprio destino”, si rivolge a funzionari di alto livello «in cerca di stabilità in un clima politico insidioso». Il racconto segue la figura di un funzionario affermato, turbato da un ambiente dominato da sospetti, tradimenti e sparizioni misteriose. Nonostante gli anni di impegno e i traguardi raggiunti, il protagonista si rende conto di non poter garantire sicurezza alla propria famiglia in un periodo instabile e carico di paura. La narrazione lo conduce verso alla scelta di cercare una via alternativa per proteggere ciò che ha costruito e assicurare un futuro ai suoi cari. Il video rimanda a una pagina con istruzioni per contattare la Cia tramite un canale sicuro su rete Tor, descritto come un sistema anonimo e crittografato.

Il secondo video, dal titolo “Motivi per scegliere la cooperazione: Creare un futuro migliore”, presenta invece la vicenda di un funzionario alle prime armi che si interroga sul senso del proprio lavoro. Dopo anni di studio e dedizione, si accorge che i suoi sforzi hanno giovato solo alla carriera del suo superiore. In un sistema chiuso e segnato da una competizione esasperata, inizia a cercare una via alternativa per valorizzare il proprio impegno e realizzare le proprie ambizioni. La scelta di contattare la Cia, difficile ma necessaria, viene presentata come un atto di autodeterminazione. Il messaggio finale – «Il tuo destino è nelle tue mani» – rafforza il tono motivazionale dell’intera campagna.

In entrambe le produzioni, i messaggi sono diretti a chi potrebbe possedere informazioni sulle politiche economiche, fiscali e commerciali del Pcc. Le descrizioni si rivolgono anche a chi lavori nei settori della difesa, sicurezza nazionale, diplomazia, scienza o tecnologie avanzate, oppure sia in contatto con figure strategiche in questi ambiti. L’invito a collaborare fa leva sul clima politico del Pcc, da sempre attraversato da dinamiche interne opache e conflittuali che, sin dalla sua fondazione nel 1949, hanno spesso avuto esiti drammatici.

L’ascesa di Xi Jinping alla guida del regime comunista nel 2013 ha segnato l’inizio di una vasta campagna “anticorruzione”, ufficialmente volta a purificare l’apparato statale, ma spesso utilizzata da Xi per far fuori i suoi rivali interni. Negli ultimi anni, però, anche esponenti nominati dallo stesso Xi sono finiti sotto inchiesta, a dimostrazione che le lotte tra fazioni restano accese. L’Esercito Popolare di Liberazione cinese (ossia le forze armate agli ordini del Partito comunista cinese) è stato di recente coinvolto in una serie di scandali per corruzione, che hanno portato alla rimozione o alla sparizione di diversi alti ufficiali. Un contesto che la Cia sembra intenzionata a sfruttare, puntando su quei funzionari che, di fronte all’instabilità crescente, per salvarsi potrebbero scegliere di voltare le spalle al regime.

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