Kallas: i droni russi sono entrati in Polonia intenzionalmente

di Redazione ETI
10 Settembre 2025 17:07 Aggiornato: 10 Settembre 2025 17:07

Il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha dichiarato al Parlamento che l’abbattimento dei droni russi entrati nei cieli della Polonia rappresentano «il momento più prossimo a un conflitto aperto dalla Seconda Guerra Mondiale», pur aggiungendo di non avere «motivo di credere che siamo sull’orlo di una guerra». Tusk ha poi definito l’incidente una «provocazione su larga scala» e ha dichiarato di aver attivato l’articolo quattro del trattato della Nato, in base al quale i membri dell’alleanza possono chiedere consultazioni con i propri alleati. Dalla creazione della Nato nel 1949, l’articolo quattro è stato invocato sette volte.

La Polonia ha dichiarato che 19 oggetti sono entrati nel suo spazio aereo durante un grande massiccio aereo russo contro l’Ucraina, e che ha abbattuto quelli che costituivano una minaccia. In un’operazione volta a intercettare i droni, da ieri sera (martedì 9) fino al mattino di oggi, sono decollati caccia F-16 polacchi, F-35 olandesi, aerei di sorveglianza italiani Awacs e altri velivoli per il rifornimento in volo della Nato. Durante l’intrusione, il Comando operativo delle forze armate polacche ha esortato i civili delle regioni a rischio a rimanere a casa. Diversi aeroporti polacchi sono stati temporaneamente chiusi, incluso uno utilizzato come principale punto di accesso per i funzionari e i rifornimenti occidentali diretti in Ucraina via terra.

Andrey Ordash, incaricato d’affari russo in Polonia, è stato citato dall’agenzia di stampa statale Ria, secondo la quale avrebbe definito le accuse di un’incursione «prive di fondamento» e avrebbe affermato che la Polonia non ha fornito alcuna prova che i droni abbattuti fossero di origine russa. Il Cremlino ha rifiutato di commentare direttamente l’accaduto, ma il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che l’Unione Europea e la Nato «accusano la Russia di provocazioni ogni giorno. Il più delle volte senza nemmeno cercare di presentare almeno un qualche tipo di argomento». Mosca ha quindi negato ogni responsabilità per l’incidente, mentre un alto diplomatico russo in Polonia ha affermato che i droni provenivano dalla direzione dell’Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che i suoi droni avevano condotto un attacco su larga scala contro strutture militari nell’Ucraina occidentale, ma che non era previsto colpissero alcun obiettivo in Polonia.

Reuters riporta che un drone è precipitato alle 6,30 del mattino su una casa nel villaggio di Wyryki-Wola, nella Polonia orientale, fortunatamente senza causare vittime, In un’altra zona della Polonia sud-orientale, su un campo arato, sono caduti altri droni.
I Paesi confinanti con l’Ucraina hanno occasionalmente segnalato in passato l’ingresso di missili o droni russi nel loro spazio aereo durante la guerra, ma non su una scala così vasta, e non risulta che li abbiano mai abbattuti. Due persone sono state uccise in Polonia nel 2022 da un missile di difesa aerea ucraino che è finito fuori rotta.

Francia, Gran Bretagna, Germania e Canada, tra gli altri della Nato, hanno condannato l’incursione russa in termini molto duri. Non c’è stata una dichiarazione immediata da Washington. Il generale dell’aeronautica statunitense Alexus Grynkewich, che ricopre il ruolo di massimo comandante Nato, ha affermato che l’Alleanza ha «risposto in modo rapido e deciso alla situazione». Il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha detto che non è stata ancora effettuata una valutazione completa dell’incidente, ma ha aggiunto: «che sia stato intenzionale o meno, è assolutamente sconsiderato ed è assolutamente pericoloso».

«La guerra della Russia sta crescendo di intensità, non calando. Dobbiamo aumentarne i costi per Mosca, rafforzare il sostegno all’Ucraina e investire nella difesa dell’Europa», ha dichiarato Kaja Kallas, il capo della diplomazia dell’Ue. Che poi ha rincarato, dicendo su X che le prime indicazioni suggeriscono che l’ingresso dei droni russi nello spazio aereo europeo sia stato intenzionale e non accidentale.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che la Russia ha utilizzato 415 droni e 40 missili negli attacchi notturni sull’Ucraina, aggiungendo che almeno otto droni Shahed di fabbricazione iraniana erano diretti verso la Polonia. «Un precedente estremamente pericoloso per l’Europa» ha affermato Zelensky. «È necessaria una risposta forte, e può essere solo una risposta corale da parte di tutti gli alleati: Ucraina, Polonia, tutti gli europei, gli Stati Uniti».

La Russia ha da tempo dichiarato di non avere alcuna intenzione di scatenare una guerra con la Nato e che i Paesi dell’Europa occidentale che la indicano come una minaccia mirano a peggiorare deliberatamente le relazioni.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto ulteriori sanzioni contro la Russia e ha dichiarato che l’Unione Europea sta preparando sanzioni contro le petroliere della «flotta ombra» che trasportano il suo petrolio e i Paesi terzi che lo acquistano.

Donald Trump, dopo aver preannunciato sanzioni pesanti al punto di mettere in ginocchio l’economia russa, negli ultimi giorni sta tenendo un profilo basso, in corrispondenza di un marcato e attivismo europeo. Ma, a di là delle “buone intenzioni” della Coalizione dei Volenterosi, gli occhi ora più che mai sono puntati sulla Casa Bianca.