L’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti ha riportato ieri su X le parole dell’ambasciatore statunitense Jamieson Greer: «Le recenti azioni di ritorsione della Cina contro aziende private in tutto il mondo fanno parte di un disegno più ampio di coercizione economica volto a influenzare la politica americana e a controllare le catene di approvvigionamento mondiali, scoraggiando le imprese straniere dagli investimenti nel settore navale statunitense e in altre industrie strategiche». Questi tentativi di «intimidazione», spiega Greer, non potranno comunque fermare gli Stati Uniti nel ricostruire «la propria base navale e nel rispondere adeguatamente al targeting cinese di settori industriali per affermare la propria supremazia. Rimaniamo impegnati a difendere le nostre aziende, a garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento e a promuovere investimenti alleati nel futuro industriale dell’America».
