Il 23 giugno, le forze armate ucraine hanno annunciato di aver colpito con successo un deposito di carburante nella regione russa di Rostov utilizzato per il rifornimento delle unità militari di Mosca impegnate sul fronte.
Secondo quanto dichiarato, l’operazione è stata condotta da unità delle Forze speciali, in coordinamento con le forze missilistiche e l’artiglieria, mentre l’impianto era destinato all’approvvigionamento di carburante e lubrificanti per le forze russe operanti nei territori temporaneamente occupati delle regioni di Luhansk e Donetsk. Da parte russa non sono giunte conferme sull’accaduto, e la notizia non ha potuto essere verificata in modo indipendente. Tuttavia, nello stesso giorno, il governatore della regione di Rostov, Yuri Slyusar, ha riferito che un attacco con droni ucraini aveva causato un incendio in un’area industriale del distretto di Kamensky. Il governatore ha scritto su Telegram che l’attacco era ancora in corso nel settore settentrionale della regione e che diversi droni ucraini erano stati abbattuti nei distretti di Millerovsky, Kamensky, Tarasovsky, Bokovsky e Milyutinsky. Ha inoltre precisato che, secondo le prime informazioni, nessun dipendente dell’azienda era rimasto ferito e che l’incendio è stato domato.
Negli ultimi mesi, Russia e Ucraina hanno entrambi intensificato gli attacchi contro infrastrutture energetiche strategiche, tra cui raffinerie e depositi di carburante, nonostante i tentativi degli Stati Uniti di mediare una tregua temporanea.
MOSCA: COLPITO EDIFICIO RESIDENZIALE
Il 24 giugno, l’agenzia russa Tass ha riferito che un drone ucraino ha colpito un edificio residenziale alla periferia occidentale di Mosca, provocando il ferimento di due persone e l’incendio di un appartamento. A seguito dell’attacco, è stata disposta una sospensione temporanea dei voli negli aeroporti moscoviti di Vnukovo e Sheremetyevo, poi revocata. Secondo quanto riportato da Tass, il ministero della Difesa russo ha reso noto che le difese aeree avevano intercettato o distrutto 20 droni ucraini lanciati contro sei diverse regioni del Paese. In particolare, sarebbero stati abbattuti 14 droni nella regione di Kursk, due nell’area metropolitana di Mosca e uno ciascuno nelle regioni di Belgorod, Bryansk, Oryol e Smolensk.
Negli ultimi mesi, l’Ucraina ha condotto diversi attacchi con droni nel territorio russo. All’inizio di giugno, un’operazione denominata Ragnatela ha colpito bombardieri strategici a capacità nucleare dislocati in basi aeree all’interno della Russia.
Nel medesimo periodo, la Russia ha proseguito i lanci di droni e missili contro obiettivi situati nelle principali città ucraine. L’attacco più recente, avvenuto il 22 giugno, ha causato almeno dieci vittime a Kyiv, secondo quanto riferito dalle autorità locali.