Chi sono i drusi?

di Redazione ETI/Reuters
17 Luglio 2025 17:45 Aggiornato: 17 Luglio 2025 17:45

La recente ondata di violenza in Siria, che ha visto contrapporsi il governo guidato dagli islamisti e membri della comunità drusa, ha portato l’attenzione su questa piccola ma influente minoranza. Presenti in Libano, Siria, Giordania, Israele e nei territori occupati del Golan, i drusi occupano una posizione molto particolare nel complesso panorama politico Mediorientale. Israele ha giustificato gli attacchi di questa settimana contro le forze del governo siriano a guida islamista, citando la necessità di proteggere la comunità drusa.

I drusi sono un gruppo etnico arabo che segue una religione derivata da una corrente dell’islam. La loro fede, sviluppatasi nell’XI secolo, incorpora elementi dell’islam e di altre filosofie, ponendo l’accento sul monoteismo, la reincarnazione e la ricerca della verità. Circondata da un certo riserbo, la pratica religiosa drusa è considerata eretica da alcuni musulmani sunniti più ortodossi.
Il presidente ad interim della Siria, Ahmed al-Sharaa, un islamista con un passato legato ad al Qaeda, ha definito i drusi parte integrante del tessuto sociale siriano, promettendo giovedì, in un discorso, di tutelarne i diritti.

In Siria, i drusi sono concentrati principalmente nella regione sud-occidentale di Sweida, al confine con la Giordania, e in alcune aree della provincia di Quneitra, vicino al Golan occupato. Sono presenti anche nel sobborgo di Jaramana, a Damasco.
In Israele, risiedono prevalentemente nel nord e nel Golan occupato, mentre in Libano si trovano nelle regioni montuose, come Chouf e Aley, e in altre località come Hasbaya, nel sud del Paese.
Pur essendo una minoranza, i drusi esercitano un’influenza significativa nei Paesi in cui risiedono. In Israele, dove la comunità conta circa 150 mila persone, molti drusi, a differenza dei cittadini arabi palestinesi, prestano servizio nell’esercito e nella polizia israeliani, anche durante il conflitto a Gaza. Alcuni hanno raggiunto posizioni di alto rango, rendendo la loro voce rilevante nell’ambito della politica israeliana. Tuttavia, oltre 20 mila drusi del Golan occupato si identificano ancora come siriani e mantengono stretti legami familiari al di là del confine.

In risposta alle richieste dei drusi israeliani di sostenere i loro correligionari in Siria, Israele ha citato la protezione di questa comunità come motivo per gli attacchi ripetuti contro la Siria quest’anno. In Siria, la popolazione drusa è stimata in circa un milione di persone. Dopo lo scoppio della guerra nel 2011, i drusi hanno organizzato alcune proteste contro l’ormai crollato regime di Bashar al-Assad, ma i conflitti con Damasco sono stati limitati, poiché Israele si è concentrato sulla repressione delle rivolte nelle aree a maggioranza sunnita.
Dopo la caduta di Assad a dicembre, le tensioni con le autorità a guida islamista hanno innescato scontri in diverse occasioni. Mentre alcuni leader drusi hanno sollecitato un dialogo con Damasco, altri, come lo sceicco Hikmat al-Hajari, si sono opposti fermamente ad al-Sharaa, incitando alla resistenza contro le forze governative e rivolgendo appelli a leader mondiali, tra cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante gli scontri di questa settimana. Ma alcune importanti figure druse hanno criticato questo approccio. Walid Jumblatt, uno dei più noti politici drusi del Libano, ha respinto l’idea che Israele stia proteggendo i drusi siriani, mettendo in guardia contro richieste di protezione internazionale e auspicando invece un’unità nazionale siriana.

Durante il regime di Assad, Israele ha bombardato frequentemente la Siria per contrastare l’influenza dell’Iran e dei gruppi sostenuti da Teheran, che avevano inviato truppe a sostegno di Assad contro i ribelli. Il governo siriano attuale, definito da Israele come una minaccia jihadista, è stato dichiarato non gradito nelle aree meridionali del Paese. Israele ha espresso l’intenzione di evitare qualsiasi rafforzamento di forze ostili al confine, ribadendo il proprio impegno a proteggere la minoranza drusa. Da dicembre, le truppe israeliane hanno anche occupato territori siriani adiacenti al Golan occupato. Al-Sharaa ha accusato Israele di fomentare divisioni tra i siriani, dicendo che Gerusalemme «ha costantemente minato» la stabilità dei drusi creando «discordia».

 


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