Bruxelles sta per inaugurare un nuovo mercato della CO2

di redazione eti/Reuters
30 Giugno 2025 15:44 Aggiornato: 30 Giugno 2025 15:44

La Commissione Europea vuole proporre l’utilizzo di crediti di anidride carbonica acquistati da altri Paesi per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo climatico dell’Ue per il 2040. La proposta, che fisserà un target climatico vincolante per il 2040, sarà presentata il 2 luglio.

In un primo momento, la Commissione aveva previsto una riduzione netta delle emissioni del 90% rispetto ai livelli del 1990, ma negli ultimi mesi ha cercato di rendere l’obiettivo più flessibile in risposta alle critiche di governi come Italia, Polonia e Repubblica Ceca. Un riepilogo interno della proposta indica che l’Ue potrà utilizzare «crediti internazionali di alta qualità» provenienti dal mercato dei crediti di anidride carbonica sostenuto dalle Nazioni Unite per coprire il 3% delle riduzioni necessarie al target 2040. Insomma: gli Stati europei potranno emettere CO2 a piacere nella misura in cui potranno pagare.

Secondo il documento, tali crediti verranno introdotti progressivamente a partire dal 2036. Una futura normativa Ue definirà i criteri di origine e qualità richiesti, oltre alle modalità di acquisto. Questa misura ridurrà l’impegno di taglio delle emissioni richiesto alle industrie europee, diminuendo anche gli investimenti necessari per raggiungere il 90%. Per la quota coperta dai crediti, l’Ue acquisterà “crediti” da progetti che riducono le emissioni di Co2 all’estero, come la riforestazione in Brasile, anziché ridurre le emissioni sul territorio europeo.

I sostenitori considerano i crediti uno strumento essenziale per finanziare progetti di riduzione della Co2 nei Paesi in via di sviluppo, ma scandali recenti hanno rivelato che alcuni progetti non hanno prodotto i benefici climatici dichiarati. Il documento evidenzia che la Commissione introdurrà ulteriori flessibilità al target del 90%, nel tentativo di ridurre le resistenze di governi impegnati a finanziare la transizione verde insieme ad altre priorità, come la difesa, e di industrie che denunciano una perdita di competitività dovuta a norme ambientali troppo ambiziose.

Tra le misure previste figura l’integrazione nel mercato dell’anidride carbonica Ue di crediti derivanti da progetti di “rimozione” della Co2 dall’atmosfera, consentendo alle industrie europee di acquistarli per compensare parte delle proprie emissioni. La bozza prevede inoltre maggiore libertà per i Paesi nella scelta dei settori economici su cui puntare per raggiungere l’obiettivo 2040, privilegiando soluzioni più vantaggiose sotto il profilo economico.

Un portavoce della Commissione ha preferito non commentare la proposta, che potrà subire modifiche prima della pubblicazione. I Paesi Ue e il Parlamento Europeo dovranno negoziare il target definitivo, con la possibilità di modificare la proposta della Commissione.


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