Trump incontrerà Putin

di redazione eti
7 Agosto 2025 15:12 Aggiornato: 7 Agosto 2025 21:34

Il Cremlino ha annunciato giovedì che Vladimir Putin incontrerà Donald Trump nei prossimi giorni: «su proposta della parte americana, è stato concordato in linea di principio di tenere un incontro bilaterale al vertice nei prossimi giorni» ha dichiarato Yuri Ushakov, consigliere per gli affari esteri di Putin, durante un briefing con i giornalisti. L’obiettivo è organizzare il summit la prossima settimana, ha precisato Ushakov, aggiungendo che la sede dell’incontro sarà comunicata «a breve». Il consigliere ha però smorzato l’ipotesi di una partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice: «noi proponiamo innanzitutto di concentrarci sulla preparazione di un incontro bilaterale con Trump, che riteniamo fondamentale affinché sia un successo e produca risultati concreti».

Il summit rappresenterebbe il primo incontro tra Trump e Putin da quando il presidente statunitense è tornato alla Casa Bianca all’inizio di quest’anno. Il 6 agosto, Trump aveva dichiarato che esisteva una «concreta possibilità» di un incontro per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. «Il percorso è stato lungo e continua a esserlo, ma c’è una buona probabilità che un incontro si tenga molto presto» aveva detto il presidente degli Stati Uniti.
L’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, si è recato a Mosca questa settimana, dove mercoledì ha incontrato Putin per tre ore di colloqui, poco prima della scadenza fissata da Trump per la Russia affinché facesse progressi verso un accordo di pace. Non è chiaro, tuttavia, come l’annuncio dell’incontro possa influire sulla scadenza stabilita da Trump.

Da mesi, l’Ucraina insiste per un cessate il fuoco immediato, mentre la Russia risponde di voler raggiungere «un accordo duraturo», non una semplice «pausa», come a voler sottintendere una posizione più “pacifista” del Cremlino rispetto a quella di Kiev. Nella realtà, è opinione diffusa che Putin ritenga, nonostante tutto, di poter vincere la guerra (da lui iniziata tre anni fa); va da sé, quindi, che ora non abbia alcun interesse a raggiungere un compromesso di pace col Paese che ha invaso.
In un post su X del 7 agosto, Zelensky ha ribadito che l’Ucraina «non ha mai voluto la guerra» e sta lavorando per la pace, puntualizzando: «la cosa fondamentale qui è che la Russia, che ha iniziato questa guerra, compia passi concreti per porre fine alla sua aggressione». E poi: «il mondo ha gli strumenti per esercitare pressione sull’aggressore e i mezzi per verificare se le promesse vengono mantenute. Sono grato a tutti coloro che sono fermamente impegnati a portare questa guerra a una conclusione dignitosa».
Il presidente ucraino ha inoltre dichiarato di aver parlato con Trump mercoledì e di aver pianificato colloqui con il cancelliere tedesco Friedrich Merz e altri leader europei per giovedì. Un sondaggio appena condotto in Ucraina ha rivelato un aumento dell’approvazione della popolazione per un accordo negoziato. Secondo un’indagine Gallup di luglio 2022, il 73% degli ucraini era favorevole a continuare a combattere fino alla vittoria. Nell’ultimo sondaggio Gallup, condotto su un campione di mille persone in Ucraina, questa percentuale è scesa al 24%, mentre il 69% (rispetto al 22% del 2022) ritiene ora che Kiev debba cercare di negoziare un accordo il prima possibile. Il popolo ucraino sarebbe insomma allo stremo, come è più che comprensibile. E questo naturalmente fa gioco a Putin.

 


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