Il senatore Giulio Terzi ha dichiarato ieri su X che, come anche rilevato dal Secolo d’Italia, Hamas «finanzia la Flotilla e l’Idf ha mostrato i documenti trovati a Gaza con date, nomi e coperture». Uno scenario preoccupante, spiega Terzi, che viene ribadito alla stampa dal generale Leonardo Tricarico: «lo avevano affermato il ministro degli Esteri israeliano e l’ambasciatore accreditato a Roma che la Flotilla ha delle connessioni con Hamas e che di questo ci sono le prove». La Flotilla sarebbe quindi uno dei tanti «bracci operativi di Hamas nella guerra dell’informazione, del condizionamento delle opinioni pubbliche e delle conseguenti decisioni politiche». Lo stesso capo politico di Hamas – prosegue Tricarico – Ismail Haniyeh aveva «benedetto» la Palestinian Conference for Palestinians Abroad come una «rete diplomatica per organizzare manifestazioni, marce, proteste e ogni altra attività contraria a Israele e mirata a danneggiarne l’immagine […] un fatto molto grave che non può cadere nel vuoto».
«Da quanto risulta dai documenti, si evidenzia il coinvolgimento diretto di Hamas nella Sumud Flotilla», ha evidenziato Terzi, specificando inoltre che uno dei documenti trovati a Gaza sarebbe un «elenco di membri della Palestinian Conference, figure di spicco di Hamas come Zaher Birawi – capo della flotilla dal Regno Unito – e Saif Abu Kashk. Saif Abu Kashk. Birawi sarebbe anche l’amministratore delegato di Cyber Neptune, una società spagnola proprietaria di decine di navi che partecipano alla Flotilla.
