Primi dettagli del nuovo piano Usa sul nucleare iraniano

di Redazione ETI/Ryan Morgan
1 Giugno 2025 12:11 Aggiornato: 1 Giugno 2025 12:11

Il recente scambio di proposte tra Stati Uniti e Iran segna un nuovo capitolo nella complessa vicenda del programma nucleare iraniano. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha confermato di aver visionato i primi dettagli del piano statunitense per un nuovo accordo volto a limitare le ambizioni nucleari di Teheran.

Araghchi ha reso noto che il ministro degli Esteri dell’Oman, Badr al-Busaidi — mediatore nei recenti colloqui tra Iran e Stati Uniti — non ha divulgato contenuti specifici del piano, ma ha assicurato che «verrà data una risposta adeguata nel rispetto dei principi, degli interessi nazionali e dei diritti del popolo iraniano».

In seguito, nella giornata di sabato, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha comunicato che l’inviato speciale del presidente statunitense, Steve Witkoff, ha trasmesso «una proposta dettagliata e accettabile al regime iraniano», aggiungendo che «accettarla sarebbe nel loro interesse».

I negoziati in corso tra Stati Uniti e Iran hanno mostrato divergenze sul nodo dell’arricchimento dell’uranio da parte di Teheran. Trump ha ribadito che l’Iran non deve acquisire armi nucleari e chiede garanzie solide per impedirne lo sviluppo. Una delle critiche del presidente sull’accordo sul nucleare del 2015 — da cui ha ritirato gli Stati Uniti nel 2018 — era che l’intesa ritardasse soltanto, senza impedirlo, il raggiungimento del 90% di purezza richiesto per ottenere materiale fissile a uso bellico.

Dalla revoca unilaterale dell’accordo da parte di Washington, l’Iran ha progressivamente aumentato il proprio livello di arricchimento. Nonostante le autorità iraniane continuino a sostenere di non perseguire la realizzazione di armi nucleari, a febbraio, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica delle Nazioni Unite ha stimato che Teheran abbia accumulato circa 274,8 chilogrammi di uranio arricchito al 60%.

La proposta americana è giunta prima dell’annuncio atteso di un sesto round negoziale. Nella sua dichiarazione, la Leavitt ha ribadito la posizione di Trump sull’assoluta inaccettabilità che l’Iran acquisisca armi nucleari. Al termine dell’ultimo incontro a Roma, lo scorso 23 maggio, Araghchi aveva dichiarato che le parti avevano raggiunto «una comprensione migliore e più chiara delle rispettive posizioni» e che «le proposte e le idee emerse sono ora sottoposte a un riesame presso le rispettive capitali».

 

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