Sciolto il Gruppo 27 dell’esercito cinese, boia di Piazza Tienanmen

Da quando il Partito Comunista cinese ha assunto il controllo della Cina, il Gruppo 27 dell’esercito Popolare di Liberazione è sempre esistito. È stata una delle prime unità cinesi a lottare contro le forze delle Nazioni Unite nella Guerra di Corea e, ancora più importante, è diventata tristemente nota per aver partecipato al sanguinoso massacro di Piazza Tienanmen.

Ma un quarto di secolo dopo Tienanmen, il Gruppo 27 dell’esercito non esiste più. Il 29 dicembre infatti, riporta il quotidiano di Hong Kong Ming Pao, l’unità di Pechino è stata riorganizzata come divisione ed è stata trasferita in un reggimento carri armati in un sobborgo di Taiyuan, città nella provincia orientale di Shandong. 
Lo scioglimento del Gruppo 27 dell’esercito è in linea con un imponente progetto di ristrutturazione e modernizzazione militare, avviato dal leader del Partito Xi Jinping; i 18 Gruppi dell’esercito, ognuno composto da 45 a 60 mila uomini, dovranno infatti essere sottoposti a una riorganizzazione.

Xi per primo ha menzionato le radicali riforme militari a settembre, quando in una parata militare ha annunciato che l’esercito Popolare di Liberazione avrebbe subìto un taglio di 300 mila soldati. Dopodiché ha presentato un ampio piano di riforme che dovranno essere completate entro fine novembre del 2020. Gli ufficiali superiori potranno quindi o salire a bordo del treno delle riforme di Xi oppure lasciare l’esercito, secondo quanto ha annunciato i primi di dicembre il quotidiano dell’esercito Popolare di Liberazione.

Non è la prima volta, però, che il Gruppo 27 dell’esercito viene ristrutturato: alcuni elementi dell’unità facevano parte dell’Armata dell’Ottava Strada, la principale forza del Partito Comunista che ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1946, l’unità era stata riformata come la Nona Colonna dell’esercito di Campo della Cina Orientale, per diventare il Gruppo 27 dell’esercito solo nel 1949.

Il Gruppo 27 era stato operativo negli scontri chiave contro le forze repubblicane del Generalissimo Chian Kai-Shek, prima che i comunisti prendessero il potere in Cina; successivamente aveva partecipato alla Guerra di Corea.
Ma il Gruppo 27 non verrà ricordato per il suo coraggio sul campo di battaglia, quanto per le atrocità commesse in Piazza Tienanmen il 4 giugno del 1989: secondo numerosi testimoni oculari, i soldati e i mezzi corazzati del Gruppo 27 dell’esercito sono stati i più attivi nello sparare agli studenti in quel funesto giorno.

Documenti diplomatici declassificati confermano quanto sostenuto dai testimoni oculari, e riportano anche l’esistenza di lotte interne alle truppe: un documento dell’ambasciata statunitense a Pechino trasmesso a Washington, riporta che «soldati di altre unità» sono stati «calpestati» da veicoli e carri armati blindati del Gruppo 27 dell’esercito. Le unità nelle vicinanze avevano poi cominciato a «entrare senza permesso a Pechino, […] determinate ad attaccare il Gruppo 27», secondo un rapporto del Segretario di Stato del 6 giugno 1989.

 

 
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