Ride2Freedom: l’impresa straordinaria di ragazzi normali

KANSAS CITY, Missouri— Cosa si può dire di un gruppo di adolescenti e preadolescenti che intraprendono un viaggio di quasi cinque mila chilometri in bicicletta, chiamato Ride2Freedom, per salvare cinque orfani? Notevole o persino eroico, forse?

I 25 ciclisti, provenienti da tutto il mondo in rappresentanza di varie nazioni, hanno cominciato la loro corsa il primo giugno da Los Angeles.

Lo scopo del viaggio è sensibilizzare sulla persecuzione del Falun Gong, iniziara nel 1999 nella Repubblica Cinese. Nello specifico hanno l’obiettivo di salvare cinque orfani, che hanno perso i genitori a causa della persecuzione.

Tutti i ragazzi in viaggio sono praticanti del Falun Gong, un sentiero spirituale che include esercizi di meditazione e aderisce ai principi di verità, compassione e tolleranza.

Cosa spinge questi giovani ragazzi ad occupare le loro vacanze estive viaggiando per la nazione? Il ventisettesimo giorno del viaggio, Epoch Times ha raggiunto la Ride2Freedom a Kansas City per scoprirlo.

Aila Verheijke, 11 anni, rappresenta Hong Kong ed è la più giovane dei ciclisti. Originaria di Hong Kong, ora vive a San Francisco.

Aila considera questo viaggio come «una possibilità che si ha una volta nella vita», e lei non ha intenzione di perderla. «È molto importante sensibilizzare la gente e salvare questi orfani, così che possano vivere felici», dice Aila.

Per Tanner Gao, 13 anni, il viaggio è una questione un po’ più personale. I suoi parenti sono stati perseguitati in Cina.

Prima che lui nascesse, suo padre fu prigioniero in un campo di lavoro forzato per due anni. Poi, quando aveva sei anni, sua madre fu portata in un centro per il lavaggio del cervello e tenuta lì per sei mesi. La sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti per fuggire alla persecuzione.

«Sentivo la mancanza di mia madre e voglio che nessun altro si senta così», afferma Tanner.

Tanner dice che gli americani sono liberi di credere in quello che vogliono e si godono la libertà. Invece in Cina la persecuzione è molto dura, e i praticanti non stanno facendo niente di male, è solo che c’è il partito comunista».

«Mi sentirei davvero in colpa se perdessi questa opportunità», quella cioè di salvare gli orfani, spiega Tanner.

Partendo da Los Angeles, i ciclisti hanno attraversato gli Stati Uniti e in 45 giorni raggiungeranno Washington D.C., per poi arrivare a New York City per rivolgersi alle Nazioni Unite, secondo quanto affermato nel sito di Ride2Freedom.

Percorrendo tra i 130 e i 200 chilometri al giorno, ognuno di loro pedala per turni di una, due ore prima di fare una pausa, durante la quale viaggiano sulle auto dei loro genitori o dei sostenitori.

Bisognerebbe tener presente che questi ciclisti non sono dei professionisti, eppure stanno scalando montagne e attraversando deserti, come rivela la stampa. Quindi è normale che abbiano incontrato alcuni duri ostacoli durante il loro cammino.

La parte più difficile per Aila è stata quando è caduta. Alcuni dei ciclisti hanno ferite piuttosto rosse e gonfie. Le gambe di Tanner sono coperte di croste per una caduta.

Per il quindicenne Borong Tsai, originario di Singapore, la parte più difficile del viaggio è stata attraversare le Montagne Rocciose. «Perché io provengo da una zona che è al livello del mare, mentre lì eravamo a quasi 2500 metri di altezza e sono quasi svenuto», ha dichiarato.

Hanno viaggiato anche nei giorni caldi e afosi, con temperature massime fino a 38 gradi centigradi in Kansas.

Ma i ragazzi sono ragazzi. Si sono divertiti e hanno stretto nuove amicizie ovunque sono andati.

La parte più divertente per Tanner, che sta finendo le scuole medie, è stata quando sono andati a nuotare. «Abbiamo nuotato nel lago più pulito del Kansas. Faceva davvero caldo e andare a nuotare dopo aver pedalato è stato un vero sollievo».

La cosa che è piaciuta di più ad Aila è stata conoscere gli altri ciclisti e fare campeggio insieme.

Di solito a Borong piace suonare e disegnare, ma quest’estate non vede l’ora di visitare «Chicago per la loro pizza!»

Forse la parte più dura del viaggio deve ancora arrivare. Il gruppo sceglierà alcuni tra i suoi membri i quali voleranno in Cina per andare a recuperare gli orfani.

Articoli in inglese: Ride2Freedom: Bambini normali intraprendono un’impresa straordinaria

 
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