Iran frena sull’accordo nucleare

Possibile dietrofront dell’Iran sul programma nucleare. A una settimana dall’intesa stipulata a Losanna con il gruppo dei 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna più Germania), l’Iran non sembra dare garanzie.

Il motivo appare chiaro. L’Iran e gli Usa hanno idee diverse sui tempi di rimozione dell’accordo. La posizione degli Usa, da sempre sostenitore di un alleggerimento graduale delle sanzioni, non va giù all’Iran. «Tutte le sanzioni dovrebbero essere rimosse non appena è raggiunto l’accordo. Se la rimozione delle sanzioni dipende da un altro processo, perché hanno cominciato a negoziare?», si chiede Ali Khamanei, Guida Suprema dell’Iran, sul suo profilo Twitter.

Chiara la posizione degli Usa. «Non abbiamo mai detto che tutte le sanzioni contro l’Iran debbano essere rimosse», aveva riferito il 6 aprile il portavoce della Casabianca Josh Earnest, secondo Reuters. Ma secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu l’alleggerimento delle sanzioni porterà a tempo zero alla costruzione della bomba atomica dell’Iran, e per questo si è dichiarato contrario all’accordo.

Gli Usa però non vogliono assecondare Israele. «Sarebbe come dire non firmiamo nessun accordo a meno che la natura del regime iraniano non cambi completamente», ha detto il presidente Barack Obama, secondo Rainews. «Sarebbe un errore di valutazione. Voglio tornare su questo punto: vogliamo che l’Iran non abbia l’arma nucleare perché non possiamo scommettere sulla natura di un cambio del regime di Teheran», ha precisato il presidente.

 
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