«Un faro che illumina il futuro». La comunità cinese espatriata commenta l’anniversario del Falun Gong

Di team di Pinnacle View

Il 13 maggio si celebra la Giornata mondiale della Falun Dafa. Sono infatti passati trentadue anni da quando il fondatore della disciplina, il signor Li Hongzhi, ha presentato la pratica nel nord-est della Cina il 13 maggio del 1992.

Il 20 luglio 1999, invece, il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha lanciato una campagna di persecuzione contro il Falun Gong (conosciuto anche come Falun Dafa). Da allora in poi, i praticanti del Falun Gong di tutto il mondo hanno intrapreso un arduo percorso di contrasto a questa persecuzione che continua ancora oggi.

Ma perché il Pcc ha così paura della spiritualità? Quali prospettive e valori portano i praticanti del Falun Gong in Cina e nel mondo?

Pinnacle View, un programma in lingua cinese su Ntd, ha riflettuto, in una delle sue puntate, sul coraggio e sulla perseveranza dei praticanti del Falun Gong nei loro sforzi per fermare la persecuzione del regime comunista negli ultimi due decenni.

«Un faro per lo sviluppo morale umano»

Zhang Pu, uno scrittore cinese che vive nel Regno Unito, ha raccontato a Pinnacle View: «La prima volta che ho conosciuto il Falun Gong è stato quando ho visto un programma televisivo sull’argomento a Londra, e ho pensato la parola: ‘Magnifico!’».

Il programma televisivo che il signor Zhang guardava occasionalmente documentava un fatto storico del 25 aprile 1999, quando circa 10.000 praticanti del Falun Gong si son riuniti spontaneamente presso l’Ufficio Appelli vicino a Zhongnanhai a Pechino, chiedendo alle autorità di rilasciare diversi praticanti che erano stati arrestati illegalmente nella vicina città di Tianjin a Pechino.

«Ho visto decine di migliaia di persone stare lì in perfetto ordine. Più tardi, quando si sono dispersi pacificamente, hanno anche raccolto tutta la spazzatura per terra e l’hanno lasciato pulito. Ero così toccato in quel momento», ha ricordato Zhang, pensando all’impressionante sincerità e gentilezza di questa comunità di fede.

«Dopodiché, sono passati diversi anni e abbiamo visto la straordinaria popolarità e lo straordinario sviluppo del Falun Gong in tutto il mondo. Quando incontro i praticanti del Falun Gong, nel Regno Unito, in Australia, a Taiwan e così via, e quando entro in contatto con loro, provo un naturale sentimento di fiducia nei loro confronti».

Dal luglio 1999, milioni di aderenti al Falun Gong in Cina hanno subito l’incarcerazione, la tortura, il licenziamento dal lavoro e, in alcuni casi, il prelievo forzato di organi.

Nel frattempo, nel corso dei successivi 25 anni, il Falun Gong, con i suoi principi di ‘Verità, Compassione e Tolleranza’, si è diffuso rapidamente fuori dalla Cina, con numerosi aderenti sparsi in più di 130 Paesi.

Zhang, lo scrittore cinese, spiega che l’influenza è di così vasta portata che il Falun Gong «non è più solo un singolo gruppo etnico ma un fenomeno globale. Questo fenomeno spesso mi fa riflettere sul fatto che il Falun Gong ha l’aiuto di Dio, e senza l’aiuto di Dio, non avrebbe potuto crescere fino alle dimensioni attuali. Devo dire che non si tratta affatto di un semplice fenomeno; è una fase speciale nella storia dello sviluppo umano».

Esplorando l’impatto dei principi del Falun Gong sulla Cina e sul mondo, Zhang ha osservato che nei loro sforzi pacifici per fermare la persecuzione da parte del Pcc, i praticanti del Falun Gong hanno dimostrato la loro adesione ad un alto livello di moralità: «Sotto il dominio dittatoriale del Pcc, è un evento comune che il popolo cinese venga messo a tacere e non osi resistere, non osi dire la verità e non osi affrontarla. Tuttavia, possiamo vedere che i praticanti del Falun Gong affrontano macchine malvagie e violente con una mente potente, abbracciando il mondo con un cuore caldo e compassionevole».

Secondo Zhang, i principi morali del Falun Gong hanno infiniti significati per il popolo cinese e per tutti gli esseri umani che cercano un futuro luminoso: «Verità, Compassione e Tolleranza sono un faro che illumina il futuro dello sviluppo morale umano».

L’ateismo del Pcc e la tirannia della paura

Su Pinnacle View, Guo Jun, redattore capo dell’edizione di Hong Kong di Epoch Times, ha spiegato che il controllo del Pcc sulle persone con la tirannia della paura è collegato alla sua ideologia atea e alle politiche religiose estreme: «Una mia amica è una psicologa cinese e una professoressa universitaria.  Mi ha detto che la cosa peggiore che il Partito Comunista ha fatto è sradicare le religioni e che una parte considerevole dei detenuti nelle carceri negli anni ’60 e ’70 erano seguaci di credenze popolari, inclusi preti, ministri e aderenti alla religione cattolica e cristiana. Ad esempio, il prete cattolico Gong Pinmei a Shanghai è stato imprigionato fino agli anni ’80, e il decimo Panchen Lama del Tibet è stato in prigione per dieci anni, e anche di più nel caso del taoismo».

La politica fondamentale del Pcc di eliminare la religione ha portato a un declino morale generale nella società cinese. «Il Pcc è una setta che intende controllare non solo il comportamento delle persone ma, soprattutto, le loro menti. Il Partito Comunista governa il regime con la tirannia della paura e, dopo decenni di addestramento, questa paura è radicata nel midollo osseo e una volta che il Pcc preme questo pulsante, le persone cadono in ginocchio».

D’altro canto, la fede nel divino ha un effetto positivo sul cuore delle persone e aiuta a mantenere gli standard morali. «Credere in Dio, astenersi dal male e compiere buone azioni può portare a un’aldilà positivo, il che aiuta le persone a superare la paura della morte».

Pertanto, secondo la Guo, l’ateismo e il materialismo dell’odierno Partito Comunista non risolvono la paura della morte dell’uomo e promuovono crimini senza confini morali.

Ad esempio, per paura della morte, alcuni sono disposti a prelevare organi da coloro che vivono, per prolungare la propria vita. Si tratta dell’atroce crimine del prelievo forzato di organi.

«Dalla sua diffusione il 13 maggio 1992, il Falun Gong ha portato benefici a innumerevoli cinesi sia fisicamente che mentalmente – ha affermato la Guo – E ha permesso a tanti cinesi di attenersi ad un codice morale costante, il che è molto favorevole per la società cinese. Ma questo è intollerabile per il Pcc perché se il popolo cinese riuscisse a liberarsi del terrore, l’intero governo del Pcc cesserebbe di esistere». La Guo crede che il Pcc consideri il potere spirituale della fede come una minaccia al suo controllo sulla gente, quindi non risparmia alcuno sforzo nel sopprimere il Falun Gong.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times

«Pinnacle View», una joint venture di Ntd e The Epoch Times, è un forum televisivo di fascia alta incentrato sulla Cina. Il programma riunisce esperti da tutto il mondo per analizzare questioni urgenti, analizzare tendenze e offrire approfondimenti sugli affari sociali e sulle verità storiche.

Versione in inglese: Thirty-Two Years of Falun Gong: An Inspirited Light for the World

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