‘Pro-vax’ contro ‘no-vax’, dove ci porterà l’ennesimo conflitto

L’autore dell’articolo, Alessandro Starnoni, si è laureato nel 2016 alla Facoltà di Lettere di Roma Tre, in Lingue e Culture straniere, con tesi dal titolo ‘Fair Youth, il Fanciullino di Shakespeare‘, e ha conseguito un master in giornalismo politico-economico nel 2019-2020. Appassionato quindi di Culture del mondo, nonché di Belle arti (in particolare di Bel Canto), è sempre stato interessato a scoprire come tali tradizioni classiche, assieme alla Storia, si riflettano, si preservino o meno e si intreccino con gli eventi di oggi; è content writer e vice responsabile editoriale per l’edizione italiana di Epoch Times. 

 

Che profonda tristezza genera il sentire dire «io sono pro-vax» oppure «io sono no-vax»: ma non siamo esseri umani, prima di tutto?

Perché ragionare, identificarsi e parlare solo secondo gli schemi limitanti che ci propongono media e televisioni?

Sulla lotta tra classi, con un nemico ogni volta nuovo da sconfiggere (questa volta sembrerebbe il ‘no-vax’), si è sempre fondato il socialismo: non quello che in molti hanno in mente, ovvero quello democratico – o peggio ancora quello descritto dalla propaganda socialista stessa – ma il vero socialismo in stile modello cinese, che porterà poi inevitabilmente (secondo Marx) al comunismo, cioè l’apice del conflitto tra tutti gli opposti, la distruzione totale.

La nostra società europea si è retta finora su un socialismo democratico, ma ormai l’aggettivo ‘democratico’ sembra star scomparendo sotto i nostri occhi. E questo è d’altronde il destino di ogni socialismo ‘democratico’, poiché il sistema economico socialista non può rimanere ‘isolato’ dal resto e porterà nel tempo e a lungo andare necessariamente a dei cambiamenti radicali anche nel sistema politico e dal punto di vista sociale.

E la nostra ormai appare essere quasi diventata una società socialista, con le persone che non riescono a vedere ancora l’inganno perpetuo che va avanti da anni, esattamente dalla Rivoluzione francese fino a oggi.

Qual è l’inganno? L’inganno sta semplicemente nella propaganda, che è più forte di ogni altra cosa; ha veramente la forza di una tempesta o di un uragano, bombarda le persone fino a convincerle che la causa che sostengono è giusta.

Il ragionamento è del tipo: «Basta che noi come movimento politico ci associamo a dei valori buoni, come l’uguaglianza, l’onestà, la compassione, l’altruismo, il bene del prossimo e via dicendo; se facciamo così chi è che non ci voterebbe? Chi è che non ci sosterrebbe?».
Ecco allora che mettono in moto la macchina della propaganda su tali fondamenti, ed è ormai grazie a decenni e decenni di questa propaganda che i socialisti hanno ingannato la gente e sono saliti al potere, per gradi.

Perché hanno ingannato la gente? Perché, semplicemente, la realtà delle loro azioni è diametralmente opposta ai valori ai quali si sono associati, che servono solo da etichetta per accumulare il consenso. Invece che ricchezza e benessere verso tutti ci sarà ricchezza e benessere per pochi, invece dell’altruismo ci sarà odio, e così via.

È a causa di questa contraddizione che alcuni attribuiscono la causa del declino sociale a un certo ‘neoliberismo’. Ma quel neoliberismo al quale si riferiscono è nei fatti il socialismo. Questo accade perché mentre criticano ‘il sistema’ credono ancora nella propaganda originale socialista, che ha da sempre attaccato il liberismo e i liberali (nel senso classico del termine) e sono convinti che il socialismo sia la via della salvezza: non possono credere che il socialismo possa essere stato talmente spudorato da aver promesso una cosa e fatto poi l’esatto contrario.

E la parola ‘consenso’ non ci dice nulla? Non è sul consenso delle masse che si sono fondati e generati i più spietati regimi? Eppure, quando qualcuno se ne accorge, si rende conto di essere stato ingannato e comincia a criticarli, ecco che allora loro dicono: «Denigriamo senza pietà chi ci critica e chi ci ostacola, e usiamo il potere del consenso già accumulato per farlo ancora di più mettendo gli oppositori sotto pressione».

Durante il fascismo e il nazismo (dei socialismi) il popolo era in gran parte con Mussolini e con Hitler: guardiamo pure le immagini dell’epoca e vedremo che in effetti era proprio così. È infatti sulla paura che fanno leva i regimi, con la paura e il terrore mettono tutti dalla loro parte e si possono generare tali regimi.

A volte, in modo analogo a quanto suddetto, questi avanzano la scusa del ‘bene comune’ e dicono: «Chi è che non ci sosterrebbe se usiamo come causa il ‘bene comune’?». L’ambientalismo e ‘la difesa dell’ambiente’ ne è un esempio calzante, ma chiediamoci: pensano davvero a difendere l’ambiente o hanno usato quella causa sotto l’egida del ‘bene comune’ per ottenere il consenso?

La Storia si ripete, come molti sanno. Per venirne fuori bisogna rimanere attenti e vigili, rimanere sé stessi davanti alle pressioni, pretendere le libertà fondamentali senza timore di essere giudicati dal pensiero dominante e non accettare libertà sotto condizioni, perché così facendo quelle condizioni diventeranno sempre più, ma noi, sotto l’inganno, potremmo ancora credere di star vivendo in libertà.

È proprio come nel Mito della Caverna di Platone: è necessaria una buona educazione per uscire dalla caverna del dogma e del pensiero unico e accedere alla vera conoscenza.

 

Le opinioni espresse in quest’articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

 
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