Pd e M5S eleggono tre giudici della Consulta. Toninelli: vince metodo M5S

Governo e M5S alleati per una serata nell’elezione dei membri restanti della Consulta. Triste solo Berlusconi – lasciato fuori – mentre, per ora, vincono Renzi e M5S.

«Col metodo 5 Stelle vince l’interesse collettivo e perde quello di parte», posta Danilo Toninelli (M5S) su Facebook. Il Movimento ha lavorato soprattutto per escludere Sisto (Fi), giudicato troppo vicino a Berlusconi, ma si è accontentato di tenere Barbera, che avrebbero voluto bocciare. I nuovi eletti sono infatti Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti.

Proprio la conferma di Barbera è inaspettata, dato che più spesso che no il M5S si è impegnato a mantenere l’inflessibilità su alcuni suoi principi. «Avevamo chiesto le dimissioni di Barbera con una interrogazione urgente, a causa del suo coinvolgimento in un’inchiesta su un concorso universitario (il costituzionalista al momento non risulta indagato, ndr) – si legge su Repubblica che cita una fonte 5 Stelle – come facciamo poi a indicarlo per la Consulta? Questi vogliono il nostro suicidio, la rete non ce lo perdonerebbe».

Secondo la fonte, il Pd avrebbe proposto Barbera proprio per creare una trappola per il M5S. «Barbera non ci piace – dice Toninelli al Fatto Quotidiano – ma è comunque un professore di alta caratura accademica». Per Toninelli, la partita giocata dal M5S ha cambiato la situazione, da un 3-0 di Renzi a un 2-1 per il M5S (dove il ‘goal’ subìto sarebbe Barbera).

Berlusconi è sicuramente il meno contento. «Grave che la Corte non abbia al suo interno neppure un giudice che appartenga al centrodestra», avrebbe detto l’ex premier ed ex cavaliere, secondo il Corriere: «noi lasciavamo i posti all’opposizione, mentre Renzi non lo fa».

 
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