La femminilità tradizionale come dono divino e valore inestimabile

Di Sarah Annalise

I ruoli di genere sono stati onorati nel corso dei secoli in tutte le culture come doni di Dio, fino a quando il socialismo e il comunismo si sono insinuati nelle società libere, arrivando a etichettare le famiglie tradizionali addirittura come ‘campi di concentramento comodi’ per le donne.

L’importanza del Divino, così come della famiglia, sono state scartate dalla Bibbia della ‘tradizione’ femminista di sinistra, poiché diversamente non avrebbero potuto raggiungere i loro obiettivi ultimi, che sono contrari a Dio e all’umanità stessa.

Dall’inizio della storia umana, il ruolo tradizionale della donna in una famiglia sana è sempre stato fondamentale per una società fiorente e umana. Il suo ruolo, come dono divino di moglie e madre, assume un’importanza inestimabile nell’aiutare a formare la generazione ventura, mentre al contempo sostiene i mariti nei loro rispettivi ruoli.

Contrariamente a quanto il pensiero femminista di oggi sostiene, i ruoli di genere hanno la loro funzione, e sono una cosa buona. Lasciare che le mogli apprezzino i loro mariti, come garanti e protettori, è stimolante sia per l’uomo che per la donna.

Per le persone di fede, esistono dei momenti per riconoscere la presenza del divino nella propria vita, soprattutto quando una donna diventa moglie e madre e quando un uomo si assume le responsabilità di marito e padre; tali ruoli sono sempre stati riconosciuti attraverso cerimonie o riti di passaggio.

Tuttavia, alcune di queste tradizioni familiari, che andavano di pari passo con il riconoscimento della disposizione divina per una vita retta e virtuosa, sono andate perdute in alcune culture, come nel mondo occidentale, dove l’esistenza di Dio è stata rinnegata in molti modi. Per esempio, qualcosa come l’indipendenza estrema o l’estrema l’individualità vengono incoraggiate fino al punto da portare ad abbandonare le tradizioni della famiglia, per perseguire i propri interessi personali.

Il ‘comunismo soft’ viene spinto nelle menti di molti giovani, danneggiandoli attraverso programmi politici socialisti, e il risultato è la distruzione del tessuto familiare, che poi porta a divorzi, famiglie monoparentali, aborti, e la lista continua.

L’obiettivo del comunismo: una dama in disarmonia

Nel mondo di oggi, molte donne sentono le pressioni della vita frenetica moderna, insieme all’incertezza se perseguire o meno la maternità e il matrimonio. Alle donne è stato a lungo detto che essere ‘libere’ significa diventare femministe di sinistra e abbandonare i codici tradizionali del passato. Il femminismo degli anni ’60 è per le donne di tutte le età quello che le celebrità di Hollywood sono state oggi per i giovani.

Secondo la serie speciale di Epoch Times Come lo Spettro del comunismo controlla il nostro mondo, lo scopo del comunismo, di dividere e conquistare, si ritrova nello spirito femminista degli anni ‘60. Il comunismo crede che «l’unità familiare sia un ostacolo alla liberazione umana» e richiede che «l’unità familiare privata sia rivoluzionata in una forma di proprietà pubblica». Durante i movimenti femministi, era radicato nelle donne il pensiero che essere una casalinga e avere dei figli fosse uguale a essere schiavizzata, e che il rifiutare questa sistemazione avrebbe fornito la vera liberazione.

Anche se non c’è niente di sbagliato nel fatto che le donne abbiano la possibilità di scegliere di ampliare il loro mondo al di fuori della casa, la manifestazione estrema delle influenze femministe di sinistra ha portato a conseguenze come sentimenti di stress verso il matrimonio e la maternità, mentre paradossalmente le donne vengono esaurite nel vortice della forza lavoro.

Femminilità tradizionale ispirata al divino

Le donne si stanno rendendo conto di essere state separate e allontanate dai loro ruoli donati da Dio a seguito del movimento femminista, che si è fatto strada nelle scuole e nei posti di lavoro. Stanno quindi gradualmente abbracciando la femminilità tradizionale, dove la scelta di adottare lo stile di vita tradizionale del matrimonio e della maternità può portare a un altro tipo di libertà, quella voluta dal Divino. Una libertà che ha anche un posto per l’uomo, che viene onorato nel suo rispettivo ruolo di marito e padre, portando a forti legami familiari.

Ciò che queste madri del 21esimo secolo hanno in comune nei loro matrimoni è la complementarità nei ruoli di genere e non la competitività. Una sana relazione tra marito e moglie guarda alla tradizione divina, cosa che nel vivere quotidiano rende a sua volta il caotico mondo moderno molto più propositivo e pacifico.

Epoch Inspired ha avuto la meravigliosa opportunità di ascoltare alcune madri che hanno messo la fede e la tradizione al centro della loro vita. Ecco la loro visione della maternità e del matrimonio.

Incontriamo le signore:

Jennifer L. Scott, 41 anni, del sud della California, è madre di quattro figli e una nota scrittrice. È autrice di bestseller del New York Times, della serie The Madame Chic e Connoisseur Kids, nonché una YouTuber di The Daily Connoisseur. I suoi libri e video sulla femminilità e sul lavoro domestico hanno ispirato innumerevoli persone.

Jennifer
Jennifer L. Scott con suo marito Ben Scott. (Su gentile concessione di Jennifer L. Scott)

Alena Kate Pettitt, 35 anni, di Cotswolds, Inghilterra, è una casalinga a tempo pieno, autrice e blogger. Alena, che ha lasciato il suo lavoro optando per uno stile di vita più tradizionale, dice che la sua casa si è trasformata in un «luogo di riposo piuttosto che un lavoro extra», e le frustrazioni quotidiane che lei e suo marito erano soliti sperimentare l’uno con l’altro sono completamente scomparse, permettendo a una beata armonia di fiorire nella loro vita matrimoniale.

Alena
Alena Kate Pettitt con suo marito Carl Pettitt. (Su gentile concessione di Alena Kate Pettitt)

Cherry Lynn, 38 anni, della periferia nord di Chicago, è una madre a tempo pieno e lavora con Fascinating Womanhood. Suo marito è stato cresciuto da genitori lavoratori, e quindi il fatto che sua moglie fosse una mamma casalinga era un concetto molto nuovo per lui.

Cherry Lynn
Cherry Lynn e suo marito Jose Quirarte assieme ai loro bambini (Su gentile concessione di Cherry Lynn)

Dixie Andelin Forsyth, 71 anni, di Springfield, Missouri, è la madre di Cherry. È la presidente di Fascinating Womanhood e autrice del libro best-seller di Amazon Fascinating Womanhood for the Timeless Woman. Lei e suo marito, il dottor Robert Forsyth, stanno insieme da 50 anni.

Dixie
Dixie Andelin Forsyth (Su gentile concessione di Cherry Lynn)

Sentiamo cosa hanno da dire sulla loro vita familiare.

Cosa significa per lei essere una vera moglie e madre?

Jennifer: Amore e sacrificio. La vita familiare non è sempre facile, ma considero una vera benedizione essere una moglie e la madre dei nostri quattro figli. Il mio ruolo nella famiglia significa anche che ho il piacere di curare un’atmosfera di bellezza e pace nella nostra casa, cosa che prendo molto sul serio.

Alena: Molte donne, come me, vedono il titolo di ‘moglie e madre’ come una vocazione, piuttosto che un semplice modo di presentarsi. Un ruolo che crea uno scopo nella tua vita che è di servizio agli altri. Non è necessariamente una vita di servitù, perché nulla ti costringe a farlo – è un desiderio interiore! Scegli di incarnare queste benedizioni con tutto il cuore.

Cherry: Lealtà, impegno genuino, amore profondo, capacità di ridere e di imparare dai propri errori e la costruzione costante del carattere sono alla base del diventare una madre e una moglie di successo.

Dixie: Essere moglie e madre è tutto per me. Al centro della mia felicità c’è il rapporto con mio marito. Stiamo insieme da oltre 50 anni e ne abbiamo passate tante, compreso l’aver cresciuto sette figli. Ho imparato e sperimentato che il mio ruolo è fondamentale per la civiltà, come lo è quello di tutte le altre mogli e madri. Il potere e l’influenza dei nostri valori e priorità si moltiplicano attraverso le generazioni a venire.

Cosa pensa suo marito del suo ruolo di moglie e madre?

Jennifer: Ben ed io siamo sposati da 15 anni. Lui sostiene molto il mio ruolo di madre e, in particolare, la mia scelta di essere una madre lavoratrice. È il mio più grande sostenitore. Il suo sostegno significa tutto per me.

Alena: Anche se mio marito è il leader della nostra famiglia, il più delle volte è un partner silenzioso perché abbiamo un obiettivo chiaramente condiviso che è quello di avere una casa armoniosa e ben gestita. I ruoli di genere tradizionali che abbiamo scelto per il nostro matrimonio ci si addicono molto come coppia. Entrambi crediamo che le donne siano state comprate con la scusa che ‘lavorare per il capo’ ed essere completamente indipendenti da tutti sia ‘liberatorio’; e invece, il matrimonio e il crescere una famiglia sarebbero una dipendenza. È il segreto meglio custodito del mondo nel 2021: la generazione dei nostri nonni aveva ragione! Perché negarlo in nome dell’orgoglio seguendo il ‘pensiero moderno’?

Cherry: Ho avuto una carriera per oltre 17 anni. Lui è molto solidale e grato per il mio ruolo a casa, ma è stato un po’ un viaggio arrivare dove siamo. Sento che le donne che scelgono di stare a casa con i loro figli sono viste nella società come ‘deboli’ o ‘rinunciatarie’, e semplicemente non è vero.

Dixie: Mio marito mi sostiene molto. Fa affidamento su di me affinché adempia al mio ruolo come io faccio con lui. Ha sempre abbracciato il suo ruolo di marito e padre, e ora di nonno. Ha dedicato tutta la sua vita a questi ruoli, ed è stato esemplare. Mi ricopre di affetto, approvazione e sostegno, e vive per servirmi, come io vivo per servire lui in cambio. È un marito meraviglioso.

La sua famiglia le ha trasmesso dei consigli sulla maternità e sull’essere moglie, che ha trovato utili?

Jennifer: Mia madre mi ha insegnato l’importanza di cucinare cibi genuini partendo da zero. Lei è di Panama e ha sempre cucinato nel modo più salutare. I miei genitori mi hanno anche insegnato l’importanza di sedersi a cena ogni sera con la famiglia. Loro sono sposati da oltre 52 anni, quindi sono un grande modello per me.

Alena: Sia io che mio marito siamo stati cresciuti da madri single, così le relazioni felici e sane erano un qualcosa che non ci era stato insegnato nella nostra infanzia. C’è voluta molta ricerca interiore per capire che volevamo una vita familiare tradizionale, ma per crearla, dovevamo davvero abbracciarla con tutto il nostro cuore. Abbiamo dovuto evitare il pensiero moderno e la scuola di pensiero di come dovrebbero essere il matrimonio e la vita familiare moderni.

Cherry: Una delle cose più importanti che mia madre mi ha insegnato da quando ero adolescente è: «Che tipo di donna pensi che voglia l’uomo dei tuoi sogni? Sii quella!». Quel messaggio di auto-miglioramento è costantemente nella mia mente grazie a questa sua potente affermazione. Si è sempre sforzata di essere la donna con cui mio padre voleva vivere e costruire la sua vita. Una piccola cosa che mia madre mi ha detto e che è rimasta dentro di me in qualità di genitore: «I tuoi figli non hanno solo bisogno di una madre, hanno bisogno di una madre felice». Mi ha aiutato a porre dei sani limiti per me stessa e in un certo senso mi ha dato la possibilità di essere più gentile con me stessa.

Dixie: Mia madre ha scritto Fascinating Womanhood nel 1963, ha venduto più di 5 milioni di copie e ha fondato il movimento internazionale. Mi ha insegnato un’implacabile etica del valore. Mi ha aiutato a trovare un grande senso di valore come donna femminile e mi ha insegnato ad apprezzare e coltivare il potere femminile. Mi ha insegnato molto sugli uomini: cosa trovano appagante e importante, perché comunicano e agiscono in un determinato modo, come aiutarli a guarire le loro ferite e a esprimere i loro sentimenti, come guadagnare e favorire la fiducia con loro, l’importanza dell’ammirazione per gli uomini, cosa è e cosa non è la mascolinità, e molto di più.

 

Articolo in inglese:  Divinely Inspired Traditional Feminism: God-Gifted Roles for Females Are Timeless

 
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