La Cina ha cercato di influenzare l’esito delle elezioni statunitensi di metà mandato

Di Frank Fang

Il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha tentato di intromettersi nelle elezioni americane di metà mandato del 2022, con l’obiettivo di minare alcuni candidati considerati «anti-Cina» e promuovere quelli «pro-Cina».

Secondo un nuovo rapporto della comunità di intelligence degli Stati Uniti, «la Cina ha tacitamente approvato gli sforzi volti a cercare di influenzare una manciata di elezioni di metà mandato che coinvolgono membri di entrambi i partiti politici statunitensi», hanno affermato le agenzie di intelligence nella loro valutazione, pubblicata dal National Intelligence Council il 18 dicembre. Le agenzie hanno sottolineato di essere completamente certe delle loro conclusioni.

Il rapporto, pubblicato con dei pezzi sostanziali sottoposti a censura, non cita quali elezioni di metà mandato il Pcc abbia preso di mira. In un caso, la Cina «ha [denigrato, ndr] segretamente» online un candidato al Senato (non si sa quale) utilizzando «account non autentici». Il rapporto è stato diffuso dall’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale (Dni).

L’ultimo rapporto getta ulteriore luce sul tentativo della Cina comunista di infiltrarsi nella politica statunitense a tutti i livelli. Il direttore dell’Fbi Christopher Wray ha affermato nel 2022 che il desiderio di Pechino di influenzare la politica statunitense era volto a raggiungere il dominio economico e politico.

Dal 2020, secondo il rapporto, gli alti dirigenti del Pcc hanno emanato «ampie direttive per intensificare gli sforzi» mirati a influenzare le politiche e l’opinione pubblica statunitensi a favore della Cina: «Riteniamo che queste direttive abbiano dato agli attori dell’influenza della Rpc più libertà di operare in vista delle elezioni di metà mandato che [in vista delle, ndr] elezioni presidenziali del 2020, probabilmente perché i funzionari della Rpc credevano che Pechino fosse sotto meno controllo durante le elezioni di metà mandato e perché non si aspettavano dall’amministrazione in carica una reazione più severa di quella che temevano nel 2020».

Il Pcc ha inoltre ripetutamente ordinato ai suoi funzionari di concentrare le proprie operazioni di influenza sul Parlamento americano, convinto che il ramo legislativo statunitense «sia un luogo di attività anti-cinese»: «Nel 2021, Pechino ha individuato specifici membri del Congresso per punire le opinioni anti-cinesi e premiare il loro percepito sostegno alla Cina».

Secondo il rapporto, le operazioni di influenza del Pcc – progettate per «dipingere il modello democratico americano come caotico, inefficace e non rappresentativo» – spesso indirizzavano i messaggi a «evidenziare la divisione degli Stati Uniti su questioni sociali, come l’aborto e il controllo delle armi».

A settembre, Microsoft ha pubblicato un rapporto in cui rivelava che degli hacker con sede in Cina avevano impersonato gli elettori statunitensi online durante le elezioni di metà mandato del 2022, utilizzando l’intelligenza artificiale per creare contenuti divisivi su temi razziali, economici e ideologici.

Meta, nel suo rapporto del terzo trimestre sulle minacce avversarie, ha affermato di aver rimosso 4.789 account Facebook falsi che facevano parte di una rete di operazioni di influenza con sede in Cina.

Le persone dietro questi account si fingevano americani e postavano in inglese sulla politica statunitense e sulle relazioni Usa-Cina. Finora quest’anno, il colosso dei media ha dichiarato di aver eliminato cinque reti di account falsi in Cina, più che in qualsiasi altro Paese.

Attori stranieri

Il rapporto del Dni afferma inoltre che la Cina non ha ordinato una «campagna completa» per favorire uno specifico partito, conscia dei rischi in caso venisse scoperta.

Ciononostante, le agenzie di intelligence hanno scoperto che gli autori informatici cinesi avevano «scansionato più di 100 domini statali e di partiti politici nazionali degli Stati Uniti».

Il rapporto cita TikTok, l’app di social media di proprietà cinese, sottolineando come gli sforzi di messaggistica in lingua inglese sull’app «hanno aumentato l’attenzione sui politici statunitensi e sulle questioni interne degli Stati Uniti» intorno all’agosto 2022. Queste questioni includevano l’aborto, le sparatorie di massa e l’immigrazione. .

Wray e il direttore del Dni Avril Haines hanno messo in guardia sui rischi posti da TikTok, di proprietà della società madre cinese ByteDance.

Nel dicembre 2022, la Haines ha affermato che i genitori dovrebbero preoccuparsi del fatto che i loro figli utilizzino l’app, poiché il Pcc è «straordinario» nel raccogliere «dati stranieri».

La Casa Bianca, le forze armate statunitensi e più di 30 Stati americani hanno vietato TikTok sui dispositivi di proprietà del governo.

Il rapporto esamina anche gli sforzi di Russia, Iran e Cuba per intromettersi nelle elezioni di metà mandato americane del 2022.

La Russia e i suoi delegati hanno cercato di «denigrare» il Partito Democratico soprattutto a causa del suo sostegno all’Ucraina: «Mosca ha incorporato nella sua propaganda temi volti a indebolire il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina, evidenziando come le operazioni di influenza elettorale siano un sottoinsieme di un’attività di influenza più ampia».

Secondo il rapporto, le attività dell’Iran riflettono la sua intenzione di «alimentare la sfiducia nelle istituzioni politiche statunitensi, aumentare la tensione sociale e sostenere candidati e posizioni politiche che siano in linea con gli interessi di politica estera di Teheran».

«Riteniamo che la maggior parte degli attori stranieri ora sembri in gran parte concentrata sull’amplificazione delle autentiche narrazioni pubbliche statunitensi per cercare di influenzare i risultati elettorali, aumentare la sfiducia nei processi elettorali statunitensi e alimentare le divisioni sociopolitiche».

 

Articolo in inglese: China Tried to Shape Outcome of 2022 Midterm Elections, Intelligence Report

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