Il matrimonio giova ai malati di cancro

Essere sposati incrementa enormemente le possibilità che i malati di cancro guariscano: lo dimostra un insieme di prove scientifiche sempre più ampio. Ma i benefici possono facilmente estendersi a chiunque abbia un rapporto affettivo importante.

Il più recente di tali studi dimostra che le persone sposate hanno meno possibilità di morire di cancro orofaringeo. Lo studio è stato svolto da dottori e scienziati dell’Università di Harvard e pubblicato sulla rivista Cancer, pubblicazione scientifica valutata da esperti del settore.

Queste scoperte sono in accordo con altre ricerche che hanno scoperto dei legami tra il matrimonio e la riuscita della terapia in una serie di tipi di cancro tra cui quello alla prostata, all’utero, al seno e al pancreas.

QUAL È LA PROVA?

Lo studio di Harvard ha raccolto i dati di più di 51 mila pazienti a cui è stato diagnosticato un tipo di cancro orofaringeo tra il 2007 e il 2010, attraverso il programma epidemiologico Seers del National Cancer Institute.

Sebbene l’obiettivo principale dello studio fosse lo status di matrimonio, sono stati presi in considerazione anche altri fattori come la posizione del tumore, l’etnia, il reddito, l’età e il genere. Gli autori dello studio hanno scoperto che le persone sposate hanno tra il 28 e il 47 per cento in meno di probabilità di avere un tumore con metastasi, aspetto fondamentale perché la terapia abbia successo.

L’importanza di avere un coniuge sembra derivare dalla loro abilità nel riconoscere i primi sintomi del cancro. Questo può comprendere cambiamenti visibili nel partner ma anche indizi udibili come la raucedine mentre si parla, difficoltà nel deglutire o altri cambiamenti di voce. Dopo essersi accorto di questi sintomi, il coniuge tende a incoraggiare il partner a recarsi da un dottore, cosa che porta a una diagnosi precoce e alla terapia.

Gli autori della ricerca suggeriscono che il sostegno continuo fornito dal coniuge gioca un ruolo importante anche per il successo della terapia. I pazienti sposati hanno più probabilità di seguire i consigli del medico e di rispettare il piano terapeutico.

Lo studio ha valutato l’importanza dell’influenza del coniuge, ma non l’importanza di altri fattori, come ad esempio se il paziente è un fumatore, se consuma molto alcool o se il rischio d’insorgenza del cancro dipenda da altri fattori, come il Papilloma virus umano (Hpv).

Non è stato valutato nemmeno il ruolo di altri esperti nella diagnosi precoce del cancro orofaringeo. Chi si sottopone regolarmente a controlli medici e odontoiatrici ha la possibilità che il proprio cancro venga scoperto precocemente e quindi ha più probabilità di essere curato con successo.

Sebbene i ricercatori di Harvard identifichino i limiti del loro lavoro, molti altri studi hanno mostrato legami simili tra il matrimonio e il risultato della terapia contro il cancro.

Uno studio sui pazienti malati di cancro alla prostata ha mostrato che gli uomini sposati vivono molto più a lungo dopo la diagnosi e hanno un rischio minore di morire di cancro rispetto a quelli divorziati, single, separati o vedovi. Un’altra ricerca, anch’essa basata sul programma Seers, ha scoperto che le donne sposate con cancro all’utero hanno maggiori possibilità di sopravvivere rispetto alle donne non sposate o vedove.

IMPARARE DALLA RICERCA

Come già sottolineato, nonostante tutti gli studi descritti abbiano preso in considerazione persone che sono formalmente sposate, è molto probabile che i risultati della terapia siano simili anche per chiunque abbia un cancro e una relazione affettiva stabile, anche tra lo stesso sesso, una relazione di fatto oppure che viva in una famiglia allargata ma unita.

Invece che dire delle persone che non hanno una persona speciale? La ricerca evidenzia l’importanza di un buon monitoraggio per le persone single, in particolare quelle che fanno parte dei gruppi ad alto rischio, come i fumatori o chi beve molto alcool. Visite di routine dal medico e dal dentista possono essere un sostituto molto efficace.

Lo studio di Harvard evidenzia anche il bisogno di un supporto sociale mirato da integrare nell’assistenza ai pazienti per tutta la durata della terapia. Le iniziative possono e dovrebbero includere visite domiciliari regolari o telefonate da parte dello staff medico, alloggi comuni in modo tale che i single possano vivere insieme, o gruppi di supporto per i malati di cancro.

Circa 128 mila nuovi casi di cancro verranno diagnosticati quest’anno solo in Australia. Questo numero potrebbe salire a 150 mila entro il 2020. La diagnosi precoce e una terapia efficace saranno sempre gli elementi fondamentali per curare questa malattia – a prescindere da chi rende la sua cura più facile.

Nial Wheate è professore di farmacia nell’Università di Sidney. Parth J. Upadhyay è Master of Philosophy all’Università di Sidney. Questo articolo è stato pubblicato originariamente su The Conversation. Leggi l’articolo originale. 

Articolo in inglese: ‘In Sickness and in Health: How Marriage Helps Cancer Patients

 
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