Il Brasile sotto Bolsonaro, bilancio del primo anno

Di Fernando de Castro

Il presidente Jair Bolsonaro è stato eletto in Brasile – dopo oltre quindici anni di governi presieduti dal Partito dei Lavoratori (socialisti) – per aver offerto un nuovo modo di governare e gestire i problemi del Paese, ponendo l’enfasi sull’economia e sulla sicurezza.

Dopo quasi un anno di governo, Bolsonaro può annoverare tra i suoi successi la recente approvazione delle riforme di sicurezza sociale, che dovrebbero garantire un risparmio di 800 miliardi di real (173 miliardi di euro) nel corso dei prossimi dieci anni; una riduzione del tasso di criminalità pari al 22 per cento; la creazione di 760 mila nuovi posti di lavoro; nonché la recente approvazione di un nuovo accordo commerciale tra l’Unione europea e Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale.

Il Brasile di Bolsonaro ha cercato di ridurre le proprietà statali tramite la privatizzazione di imprese pubbliche e offrendo concessioni a società private; come risultato in soli sei mesi il Paese ha attirato circa 28 miliardi di dollari di investimenti esteri.

Il governo ha inoltre recentemente innalzato le stime relative alla crescita del Pil fino allo 0,9 percento, ed ha avviato un nuovo programma per stimolare la creazione di posti di lavoro per i giovani tra i 18 e i 29 anni, con l’obiettivo di creare 4 milioni di nuovi posti.

Tuttavia, Bolsonaro ha dovuto affrontare diversi problemi e tensioni all’interno del suo stesso partito (il Partito Social-liberale), incluse numerose discussioni con i parlamentari che si oppongono al suo operato.

Recentemente, nel mezzo di un’inchiesta per corruzione, ha chiesto al presidente del Partito Social-liberale di chiarire come siano stati spesi i fondi del partito. E siccome la sua richiesta è stata respinta, Bolsonaro ha annunciato il 12 novembre che lascerà il Partito Social-liberale per fondarne uno nuovo.

Alcuni parlamentari hanno anche espresso ostilità nei confronti dei figli del presidente, il senatore Flávio Bolsonaro, il deputato federale Eduardo Bolsonaro e il consigliere di Rio de Janeiro Carlos Bolsonaro.

La partnership con gli Stati Uniti

Il governo di Bolsonaro sta cercando di incrementare le relazioni tra il Brasile e gli Stati Uniti. Infatti, già nel mese di marzo, a seguito di un incontro con il presidente Donald Trump presso la Casa Bianca, Bolsonaro ha annunciato nuove misure volte a rafforzare le relazioni tra i due Paesi.

Esse includono un programma di esenzione dal visto per gli americani che vogliono visitare il Brasile, l’autorizzazione per gli Stati Uniti ad utilizzare il Cosmodromo di Alcântara (un’importante base per il lancio di satelliti), e l’acquisto di ulteriori 150 milioni di litri di etanolo americano non sottoposto ai dazi doganali.

Il governo brasiliano intende inoltre avviare negoziati per realizzare un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti.

Trasparenza

Durante la campagna presidenziale del 2018, Bolsonaro aveva dichiarato che la trasparenza della spesa pubblica sarebbe stata una delle priorità del suo governo.

Ad esempio, nel settore dell’educazione, oltre ad aumentare gli investimenti, Bolsonaro ha cercato di rendere più trasparente l’amministrazione.

Abraham Weintraub, attuale ministro dell’istruzione brasiliana, ha dichiarato in un’intervista esclusiva con Epoch Times che, sotto la sua amministrazione, il ministero ha cercato di essere il più trasparente possibile nel fissare la spesa ministeriale, attraverso l’uso di dati, la divulgazione delle spese e l’utilizzo di criteri oggettivi: «Stiamo cercando di migliorare il funzionamento del ministero in modo da poter fornire alla società un’istruzione di migliore qualità. Abbiamo cercato di farlo migliorando l’amministrazione, l’efficienza, la trasparenza e implementando il principio di responsabilità in tutte le nostre azioni».

I piani per l’economia

Recentemente, Bolsonaro e il ministro dell’Economia Paulo Guedes hanno presentato le loro proposte economiche al Congresso Nazionale, relative al piano ‘More Brasil’, che includono:

1) Un patto federale: Creazione di un nuovo consiglio fiscale che migliorerà la distribuzione del denaro pubblico tra gli Stati e i comuni di tutto il Paese.

2) Fondi pubblici: Revisione di tutti i finanziamenti pubblici governativi per sbloccare più fondi e far calare il debito pubblico federale. Il governo intende destinare parte di questi fondi alla riduzione della povertà.

3) Possibilità di dichiarare un’emergenza fiscale: Una proposta volta a ridurre la spesa pubblica tramite l’attivazione automatica di misure di austerità, una volta raggiunti determinati limiti di spesa.

Secondo lo scienziato politico Nerea Ramirez Garcia, l’approvazione delle riforme di sicurezza sociale è stato un passo fondamentale nella ristrutturazione dell’economia brasiliana, che ha attraversato una grave crisi sotto i precedenti governi.

Garcia ha dichiarato che «l’approvazione della riforma della sicurezza sociale è stata un grande risultato per Bolsonaro, in quanto accelererà il miglioramento dell’economia brasiliana. Tuttavia, la sua dipartita dal Partito Social-liberale è una mossa rischiosa, che potrebbe erodere la sua governance all’interno del Congresso Nazionale».

Jorge Zaverucha, professore di scienze politiche presso l’Università Federale di Pernambuco, ha affermato che, oltre allo sviluppo economico, il governo Bolsonaro si è distinto anche per l’assenza di scandali di corruzione: «A differenza dei governi precedenti, l’attuale governo sta raggiungendo l’undicesimo mese di mandato senza alcuno scandalo di corruzione. Il che, oltre ad essere un bene per il Paese, soddisfa le richieste della popolazione, che da tempo desiderava una politica più onesta e trasparente».

 

Articolo in inglese: First Year of Bolsonaro’s Government: What’s New in Brazil?

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