Grecia restituirà 458 milioni all’Fmi. Ma Bruxelles è frustrata da Tsipras

La Grecia restituirà 458 milioni di euro al Fondo monetario internazionale (Fmi) entro il 9 aprile. La notizia è in controtendenza rispetto alle affermazioni di Tsipras del 15 marzo, che aveva avvertito la Merkel dell’impossibilità di pagare la successiva tranche del debito greco alla troika, a meno di un aiuto di Bruxelles.

Il ministro della finanze greco Yanis Varoufakis e Christine Lagarde, direttore del Fmi, si sono incontrati a Washington nella sera di Pasqua, in un faccia a faccia durato due ore. «Ho espresso il mio apprezzamento per l’impegno del Ministro nel migliorare le capacità del team tecnico alavorare con le autorità per la necessaria due diligence ad Atene, e per migliorare le discussione politiche con i team a Bruxelles, che entrambi riprenderanno subito lunedì. Ho ribadito che il Fondo resta impegnato a lavorare con le autorità per aiutare la Grecia a tornare sulla strada di un percorso di crescita sostenibile e occupazione», ha detto la Lagarde secondo quanto riportato dal Financial Times.

Dopo l’incontro entrambe la parti erano concordi che «un’efficace cooperazione è nell’interesse di tutti. Abbiamo osservato che la continua incertezza non è nell’interesse della Grecia», ha detto la Lagarde, secondo quanto riportato dal Financial Times. Oggi Varoufakis incontrerà i responsabili del Tesoro americano.

SITUAZIONE DIFFICILE

Aumenta la pressione economica per la Grecia. Dal momento che non riceve più prestiti internazionali da agosto, l’8 aprile il Tesoro ellenico emetterà dei titoli a breve termine da 1,4 miliardi di euro per rimborsare un’analoga somma in scadenza il 14 aprile. 28 miliardi di euro sono stati bruciati nei depositi bancari e il gettito fiscale è diminuito, per questo la Banca centrale europea ha più volte aiutato la Grecia, l’ultima volta il primo aprile, si legge sul sito del Sole 24 ORE.

Il Paese ellenico prevede per quest’anno un gettito di sei miliardi di euro, grazie anche alla lotta all’evasione fiscale, la vendita di frequenze televisive, nuove privatizzazioni e la tassazione dei giochi online. Questo secondo documento è stato presentato a seguito della bocciatura dell’Ue di una prima lista di interventi, giudicata troppo generica. La sua presentazione è avvenuta il primo aprile ma non è stato ancora discusso dall’Euro working group, il team composto dai vice ministri delle finanze e dell’economia dell’area euro.

BRUXELLES FRUSTRATA

Ma Bruxelles è preoccupata. Tsipras potrebbe formare una coalizione con il partito tradizionale di centrosinistra di Pasok e con il nuovo partito di centrosinistra di To Potami, che è stato suo avversario politico nelle elezioni di gennaio, secondo quanto riportato dal Financial Times.

«Tsipras deve decidere se vuole essere premier o leader di Syriza», afferma un rappresentante europeo al Financial Times. «Questo Governo non può sopravvivere», aggiunge un alto funzionario del Ministero della finanza dell’eurozona. 

I funzionari europei non vogliono forzare un cambio di Governo, ma ammettono «la loro frustrazione per la mancata scelta di Tsipras fra la piattaforma di sinistra, che chiede una bocciatura del piano di salvataggio, e un approccio più pragmatico, che includerebbe potenziali alleati centristi in parlamento», si legge sul sito dell’Ansa.

I 458 milioni di euro di pagamento sono solo una piccola parte: quest’anno la Grecia dovrà rimborsare più di nove miliardi di euro a seguito delle misure di salvataggio del 2010.

Immagine del ministro delle finanze greco Yanis VarouFakis fornita da Shutterstock

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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