Giro d’Italia, seconda vittoria Astana con Landa. Contador sempre più Rosa

A Madonna di Campiglio, sul quarto arrivo in salita del 98esimo Giro d’Italia, Mikel Landa riesce a vincere la 15a tappa, coronando il grande lavoro della sua Astana, che tenta in ogni modo – come dichiara il suo direttore sportivo, Giuseppe Martinelli, a Raisport dopo la corsa – «di far saltare i nervi», senza riuscirci, ad un Alberto Contador che invece rafforza la sua Maglia Rosa.

«Volevo vincere una tappa, vincerla mi scarica la mente di un peso. L’intenzione era quella per me e Aru di attaccare a turno finché uno di noi non avesse avuto via libera. Avevo uno spunto migliore oggi, mi è andata bene», dichiara il vincitore di giornata in conferenza stampa.

La corazzata azzurra prende in mano la corsa nella penultima salita – il passo Daone – per isolare il ‘Pistolero’. Ci riesce; ma lo spagnolo nel finale reagisce al meglio agli attacchi del connazionale Landa e all’unica timida punzecchiata di Fabio Aru; anzi, proprio il sardo fatica a tenere le ruote quando scatta il suo compagno di squadra. Sull’arrivo lo spagnolo della Tinkoff-Saxo vuole dimostrare di essere il vero padrone di questo Giro andando a sprintare e conquistare i secondi d’abbuono del terzo posto, dopo quelli guadagnati nel traguardo volante ai piedi dell’ultima salita e, alla vigilia del secondo giorno di riposo da inizio Giro, porta a 2 minuti e 35 secondi il suo vantaggio su Aru.

La prestazione del sardo, in controtendenza con la crescita di condizione del suo compagno di squadra, fa avanzare l’ipotesi di un possibile cambio di gerarchie in casa Astana; ma Landa chiarisce subito: «Siamo qui per lottare e cercare di vincere il Giro d’Italia con Fabio Aru. Siamo in corsa per il primo posto… Abbiamo un giorno di riposo domani in cui parleremo della tattica nella settimana finale». Poi precisa: «Se Aru avesse una crisi, allora sarei pronto ad assumermi le responsabilità, anche se non credo succederà».

Mentre il ‘Pistolero’, dopo l’arrivo, fa pretattica, ma senza riuscire a nascondere un sorriso soddisfatto di chi sente il Giro a portata di mano; anche se confessa il desiderio di vincere una tappa, e Madonna di Campiglio per lui ha un significato particolare; infatti avrebbe voluto dedicare la vittoria al ‘Pirata’, però «La situazione in gara si era fatta complicata. Le pendenze non erano altissime e Landa andava fortissimo. Non c’é stata la possibilità – spiega, e aggiunge – Pantani mi ha ispirato. Ho cominciato tardi a correre e ricordo che, dopo aver visto alcune tappe con lui protagonista, uscivo con la mia bici e cercavo di imitarlo in salita».

I ritmi folli con cui si è corsa la tappa di Madonna di Campiglio, il giorno dopo lo maxicrono, spengono le residue speranze di podio a Rigoberto Uran dell’Etixx-Quickstep, che arriva al traguardo con quasi otto minuti di ritardo, così come perde quasi mezz’ora anche chi doveva essere il principale antagonista di Contador: il tasmaniano della Sky, Ritchie Porte, sembra aver risentito più del previsto delle cadute degli ultimi giorni e decide che non ripartirà dopo il giorno di riposo.

RISULTATO FINALE

1 – Mikel Landa (Astana Pro Team) in 4h22’35”, media 37,702 km/h
2 – Yury Trofimov (Team Katusha) a 2″
3 – Alberto Contador (Tinkoff Saxo) a 5″

MAGLIE

Maglia Rosa – Balocco – Alberto Contador (Tinkoff Saxo)
Maglia Rossa – Algida – Elia Viviani (Team Sky)
Maglia Azzurra – Banca Mediolanum – Beñat Intxausti (MOVISTAR Team)
Maglia Bianca – Eurospin – Fabio Aru (Astana Pro Team)

CLASSIFICA GENERALE (PRIMI CINQUE)

1 – Alberto Contador (Tinkoff Saxo)
2 – Fabio Aru (Astana Pro Team) A 2’35”
3 – Andrey Amador (Movistar Team) A 4’19”
4 – Mikel Landa (Astana Pro Team) A 4’46”
5 – Leopold Konig (Team Sky) A 6’36”

 

 
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