Giro d’Italia, Yates domina il Gran Sasso, Aru e Froome illustri sconfitti

Dopo una settimana di corsa, Simon Yates si conferma il dominatore della prima parte del Giro d’Italia 2018 vincendo, in Maglia Rosa, la nona tappa in vetta al Gran Sasso, terzo arrivo in salita di questa edizione della Corsa Rosa. Il corridore della Mitchelton-Scott, essendo lo scalatore più in forma, visto il profilo altimetrico della terza e ultima settima del Giro, diventa così di diritto il principale candidato alla vittoria finale della classifica generale.
Il 25enne britannico lungo i 26 chilometri della scalata finale, la più lunga della 101esima edizione del Giro, risponde agevolmente a tutti gli attacchi portati dai principali uomini di classifica e poi regola autorevolmente allo sprint un quintetto composto nell’ordine dal francese Thibaut Pinot e dal proprio compagno di squadra, il colombiano Johan Chaves, il primo italiano, Domenico Pozzovivo, quarto e la rivelazione ecuadoregna, Richard Carapaz,  quinto. L’attesissimo Fabio Aru, che alla vigilia confidava in questa frazione per recuperare in classifica, alla fine invece taglierà il traguardo solo 24esimo, in scia ad un altro illustre sconfitto di giornata, l’ultimo vincitore del Tour de France, Chris Froome: entrambi, perdendo oltre un minuto dai primi, compromettono così pesantemente le proprie possibilità di salire sul podio del Giro a Roma.

«Oggi non sono rimasto sorpreso dalla mia prestazione – afferma la Maglia Rosa in conferenza stampa – Ho già sentito sull’Etna che avevo delle gambe molto buone ma oggi è stata una tappa molto difficile e molto lunga, quindi non ero sicuro al 100 percento di far bene nel finale. Ho visto [Domenico, ndr] Pozzovivo incredibilmente forte, Thibaut Pinot era di nuovo lì e pedalava bene, Tom [Dumoulin, ndr] è ancora vicino. Non abbiamo guadagnato molto tempo su di lui: 38 secondi di vantaggio non sono sufficienti prima della cronometro [i 34 chilometri da Trento a Rovereto in programma dopo il terzo e ultimo giorno di riposo]… Chris Froome, forse a causa delle cadute, non è in forma ma non so sinceramente perché. Sono rimasto sorpreso nel vedere staccato Fabio Aru ma è una gara lunga, entrambi possono recuperare».

Su Twitter, intanto, cresce la popolarità di Fausto Masnada: lo stoico 24enne azzurro dell’Androni-Sidermec-Bottecchia, evaso dal gruppo al primo chilometro di gara assieme ad altri 13 ciclisti, raccoglie consensi e guadagna tifosi nel web, grazie al suo generoso e ultimo disperato allungo solitario sulla salita che porta a Campo Imperatore – dopo aver pedalato per oltre 220 chilometri in avanscoperta – prima di abbandonare definitivamente i sogni di gloria quando gli uomini di classifica, lanciati per la vittoria di tappa, lo raggiungono a solo 2.700 metri dall’arrivo.

ORDINE D’ARRIVO

1. Simon Yates (Gbr, Mitchelton) in 5’54’13”
2. Thibaut Pinot (Fra, Groupama) s.t.
3. Johoan Esteban Chaves (Col, Mitchelton) s.t.
4. Domenico Pozzovivo (Ita) a 4″
5. Richard Carapaz (Uru) s.t.
6. Davide Formolo (Ita) a 10″
7. George Bennett (Aus) a 12″
8. Tom Dumoulin (Ned) s.t.
9. Miguel Angel Lopez Moreno (Col) s.t.
10. Giulio Ciccone (Ita) a 24″
21. Rohan Dennis (Aus) a 1’02”
23. Chris Froome (Gbr) a 1’07”
24. Fabio Aru (Ita) a 1’14”

CLASSIFICA GENERALE

1. Simon Yates (Gbr, Mitchelton) in 37h37’15”
2. Esteban Chaves (Col, Mitchelton) a 32″
3. Tom Dumoulin (Ned, Sunweb) a 38″
4. Thibaut Pinot (Fra) a 45″
5. Domenico Pozzovivo (Ita) a 57″
6. Richard Carapaz (Ecu) a 1’20”
7. George Bennett (Aus) a 1’33”
8. Rohan Dennis (Aus) a 2’05”
9. Pello Bilbao Lopez (Esp) s.t.
10. Michael Woods (Can) a 2’25”
11. Chris Froome (Gbr) a 2’27”
13. Miguel Angel Lopez (Col) a 2’34”
15. Fabio Aru (Ita) a 2’36”

 
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