Esperti: Il Pcc si sta preparando per invadere Taiwan, ma non ha alcun piano immediato

Di Alex Wu

Al vertice Usa-Cina di San Francisco, Pechino ha negato di avere intenzione di attaccare Taiwan nel 2027 o nel 2035. Gli Stati Uniti e la Cina hanno  quindi concordato di riavviare le comunicazioni militari.

Secondo gli esperti taiwanesi il Pcc potrebbe non attaccare Taiwan (Repubblica Cinese) a breve termine a causa della mancanza di capacità e del caos interno, ma si sta preparando.

Li Zhengxiu, ricercatore associato presso la National Policy Research Foundation di Taiwan, ha dichiarato a Epoch Times che i tempi per l’attacco pianificato dal Pcc a Taiwan nel 2027 o nel 2035 non sono fondamentalmente stabiliti dal Pcc, ma sono speculazioni dell’esercito americano o delle autorità statunitensi e studiosi di think tank.

Secondo l’esperto, il Pcc attualmente non ha intenzione di attaccare, né ha motivo di usare la forza militare contro Taiwan. Se lanciassero un’operazione di sbarco anfibio, a giudicare dall’attuale forza militare del Pcc, non avrebbero alcuna possibilità di vincere.

Tuttavia, «che si tratti degli Stati Uniti, della Cina, di Taiwan, del Giappone, eccetera, essi si stanno preparando alla possibilità che scoppi un conflitto nello Stretto di Taiwan. Anche il Pcc si sta preparando».

Quando il presidente Joe Biden ha avuto colloqui con il leader del Partito Comunista Cinese (Pcc) Xi Jinping durante il vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec) a San Francisco, il regime comunista ha ridotto la sua attività militare intorno a Taiwan. Tuttavia, dopo il vertice, l’esercito cinese ha ripreso le incursioni aeree sullo Stretto di Taiwan.

Durante l’incontro Biden-Xi, gli Stati Uniti e il Pcc avevano opinioni molto diverse sulla questione di Taiwan. Gli Stati Uniti erano fermamente contrari a modificare unilateralmente lo status quo.

Il Pcc ha negato di avere intenzione di attaccare Taiwan nel 2027 o nel 2035, ma ha comunque menzionato le condizioni per l’uso della forza militare, affermando che «ad una certa data, ad un certo punto dovremo muoverci verso soluzioni più ampie».

Subito dopo il vertice dell’Apec, il Pcc ha nuovamente aumentato le attività militari intorno a Taiwan. Il Ministero della Difesa Nazionale di Taiwan ha riferito che il 18 novembre nove sortite di aerei cinesi hanno continuato ad operare attorno allo Stretto di Taiwan e ne hanno attraversato la linea centrale. Questa linea mediana, in passato la «linea rossa» predefinita tra Cina e Taiwan, è ora spesso attraversata dagli aerei militari cinesi. Inoltre, il Pcc ha anche inviato navi da guerra nello Stretto per condurre le cosiddette «pattuglie di prontezza al combattimento».

Capacità di combattimento anfibio inadeguata

Shu Hsiao-Huang, ricercatore associato presso l’Istituto di difesa e sicurezza nazionale di Taiwan, ha dichiarato a Epoch Times che il Pcc ha aumentato le sue attività navali e aeree intorno a Taiwan e questo è in preparazione di una possibile guerra: «Tuttavia, non è facile lanciare effettivamente un’operazione militare anfibia per lo Stretto di Taiwan. L’esercito del Pcc attualmente non dispone di capacità in quest’area».

Ha aggiunto che una volta che si verifichi uno scontro frontale con gli Stati Uniti nello Stretto di Taiwan o nel Mar Cinese Meridionale, il Pcc sarebbe svantaggiato.

Secondo Su Tze-yun, ricercatore presso l’Istituto per la difesa nazionale e la ricerca sulla sicurezza di Taiwan, «dalla storia delle guerre precedenti si può vedere che il Pcc fa più affidamento sulle tattiche di attacco con ondate umane. Se c’è una guerra nel Mar Cinese Orientale o nel Mar Cinese Meridionale, sarà una battaglia sul mare e nell’aria, che è dominato dalla tecnologia. Le tattiche dell’ondata umana a cui il Pcc è abituato non funzioneranno affatto. Se sfortunatamente una guerra calda accadrà davvero in futuro, la probabilità che il Pcc fallisca è sul 90%».

I problemi nell’esercito del Pcc

Secondo Shu ci sono molti fattori sconosciuti nel morale militare del Pcc e inoltre la lotta alla corruzione adottata dalle autorità avrà un impatto su di loro: «Dobbiamo prestare particolare attenzione a questo impatto. Ci saranno situazioni in cui i militari non ascolteranno il comando centrale e poi fanno quello che vogliono? In tal caso, è probabile che si verifichino accidentalmente conflitti regionali».

Attualmente Xi sta epurando l’esercito del Pcc. Il ricercatore Li Zhengxu ha sottolineato che i generali con una certa esperienza a vari livelli sono stati per lo più epurati, mentre i nuovi generali hanno meno esperienza, il che rende ancora più difficile garantire le capacità di combattimento dell’esercito del Pcc.

 

Articolo in inglese: CCP Has Preparation but No Plan to Invade Taiwan Yet: Experts

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