Coronavirus, rafforzare il sistema immunitario con la medicina tradizionale cinese

Poiché il coronavirus di Wuhan è al centro dei notiziari e i medici fanno a gara per trovare una cura, potrebbe valere la pena di approfondire il ruolo che la Medicina Tradizionale Cinese (Mtc) può svolgere nella prevenzione alla malattia.

In un comunicato stampa di venerdì, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, ha spiegato che attualmente non ci sono «diagnosi, vaccini o trattamenti approvati per il COVID-19», se non quella di evitare l’esposizione al virus per prevenirne la malattia.

In aggiunta alle raccomandazioni governative per prevenire il COVID-19, la Mtc può essere utile per rafforzare il sistema immunitario e difendersi meglio.

Copertura speciale contro il coronavirus

La medicina cinese è stata presa in considerazione dagli Stati Uniti nel 1971, dopo che il giornalista del New York Times James B. Reston aveva scritto della sua esperienza di agopuntura in Cina. Da allora si è diffusa in tutto il Paese con circa 50 scuole che la insegnano e 18.000 persone con la licenza.

La Mtc si è evoluta in una delle medicine complementari più utilizzate negli Stati Uniti, con molti ospedali che offrono servizi di agopuntura. La dottoressa Clasina Leslie Smith, direttore di Medicina Integrativa e Culinaria della Southern Illinois University School of Medicine, ha spiegato ad Epoch Times che l’accettazione della Mtc dalla comunità medica «è pervenuta dalla ricerca effettuata su di essa. Solo l’anno scorso sono stati pubblicati circa 40 mila articoli sull’agopuntura e sulle tecniche alternative».

La Smith, che pratica anche la medicina cinese, ha spiegato: «Man mano che la letteratura cambia, e che la gente vede quello che gli agopuntori stanno facendo e di cosa sono capaci, allora la gente stessa pone più fiducia nei sistemi alternativi».

La storia della medicina cinese

John K. Chen, Ph.D., Pharm.D., O.m.d., L.ac., ha spiegato a Epoch Times che «la medicina cinese è all’avanguardia nel trattamento delle infezioni respiratorie da oltre 2.000 anni in Cina. Per riportare l’equilibrio al corpo e ripristinare la salute, utilizza metodi di trattamento come l’agopuntura, le erbe e la terapia dietetica. La medicina tradizionale cinese non è statica, ma è qualcosa di vivo che negli ultimi 2000 anni ha continuato a evolversi. Essa analizza la persona dall’esterno verso l’interno, quindi guarda come funziona l’intero corpo, anche in relazione all’ambiente, e come la malattia si può manifestare».

Basandosi sul concetto di qi o energia vitale, può trattare una varietà di disturbi come il dolore, lo stress, l’infertilità e la depressione. Il Trattato sulle malattie febbrili e varie, scritto durante la dinastia Han orientale (25 AD-220 AD), è ancora oggi uno dei testi clinici della Mtc più studiato e noto, e il primo a discutere le fasi che una malattia infettiva attraversa, fornendo quindi trattamenti terapeutici specifici e prescrizioni a base di erbe per ogni condizione.

Chen spiega che «ci sono molte erbe che possono essere usate sul paziente, e dipende tutto da in quale stadio della malattia egli si trovi. Il primo è quello che generalmente chiamiamo stadio di prevenzione, dove questi pazienti sono sani, ma sono a contatto con persone che potrebbero essere state infettate. Durante questa fase, la cosa più importante è assicurarsi che il loro corpo e il sistema immunitario siano sani e forti».

A differenza dell’erboristeria e della medicina occidentale, le erbe cinesi sono meno adatte a essere usate singolarmente, ma per migliorarne la loro efficacia, avere un risultato più rapido, ed eliminare i possibili effetti collaterali, vengono create delle combinazioni, studiate appositamente in base alle condizioni del paziente.

Alcune delle erbe cinesi utilizzate per il trattamento delle infezioni respiratorie sono state studiate e hanno dimostrato di avere proprietà antibatteriche e antivirali. Attualmente, i virus che causano il comune raffreddore e l’influenza sono difficili da trattare nella medicina occidentale. Ad oggi, ancora non esiste una reale cura per essi.

L’importanza del sistema immunitario

Il rapporto su Wuhan della World Health Organization-China Joint Mission (pdf) uscito a febbraio, ha rilevato che i bambini e gli adolescenti hanno meno probabilità di essere infettati dal coronavirus e il 2,4 di quelli infetti ha mostrato solo lievi sintomi. Il basso tasso d’infezione tra la fascia d’età fino ai 18 anni, potrebbe essere dovuto da un sistema immunitario più forte e una migliore salute generale.

Chen ha spiegato che «dato che i pazienti più giovani sono generalmente sani, il loro sistema immunitario è molto attivo, quindi quando il virus li infetta, il sistema immunitario è in grado di riconoscere il virus e di produrre anticorpi specifici in grado di neutralizzarlo ed eliminarlo».

Il sistema immunitario ci protegge dalle malattie combattendo ed eliminando le sostanze nocive che invadono il nostro corpo e i cambiamenti dannosi che avvengono all’interno. Esso è composto da due sottosistemi: il sistema immunitario innato e quello adattativo, che lavorano entrambi a stretto contatto, quando la risposta immunitaria viene attivata. Il compito principale del sistema immunitario innato (o non specifico) è quello di combattere gli agenti patogeni e altre sostanze nocive che entrano nell’organismo. Esso fornisce una difesa generale contro virus, batteri o altri microrganismi che causano malattie, mentre quello adattativo (o specifico) è responsabile della produzione di anticorpi per combattere gli agenti patogeni specifici con cui è venuto a contatto in precedenza.

In un’e-mail inviata a Epoch Times, il dottor Alexander Khoruts, professore di Medicina nella Divisione di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione della University of Minnesota, ha spiegato che «fino a quando non ci ammaliamo, la maggior parte di noi non presta attenzione a come funziona il sistema immunitario. Quando si tratta di ammalarsi d’influenza o di altre malattie respiratorie contagiose, gli antibiotici non dovrebbero mai essere usati come trattamento, salvo che la malattia respiratoria non sia un’infezione batterica. Gli antibiotici non funzionano per un’infezione virale come l’influenza o il raffreddore comune, ma sono stati creati per provocare la resistenza contro i batteri; se usati a lungo, indeboliscono il sistema immunitario. È noto che gli antibiotici (uccidendo i normali batteri intestinali) indeboliscono la resistenza all’invasione da parte di vari agenti patogeni».

Chen spiega che «un sistema immunitario indebolito compromette la nostra salute e non permette alla difesa naturale del nostro corpo di fare il suo lavoro di combattere i germi. Nella medicina occidentale, quando pensano che una persona abbia un sistema immunitario debole, si limitano a guardare le cellule T e B, mentre in quella cinese, si cerca di scoprire i motivi dell’indebolimento. Cerchiamo di trattare non solo il sistema immunitario stesso, ma qualsiasi cosa abbia causato l’indebolimento. Una volta che la medicina cinese è in grado di esaminare e trattare entrambi, parlando in generale, si avrà un effetto immediato migliore e anche a lungo termine».

 

Articolo in inglese: Strengthening the Immune System With Chinese Medicine to Prevent the Wuhan Coronavirus

 
Articoli correlati