Apple pubblica i peggiori risultati in 13 anni, crollo delle vendite in Cina

Il colosso tecnologico di Cupertino riporta un calo dei ricavi del 13% comparato al secondo trimestre 2015: da più di 58 miliardi di dollari a circa 50,5.

Sebbene le vendite siano calate in tutto il mondo – a eccezione del Giappone – la flessione maggiore è stata registrata in Cina e a Hong Kong, dove le vendite sono precipitate del 26% (da 16,8 miliardi di dollari a 12,5).

In un’intervista al New York Times, il direttore finanziario della Apple, Luca Maestri, riporta che il calo delle vendite in Cina in dollari supera la somma di tutte le perdite nel resto del mondo; inoltre la perdita è più grave a Hong Kong che in Cina.

Nelle Americhe, invece, si parla di un crollo del 10%, mentre in Europa del 5%.

In una conferenza stampa del 26 aprile, l’amministratore delegato Tim Cook ha dichiarato: «Il nostro team ha fatto estremamente bene di fronte a forti venti macroeconomici contrari».

Due terzi del giro d’affari del colosso tecnologico fa affidamento sulle vendite degli iPhone. Infatti Apple ne ha venduti il 16% in meno rispetto all’anno precedente: c’è già chi parla di saturazione del mercato iPhone. Riportato inoltre un meno 19% per iPad e meno 12% per Mac.
Sebbene, infine, l’azienda sia stata capace di vendere il 20% in più di servizi, tuttavia questi ultimi ammontano a circa il 12% dei suoi ricavi.

Mentre l’economia cinese si sgonfia, Apple affronta sfide ulteriori dal regime comunista, che ha recentemente chiuso in tutto il Paese i servizi iBooks e iTunes Movies. L’azienda ha pubblicato un incasso netto di oltre 10,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre, e ha aumentato del 10% i dividendi ai suoi azionisti, a 57 centesimi di dollaro per azione. Ha inoltre incrementato il riacquisto delle azioni a 175 miliardi di dollari rispetto ai 140 miliardi annunciati l’anno scorso.

 

Articolo in inglese: Apple Posts Worst Results in 13 Years, Huge Plunge in China, Hong Kong Sales

 
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