Accordo su Grecia, Varoufakis deluso da Tsipras

L’ex ministro delle finanze ellenico Yanis Varoufakis avrebbe avuto un piano la notte del referendum greco, ma Tispras non gli ha mai dato credito; lo ha rivelato lui stesso in un’intervista esclusiva a newstatesman, mostrando tutta la sua amarezza a seguito della notizia dell’accordo tra Grecia e creditori. Questo spiegherebbe anche la sua decisione di dimettersi nonostante la vittoria del ‘no’.

La Grecia ha detto ‘no’ a un accordo per poi ritrovarsi a doverne accettare un altro «peggiore» del precedente, secondo le parole di Varoufakis nell’intervista al quotidiano inglese. Per l’ex ministro quindi il referendum è stata un’occasione sprecata. «Spero solo che il nostro governo insisterà sulla ristrutturazione del debito, ma non credo che il ministro tedesco delle finanze [Wolfgang Schäuble] possa firmare un accordo su questo; se lo fa sarà un miracolo», ha detto Varoufakis a newstatesman.

Secondo l’ex ministro greco, Tsipras ha deciso improvvisamente di interrompere la resistenza e di non sfidare più la troika, a prescindere dalla posizione dei creditori; in questo modo ha praticamente «cessato di negoziare», secondo l’ex ministro greco.

Per Varoufakis, il tedesco Schäuble è come il direttore d’orchestra dell’Eurogruppo, che quindi è sotto il completo controllo della Germania. Per quanto riguarda la Merkel invece ha detto che avrebbe svolto il ruolo di «tranquilizzare il primo ministro [Tsipras] dicendogli “troveremo una soluzione, non ti preoccupare, non lascerò che accada nulla di brutto, fai semplicemente i tuoi compiti e lavora per le istituzioni, lavora per la Troika, in questo modo non farete una brutta fine».

Così per l’ex ministro delle finanze greco, Tsipras avrebbe vanificato tutti i suoi sforzi, durati 5 mesi, nel cercare di vincere la battaglia contro la Troika, e avrebbe accettato alla fine un accordo che costringe la Grecia ad attuare una serie di riforme entro tre giorni, dunque persino più gravoso del precedente al quale tutto il popolo greco si era opposto.

 
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