Capo di stato maggiore Usa: presa l’Ucraina Putin andrà avanti

di Redazione ETI/Tom Ozimek
12 Giugno 2025 18:37 Aggiornato: 4 Luglio 2025 14:27

Putin non di fermerà dopo aver vinto la guerra in Ucraina. A dirlo è il capo di stato maggiore delle forze armate degli Stati Uniti, generale Dan “Razin” Caine, in un’audizione dell’11 giugno in Senato.

Il generale Caine ha parlato alla Sottocommissione per la Difesa del Senato, dove era accompagnato dal ministro della Difesa Pete Hegseth che, interpellato sulla stessa questione, ha adottato un tono più cauto del generale, dicendo: «questo è ancora da vedere».

Il senatore Graham, noto per le sue posizioni critiche verso il Cremlino, ha liquidato la risposta del ministro con decisione osservando che ormai non c’è più «nulla da vedere» visto che «Putin dichiara apertamente a tutti quali siano i suoi intenti», e sottolineando come la Russia stia accumulando armamenti in quantità ben superiori a quelle necessarie per il conflitto in Ucraina.
In un parallelo storico con il periodo precedente alla Seconda guerra mondiale, il senatore ha poi sostenuto come l’Occidente debba prendere sul serio le parole dei dittatori. «Hitler diceva di voler sterminare tutti gli ebrei», ha ricordato, e i leader occidentali all’epoca sottovalutarono la gravità di quelle parole, perdendo l’opportunità di impedire, forse, l’Olocausto. «Il rischio di simili errori è che muoiano cinquanta milioni di persone» ha poi chiosato Graham, «cerchiamo di non ripetere lo stesso sbaglio oggi», perché ha insistito il senatore repubblicano, la Russia, se non fermata, prima «farà a pezzi l’Ucraina e poi andrà avanti».

Graham ha recentemente presentato, insieme al senatore democratico Richard Blumenthal del Connecticut, un progetto di legge che prevede l’imposizione di un dazio del 500% sui beni provenienti da Paesi che acquistano petrolio, gas, uranio e altre esportazioni russe. La proposta, che conta oltre ottanta co-firmatari al Senato (quindi quasi tutto il Senato americano, che di senatori ne ha cento), sembra avere il sostegno necessario per superare un eventuale veto presidenziale. Durante l’audizione, Graham ha esortato ad approvare il provvedimento, sostenendo che contribuirebbe a «bloccare la macchina da guerra di Putin» e a inviare un segnale chiaro a Cina e Iran.

Il senatore repubblicano ha poi rivolto l’attenzione all’Iran, avvertendo che le minacce di distruggere Israele devono essere prese con estrema serietà, e ha evidenziato i tentativi di Teheran di dotarsi di armi nucleari, debbano assolutamente venire impediti dagli Stati Uniti: «L’Iran non può avere l’arma nucleare, perché la userebbe» ha dichiarato Graham argomentando: «Sono dei maniaci omicidi, dei nazisti religiosi». Graham ha poi definito la Cina una «potenza espansionista» pronta a prendere il controllo di Taiwan se non adeguatamente dissuasa.

Il presidene Trump, attualmente sta cercando di mediare una soluzione al conflitto tra Russia e Ucraina, e quindi non si è ancora espresso con chiarezza sul disegno di legge di Graham: ha dichiarato ai giornalisti di voler esaminare la proposta. Recentemente, Trump ha avuto un colloquio telefonico di oltre un’ora con Putin, senza però ottenere progressi concreti verso un cessate il fuoco. In seguito, parlando ai giornalisti alla Casa Bianca, Trump ha paragonato Russia e Ucraina a due bambini che si azzuffano e che non vogliono essere separati finché non hanno sfogato la rabbia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto con questa similitudine di Trump: «Noi non siamo bambini che giocano con Putin nel parco», ha dichiarato in un’intervista a Abc, definendo il leader russo «un assassino che “nel parco” ci è venuto per uccidere i bambini».

Nel frattempo, il Cremlino ha confermato che sono in corso preparativi per l’ennesimo ciclo di colloqui tra funzionari russi e statunitensi, con l’obiettivo di migliorare le relazioni bilaterali. L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Alexander Darchiev, ha riferito ai giornali statali russi che un incontro è atteso «a breve». Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che i preparativi sono in corso, ma ha avvertito che rimangono numerosi nodi da sciogliere: «ci sono molti punti di attrito. È difficile sperare in una risoluzione rapida».

Mentre Zelensky ha appoggiato l’appello di Trump per un cessate il fuoco incondizionato, Putin non lo ha fatto, prendendo tempo in modo evidente e avanzando richieste mutevoli. Il vice presidente statunitense JD Vance ha recentemente detto che Putin «sta chiedendo troppo» e di ritenere che il leader russo non abbia una strategia chiara per uscire dal conflitto.

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