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Bergotto: la dimensione subacquea è diventata una priorità per tutti

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Tempo di lettura: 1 Min.

La dimensione subacquea «da qualche anno è diventata una priorità per tutti non solo per l’Italia. La nostra strategia è semplice: dobbiamo prima di tutto conoscere, sapere dove sono i nostri assetti principali e le nostre infrastrutture critiche» per poi «avere la capacità di sorveglianza. Per fare questo dobbiamo avere la capacità di interconnettere tutti i sensori che abbiamo nella profondità del mare: sommergibili, i droni i cavi e così via». Lo ha detto Giuseppe Berutti Bergotto, capo di Stato maggiore della Marina militare italiana, parlando a margine della conferenza internazionale «Space & underwater», in corso a Roma. «L’importante è prima di tutto è avere una situazione chiara, poi avere la capacità di intervenire per proteggere e per riparare. L’altra priorità è la cooperazione internazionale perché è importante che tutti ci parliamo, scambiamo le varie situazioni subacquee, perché quella subacquea è una dimensione invisibile. Queste – ha aggiunto – sono le linee d’azione e a cappello di tutto c’è la tecnologia, che noi stiamo cercando di sviluppare con il Polo nazionale della dimensione subacquea».

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