«Oggi dedichiamo la nostra attenzione al futuro del nostro Paese parlando del corridoio Indo-Mediterraneo. La regione mediorientale sta attraversando una crisi drammatica: il vecchio assetto al quale eravamo abituati si sta distruggendo. Il compito di chi fa buona politica è quello di continuare, anche nei momenti più difficili, a garantire una prospettiva di sicurezza e stabilità ai cittadini che rappresentiamo».
Lo ha detto Deborah Bergamini, vicepresidente della Delegazione italiana al Consiglio d’Europa, vicesegretario nazionale e responsabile del Dipartimento Esteri ed Affari europei di Forza Italia, aprendo i lavori del convegno “Il progetto Imec (Corridoio economico India-Medioriente-Europa): l’Italia protagonista di rotte indo-mediterranee che decidono il futuro”, organizzato dal dipartimento Esteri di FI, che si sta svolgendo alla Camera.
«La presenza oggi di relatori importantissimi – ha proseguito – attori politici, istituzionali, diplomatici, personalità della grande impresa, è prima di tutto una testimonianza. Proprio perché stiamo vivendo un momento particolarmente buio dobbiamo costruire tutti insieme il nostro futuro, dialogando, non rifuggendo mai dal confronto anche quando qualche volta diventa un contrasto. Il corridoio Indo-Mediterraneo non è soltanto un’ infrastruttura strategica, che tocca profondamente gli interessi nazionali. È qualcosa di più: è uno strumento per interpretare un mondo che si lascia alle spalle una globalizzazione fallita, che deve trovare nuovi assetti. È una speranza, una nuova fase della storia del mondo. Ringrazio il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, che ha consentito al Dipartimento esteri che ho l’onore di guidare di affrontare questo tema con serietà e relatori di prestigio», ha concluso.