L’ambasciatore d’Israele in Italia, Jonathan Peled, ieri ha pubblicato su X il seguente aggiornamento sulla Flotilla:
«In merito agli sviluppi recenti relativi alla cosiddetta “Global Sumud Flotilla”, desidero esprimere con fermezza la profonda indignazione dello Stato di Israele per la narrazione distorta e strumentale che ha accompagnato questa iniziativa. Presentata come missione umanitaria, si è rivelata nei fatti una provocazione politica deliberata, orchestrata con l’obiettivo di minare la legittimità di Israele e di favorire la propaganda di gruppi estremisti».
«Allo stato attuale le imbarcazioni fermate e controllate trasportavano una quantità di aiuti umanitari inferiore a quella contenuta in un singolo camion. Un numero irrisorio rispetto agli oltre mille cinquecento convogli entrati solo nell’ultima settimana a Gaza attraverso i canali ufficiali. Israele ha offerto canali sicuri e legittimi per la consegna degli aiuti, tra cui il porto di Ashkelon e la mediazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme, ma tali proposte sono state volutamente ignorate dagli organizzatori della Flotilla».
«È altresì grave che alcuni rappresentanti del parlamento italiano abbiano scelto di partecipare attivamente a questa operazione, ignorando gli appelli alla responsabilità provenienti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal primo Ministro Giorgia Meloni e dalle altre figure istituzionali del governo italiano, e da alte personalità dalla Santa Sede. L’inosservanza degli appelli alla prudenza e alla responsabilità, da parte di parlamentari e attivisti, non solo ha messo a rischio la loro sicurezza, ma ha contribuito a legittimare un’azione che presenta legami diretti con Hamas».
«Questa falsa propaganda ideologica mossa a livello politico ha avuto conseguenze concrete e pericolose nelle città italiane con episodi di tensione durante manifestazioni e scioperi, e in alcuni casi con iniziative che hanno anche assunto connotazioni apertamente antisemite. Tali derive non possono essere sottovalutate né normalizzate: alimentare una versione dei fatti ostile e infondata contro Israele contribuisce a creare un clima di odio che mette a rischio la convivenza civile e i valori democratici su cui si fondano le istituzioni italiane ed europee».
«Israele ha agito nel pieno rispetto del diritto internazionale, esercitando il legittimo blocco navale in una zona di guerra attiva, come previsto dalle convenzioni internazionali. Tutti i partecipanti sono stati trattati con rispetto e assistiti dalle autorità competenti, come confermato anche dall’Ambasciata italiana in Israele».
«Ribadiamo il nostro impegno per la sicurezza dei civili, il rispetto del diritto umanitario e la cooperazione con tutti i Paesi che condividono la lotta contro il terrorismo. Israele continuerà a difendere il proprio diritto all’esistenza e a contrastare ogni tentativo di strumentalizzazione politica che metta a rischio la pace e la stabilità nella regione».