Generale delle forze spaziali americane preoccupato per la velocità del progresso cinese nello spazio 

Di Frank Fang

Il generale Stephen Whiting, comandante del comando spaziale statunitense, ha recentemente messo in guardia sullo sviluppo «incredibilmente veloce» delle capacità militari spaziali della Cina.

«Al Comando spaziale statunitense siamo seriamente concentrati sul ritmo della nostra sfidante che è la Repubblica Popolare Cinese»,  ha detto ai giornalisti durante una chiamata dal Giappone il 24 aprile.

«La Repubblica Popolare Cinese si sta muovendo a una velocità mozzafiato nello spazio e sta sviluppando rapidamente una gamma di armi antispaziali per mettere a rischio le nostre capacità spaziali. Stanno anche usando lo spazio per rendere le loro forze terrestri (il loro esercito, la marina, il corpo dei marines, la loro aeronautica) più precise, più letali e più ad ampio raggio».

Durante il suo viaggio in Asia, Whiting ha incontrato i massimi leader militari della Corea del Sud e del Giappone, tra cui l’ammiraglio Kim Myung-Soo, presidente dei capi di Stato maggiore congiunti della Corea del Sud, e il ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara.

Whiting spiega che una preoccupazione particolare riguarda il numero di satelliti cinesi in orbita: «Negli ultimi sei anni, hanno triplicato il numero di satelliti intelligenti di sorveglianza e ricognizione in orbita, e hanno utilizzato le loro capacità spaziali per migliorare la letalità, la precisione e la portata delle loro forze terrestri. E questo ovviamente è motivo di preoccupazione e qualcosa che stiamo osservando molto, molto da vicino».

Nelle deposizioni del generale Whiting per un’audizione del Comitato per le forze armate del Senato a febbraio si spiega che la flotta satellitare cinese ammontava a 359 sistemi a gennaio. Whiting ha anche osservato che Pechino sta sviluppando veicoli plananti ipersonici  insieme ad altre armi spaziali avanzate per «superare i tradizionali sistemi di allarme missilistico e di difesa missilistica balistica degli Stati Uniti».

Anche le ambizioni della Cina riguardo alla Luna rientrano tra le preoccupazioni dello Space Command: «Abbiamo visto gli annunci delle ambizioni della Cina di andare sulla luna. E questi sembrano essere esplorativi e scientifici in superficie, ma i cinesi non sono molto trasparenti su ciò che fanno nello spazio. E quindi speriamo che non ci sia una componente militare in questo, ma apprezzeremmo sicuramente una maggiore trasparenza».

Un rapporto militare statunitense pubblicato a gennaio metteva in guardia sul fatto che Cina e Russia stanno mandando nello spazio satelliti a duplice uso nascondendo le loro applicazioni militari.

Un esempio è un satellite cinese dotato di un gigantesco braccio robotico, che in futuro potrebbe essere utilizzato per agganciare altri satelliti.

La Cina punta a portare i suoi astronauti sulla Luna entro il 2030. Pakistan, Sud Africa, Bielorussia e Nicaragua fanno infatti parte di un gruppo di nazioni che hanno firmato per una base lunare pianificata guidata da Cina e Russia. Il progetto lunare è ufficialmente conosciuto come Stazione Internazionale di Ricerca Lunare.

Il generale Whiting ha detto di aver visitato il Gruppo per le Operazioni Spaziali del Giappone e di aver sottolineato l’importanza della cooperazione tra il Giappone e gli Stati Uniti nello spazio: «La loro attenzione alla consapevolezza del dominio spaziale insieme alla nostra per tenere traccia delle minacce nello spazio che vediamo (e molte di queste provengono dalla Cina) ci ha dato slancio per sviluppare una migliore capacità di consapevolezza del dominio spaziale».

Il generale Whiting spiega che il Giappone sta lavorando per portare a bordo un radar per lo spazio profondo; il radar andrà a beneficio di entrambe le nazioni una volta che avrà archiviato la capacità operativa iniziale: «Ci aspettiamo che ciò fornisca a entrambi i nostri Paesi una migliore comprensione di ciò che la Cina sta facendo nello spazio».

Secondo il generale Whiting, il Giappone e gli Stati Uniti sono anche partner nel lancio di nuovi satelliti che verranno utilizzati per condurre missioni di sensibilizzazione sul dominio spaziale.

Nel novembre 2023, gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud hanno concordato un meccanismo per condividere i dati sugli allarmi missilistici per monitorare meglio i lanci missilistici della Corea del Nord. Il meccanismo è entrato in vigore nel dicembre 2023: «Dobbiamo continuare l’eccellente lavoro nell’ambito dell’accordo trilaterale tra Stati Uniti, Repubblica di Corea e Giappone per condividere le informazioni sugli allarmi missilistici in modo che tutti e tre i Paesi comprendano appieno ogni volta che la Corea del Nord lancia un missile dove quel missile è diretto, e possiamo dare un avvertimento alla nostra leadership nazionale, alle nostre forze militari e alle nostre popolazioni».

 

versione in inglese: Il generale delle forze spaziali americane afferma che l’esercito cinese sta sviluppando risorse spaziali a “velocità mozzafiato”

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