Test genetico obbligatorio a tutela delle (vere) donne atlete a Tokyo 2025

di Redazione ETI/Haika Mrema
31 Luglio 2025 19:18 Aggiornato: 31 Luglio 2025 19:18

A partire dal 1° settembre, World Athletics – l’organizzazione internazionale che governa l’atletica leggera – introdurrà un nuovo regolamento che imporrà un test genetico obbligatorio per le atlete che vorranno competere nella categoria femminile nelle competizioni mondiali di atletica leggera e corsa. Annunciata il 30 luglio, la norma prevede l’analisi del gene Sry, localizzato sul cromosoma Y e responsabile della determinazione del sesso maschile nella maggior parte dei mammiferi, esseri umani inclusi. Il test sarà richiesto per tutte le competizioni della World Athletics, come i prossimi Campionati mondiali di Tokyo, e potrà essere effettuato tramite tampone buccale o prelievo di sangue. La gestione della procedura sarà affidata alle federazioni nazionali.

Il presidente di World Athletics –l’ex campione di mezzo fondo Sebastian Coe – difendendo con fermezza il provvedimento e sottolineandone il valore per la tutela dell’equità nello sport femminile, ha dichiarato: «È cruciale, per uno sport che cerca costantemente di attrarre più donne, che queste possano praticarlo con la certezza che non esista un tetto biologico invalicabile. Il test per confermare il sesso biologico rappresenta un passo essenziale per assicurare questa condizione. Nelle competizioni di élite, per gareggiare nella categoria femminile, bisogna essere biologicamente donne».

La nuova regola si inserisce in un pacchetto più ampio di criteri di ammissibilità messi a punto da World Athletics per affrontare le discussioni su equità e vantaggi biologici nello sport femminile. Già nel 2023, l’organizzazione aveva escluso dalle categorie femminili gli atleti transgender che avevano attraversato la pubertà maschile. Inoltre, le atlete con differenze nello sviluppo sessuale e livelli elevati di testosterone devono abbassarli attraverso terapie mediche per poter gareggiare. Un gruppo di esperti convocato quest’anno da World Athletics ha ritenuto che le regole precedenti non fossero sufficientemente rigorose per garantire condizioni eque. Tra le proposte di modifica è emersa l’introduzione del test del gene Sry. Coe ha ribadito: «La filosofia che ci guida in World Athletics è la tutela e la promozione dell’integrità dello sport femminile. Per me e per il Consiglio del World Athletics è sempre stato chiaro che il genere non può prevalere sulla biologia». Anche la World Boxing ha adottato il test del gene Sry, rendendo obbligatorio il controllo del sesso per tutti gli atleti. World Athletics ha precisato che il test sarà effettuato una sola volta, senza interferire con l’identità di genere né richiedere interventi chirurgici.

Le nuove disposizioni entreranno in vigore in vista dei Campionati mondiali di Tokyo, al via il 13 settembre.


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