Terzi: chi afferma che Hamas è democratico non sa cosa sia davvero l’organizzazione terroristica

di Redazione ETI
15 Ottobre 2025 11:17 Aggiornato: 15 Ottobre 2025 11:17

Il senatore Giulio Terzi ha dichiarato ieri su X che «dal 2022 il Digital Service Act dell’Ue [normativa che mira a creare un ambiente online sicuro tutelando i diritti degli utenti e contrastando i contenuti illegali e la disinformazione ndr] ben definisce che esistono sistemi di equilibrio e parametri nei quali si passa dalla autoregolamentazione delle piattaforme al co-intervento a livello nazionale o europeo per contenere, o possibilmente anticipare, quei fenomeni legati a disinformazione, hate speech, antisemitismo e via dicendo che si diffondono a macchia d’olio nel digitale, fenomeni che sono oramai elementi chiave della attuale guerra ibrida». Sorge spontaneo domandarsi, prosegue Terzi, se chi afferma che gli «uomini di Hamas non sono necessariamente tagliagole perché hanno anche costruito scuole e ospedali, o che Hamas è una forza politica che ha vinto delle elezioni, definite addirittura tra le più democratiche del mondo, sia al tempo stesso anche a conoscenza di cosa Hamas sia».

Questo perché, spiega il senatore, nella carta costitutiva [di Hamas ndr], del 1988 e tuttora in vigore, vi è scritto apertamente che la «jihad – la guerra santa – è un obbligo individuale per ogni musulmano dinanzi il popolo ebraico, e che Hamas lotterà contro l’invasione sionista fino a che, nel nome di Allah, gli ebrei non saranno sterminati. È chiaro che qualsiasi frase in sostegno di tale organizzazione terroristicaa della peggior specie sia una propaganda all’odio e pro, non contro, l’antisemitismo. Possono esser quindi tali tesi accettate o addirittura accreditate da qualcuno, anziché essere convintamente contrastate da tutti?».


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