Rubio: sia Mosca che Kiev devono accettare di fare delle concessioni

di Mirko Fadda
18 Agosto 2025 10:37 Aggiornato: 18 Agosto 2025 10:39

Quella in Ucraina «non è la nostra guerra». Queste le parole del ministro degli Esteri americano, Marco Rubio, riportate su X dal ministero degli Esteri Usa in una serie di post. «Gli Stati Uniti non sono in guerra. E siamo l’unico Paese al mondo con l’unico Presidente al mondo in grado di portare Vladimir Putin al tavolo delle trattative».

Secondo il ministro degli Esteri, per quanto alcuni lo trovino «sgradevole», l’unico modo per porre fine alla guerra è convincere «i russi ad accettare un accordo di pace, insieme agli ucraini». Purtroppo non si può raggiungere un accordo tra due Paesi in guerra a meno che «entrambe le parti non accettino di rinunciare a qualcosa». Altrimenti, dice Rubio a FaceTheNation di Cbs news, se una delle due parti ottiene «tutto ciò che vuole», allora non è un accordo di pace, ma equivale piuttosto a «una resa: e non credo che questa guerra finirà presto sulla base di una resa». Il ministro ha poi evidenziato come gli Stati Uniti vogliano che la guerra in Ucraina «termini il prima possibile». Ma se non si raggiungerà un accordo di pace e la guerra continua, allora «credo proprio che il Presidente prenderà ulteriori misure».


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