Tsu paga veramente i propri utenti?

Da mesi sul web impazza il fenomeno Tsu, il social network che ti paga per postare video, foto e commenti, ma è veramente così? 

Tsu è un social network che mostra funzioni simili a Facebook, anche se ne mancano di funzioni perché sia davvero paragonabile al social blu. Cosa fa Tsu rispetto agli altri? Paga gli utenti che pubblicano sul proprio profilo contenuti originali; i soldi arrivano dalle pubblicità che il social mette intorno alla pagine dei commenti e l’utente viene pagato proprio dagli ’sponsor’ della pubblicità. Ma non è che se la pubblicità viene pagata 100 euro l’utente ne guadagna 100, no, perché Tsu ha ideato il sistema in modo che il 10 per cento è trattenuto proprio dal social, mentre il 90 per cento viene suddiviso tra tutti i membri della tua rete in base a un sistema piramidale, ossia a quante visualizzazioni i post e le loro condivisioni fanno. 

In America il social ha avuto un forte impatto, si parla dell’iscrizione del rapper 50 Cent o della star Nba Carmelo Anthony.

Giovanni Fraccasso, sul suo sito, spiega che non ci sono informazioni dettagliate sulla società alle ‘spalle di Tsu’. Tsu.co è stato registrato il 21 luglio 2010 e nel 2014 i dettagli di registrazione sono stati modificati. Si sa solo che uno dei fondatiri, Sebastian Sobczak, avrebbe investito circa 8 milioni di dollari nella piattaforma. 

La possibilità di guadagno offerta dal sistema è comunque bassa e ci vorrà diverso tempo per ottenere una retribuzione soddisfacente. 

In teoria, per far soldi si dovrebbe cercare di aumentare la propria rete di contatti: sul web i consigli sono quelli di chiedere principalmente ad amici e parenti per non rischiare di essere spammati e successivamente ‘buttati’ fuori dal social. Per essere pagati si deve arrivare a un minimo di 100 dollari, dopodiché Tsu invia un assegno (si dice scritto a mano) direttamente a casa. 

La piattaforma è relativamente giovane, non si hanno informazioni sui pagamenti, ma il richiamo di guadagni facili ed immediati ha stimolato gli utenti, che lasciano i loro inviti/nickname sul web, di modo che più persone possano entrare a far parte della propria rete e, alla fine, aumentare i guadagni.

Il sito Pallequadre.com analizza nel dettaglio i pagamenti: si guadagnano 5 centesimi ogni 1.000 visualizzazioni dei proprio post. L’autore del sito spiega che se ipoteticamente si facessero 10 post con 10.000 iscritti si potrebbero accumulare 5 dollari al giorno, che equivarrebbero a 150 dollari al mese. Ma è possibile fare 10.000 iscritti? Per raggiungere un numero così elevato di ‘follower’ bisogna lavorarci duramente. Il sito riporta che solo due persone ci sono riuscite, solo due persone hanno ricevuto l’assegno di 100 dollari. Ma l’autore si chiede come mai gli assegni siano scritti a mano… Se il sistema dovesse funzionare, come potrebbero spedire centinaia o migliaia di assegni ogni mese scritti a mano?

In Italia mancano informazioni riguardo ad assegni incassati da utenti. Il sistema dovrebbe funzionare bene se si è tra i primi a essere iscritti o se si è una celebrità, ma si parla sempre di guadagni contenuti. Attualmente i pareri sono molto contrastanti e non vi sono abbastanza dati da poter dire se Tsu sia o meno un social che fa quello che dice. 

 
Articoli correlati