Poste ID e verifica sms. Cosa fare se non si riceve il messaggio

Poste ID è uno dei servizi – offerto da Poste – che permette di accedere alle piattaforme in rete, molto spesso della pubblica amministrazione, che richiedono l’identità digitale; ad esempio esponendo il logo ‘Spid’ (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Durante la registrazione e l’accesso è importante inserire il codice di conferma. Ma cosa fare se non si riceve il messaggio di testo per confermare l’identità e perché questo accade? Ci possono essere alcune variabili nella problematica:

  • Software
  • Hardware
  • L’operatore di rete telefonica

Software

Ad esempio l’applicazione ‘messaggi’ al momento in uso blocca gli sms ritenuti come spam (indesiderati). Che è possibile consultare nell’apposita cartella. Nel caso dell’app di Google sopracitata è possibile visionarla premendo l’icona del proprio profilo e su ‘Messaggi bloccati e spam’.

In aggiunta, è possibile provare a cambiare l’app per i messaggi di testo. Soprattutto con le ultime versioni Android è semplice impostarne una predefinita. Su iPhone, per quanto le scelte siano varie, solitamente si usa quella predefinita, fornita da Apple

E anche in questo caso si può beneficiare dal controllare le impostazioni del telefono, in particolare ‘Messaggi’ e ‘filtra utenti sconosciuti’.

In seguito, si dovrebbe ponderare se si vuole togliere l’etichettatura di spam ai messaggi da Poste, tramite le opzioni nella schermata del  messaggio stesso.

Alcune persone cambiano spesso il loro telefono. E con i vari modelli e ‘firme’ presenti oggi sul mercato, gli aspetti sul funzionamento hardware e software divergono. Soprattutto se si cambia da Android a iOS e si passa a due ‘mondi’ completamente a sé stanti. In tal caso, è importante considerare di disattivare iMessage; andando su ‘Impostazioni’ e premendo ‘Messaggi’. Fare questo prima di rimuovere la propria scheda Sim dall’iPhone.

Se non si dispone più di Sim e iPhone, è semplice: bisogna richiedere a Apple la disattivazione.

Si può anche farlo con un iPhone di scorta, di una persona fidata come un familiare: con il proprio account, disattivare iMessage.

Inoltre, da parte nostra, è importante avere smartphone e app aggiornati.

Se si hanno già in mente i propri dati di accesso (in caso contrario si possono recuperare tramite assistenza, o dal recupero password fornito nella pagina di accesso), svuotare la cache (dalle ‘Impostazioni’ e ‘Applicazioni’ cercando l’app PosteID, anche dalla funzione cerca, dall’icona apposita) e se necessario eliminare i dati.

Oppure, disinstallare e installare nuovamente l’applicazione.

Se, in Android, si usa ‘Messaggi’ di Google, accertarsi del corretto funzionamento per i dati in background: che siano abilitati.

Questo è possibile verificarlo dalle ‘Impostazioni’, quindi ‘Connessioni (o Rete e Internet)’, toccare ‘Utilizzo dati’ e in seguito ‘Utilizzo dati mobili (o Uso connessione dati)’. Cliccare sull’app ‘Messaggi’ (dovrebbe essere tra le varie applicazioni, provare a trascinare verso l’alto la pagina), attivando l’opzione per l’uso dei dati in background.

In realtà è presente anche un’opzione per consentire i dati in modalità ‘risparmio’; attivarla può essere di aiuto, così come, al contrario, se non si hanno problemi nel consumo dati, disattivarla, almeno temporaneamente.

Concentrandosi dal lato dei server (di Poste), si può – come suggerito da Ciromuto.com – cambiare il proprio numero di telefono dal profilo PosteID, provando prima con uno personale secondario (che sia di lavoro o altro, se è il caso), oppure quello di un familiare; una persona fidata. E poi inserire nuovamente il proprio numero.

D’altro canto possono anche esserci inconvenienti temporanei da parte nostra e/o dalle Poste. Che, ad esempio, stanno aggiornando i loro server e, temporaneamente, non essere in grado di fornire un Otp. Così come avere dei ritardi nel consegnare questi messaggi.

Hardware

Il proprio telefono non riceve correttamente i messaggi di testo. Provare su un altro dispositivo, possibilmente di recente tecnologia e condizioni migliori.

Quindi estrarre la Sim – anche digitale – e collocarla in un altro smartphone o telefono.

L’operatore di rete telefonica

Sia all’estero, sia in patria, se è necessario l’uso di Poste ID allora lo è anche l’sms Otp (One time password). E alcuni operatori – virtuali o no – possono mancare nel consegnare correttamente questo codice.

Questo avviene anche per ragioni di sicurezza oltre che una possibile scelta del cliente, di non ricevere possibili messaggi spam; i quali a volte possono anche contenere link per attacchi informatici (phishing) atti a raccogliere informazioni sensibili.

All’estero è importante accertarsi che il proprio operatore di rete sia abilitato nel ricevere messaggi provenienti da altri Paesi; o nel piano tariffario sia già attivo.

In casi particolari se la connessione dati è attiva (ovunque nel mondo), potrebbe interferire con la corretta ricezione dell’Sms Otp. E per connessione dati si intende quella dell’operatore telefonico, non della rete WiFi.

E parlando di rete, le Vpn potrebbero creare una certa difficoltà durante il processo. Quindi se non sono strettamente necessarie (per ragioni di sicurezza) è un’altra possibilità da valutare, quella di disattivarla, o controllare le impostazioni inerenti.

Bonus: recarsi all’ufficio postale… o quasi

Sicuramente si tratta di andare all’ufficio delle Poste di presenza. O prima di andare, contattare l’assistenza.

Sembra scontato, ma se non si ricevono mai messaggi da Poste, è anche possibile che il numero fornito non sia corretto. Per vari motivi, come ad esempio un errore di battitura, il numero di telefono nel nostro profilo…non è il nostro!

Troppi tentativi? I server (o meglio i loro software gestionali) di Poste in questo caso attivano la protezione, per il tuo account, che congela altri accessi per 30 minuti; come possiamo leggere sul sito web di Salvatore Aranzulla: «Tutto quello che devi fare per sbloccare SPID Poste in seguito a un numero eccessivo di autenticazioni fallite è attendere 30 minuti. Infatti, devi sapere che per questioni di sicurezza le credenziali PosteID vengono momentaneamente bloccate nel caso di tre accessi ripetuti con nome utente, password e/o codice PosteID errati».

Esiste anche l’alternativa di chiudere il profilo Spid, creandone uno nuovo.

Ma – come consigliato da ciromuto.com – intanto si può provare a cambiare tramite Postamat (l’Atm delle Poste) a modificare il proprio numero di telefono, come suggerito nella sezione ‘Software’ dell’articolo; in particolare se non si è in grado di accedere al proprio profilo via internet. O anche recarsi all’ufficio e parlare con una persona addetta per questa operazione o resettare la propria posizione, concludendo le operazioni che non rendono in grado di ricevere l’Otp.

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