Cambiamenti cosmici portano stelle e galassie verso l’esilio

Sembra che numerose stelle si stiano allontanando dalle proprie galassie e, a loro volta, anche alcune galassie stiano sfuggendo ad una velocità di 3000 km al secondo dagli ammassi a cui erano connesse. Negli ultimi anni, casi simili sono abbastanza frequenti.

Un primo esempio è fornito dal Centro di astrofisica di Harvard-Smithonian (Cfa), che con la sua ricerca, datata aprile 2014, ha mostrato come un ammasso di stelle sia sfuggito al controllo della galassia nota come M87, partendo per un «viaggio verso il nulla».

«Un vero e proprio ammasso di stelle è stato lanciato ad una velocità di più di due chilometri all’ora», hanno detto i ricercatori, riferendosi al gruppo di stelle che ora viene chiamato HVGC-1. Questo mucchio di corpi celesti – che ancora oggi viaggia in ipervelocità – contiene migliaia di stelle compresse in una palla di poche decine di anni luce.

Per la velocità a cui viaggiano, queste stelle sono «destinate a distaccarsi completamente dalla M87. In realtà, si può già dire che hanno lasciato la galassia e che sono nello spazio intergalattico», ha spiegato Nelson Caldwell, autore principale dello studio.

Non era la prima volta che si verificava il fenomeno delle ‘stelle fuggitive’, ma si tratta del «primo ammasso di stelle fuori controllo», ha continuato Caldwell, che ha trascorso diversi anni a studiare lo spazio intorno alla M87.

 

«Non ci aspettavamo di trovare qualcosa che si muove così veloce», ha aggiunto il coautore della ricerca Jay Strader State, dell’Università del Michigan.

Per comprendere la ragione di tale velocità, lo studio ha proposto un’ipotesi legata al fatto che la galassia M87 ha al centro una coppia di buchi neri supermassicci: «L’ammasso stellare vagava troppo vicino ai buchi neri – si legge nel comunicato – Molte delle sue stelle esterne sono state strappate via, mentre il suo nucleo denso è rimasto intatto. I due buchi neri hanno quindi agito gettando via il gruppo di stelle ad una velocità incredibile».

Si ritiene che la presenza di due buchi neri all’interno della M87 sia il risultato di un’antica collisione di due galassie, che si sono fuse tra loro per formare una singola galassia gigantesca: «È lo stesso destino che attende la nostra Via Lattea, quando si scontrerà con la galassia di Andromeda fra qualche milione di anni per creare una galassia ellittica che gli astronomi hanno soprannominato Lattomeda».

LE GALASSIE SI LANCIANO A UNA VELOCITÀ DI 3MILA KM AL SECONDO

Ma non ci sono solo le stelle a darsi alla fuga, anche delle intere galassie iniziano ad essere fuori controllo. Alcune riescono a raggiungere velocità pari a 3000 chilometri al secondo (più o meno 10 milioni di chilometri in un’ora); delle velocità che superano di gran lunga quella delle stelle studiate fino ad oggi.

«Queste galassie hanno davanti a loro un futuro solitario, nel quale saranno esiliate rispetto agli ammassi di galassie in cui vivevano in origine», ha spiegato Igor Chilingarian, ricercatore del Cfa e dell’università statale di Mosca. «Si stanno allontanando da casa loro, per non tornare mai più».

Chilingarian stava studiando delle piccole galassie ellittiche compatte assieme a  Ivan Zolotukhin, dell’Istituto di ricerche di Astrofisica e Planetologia di Mosca, quando all’improvviso ha identificato nei dati raccolti dalla Sloan Digital Sky Survey circa 200 ammassi di galassie sconosciute. Di questi, 11 erano completamente isolate, lontane da qualsiasi grande galassia o ammasso di galassie.

Nella seguente immagine pubblicata dal Cfa, si vede come una galassia si introduce all’interno dell’ammasso di galassie. Attorno all’ammasso orbitava la galassia cE. L’interazione con la galassia intrusa ha modificato l’andamento delle due, che si sono dirette verso il centro dell’ammasso. Nell’ultima immagine della sequenza si vede l’intrusa inglobata dal centro dell’ammasso, mentre la galassia cE viene spinta via.

«Abbiamo ampliato la nostra ricerca e abbiamo trovato l’inaspettato», ha dichiarato Zolotukhin.

I teorici ritenevano che queste piccole galassie ellittiche compatte provenissero da ammassi di galassie più grandi, dopo essere state allontanate per via delle interazioni tra diversi ammassi di galassie. Tuttavia, quelle 11 galassie «non solo erano isolate, ma si muovevano più velocemente rispetto alle loro sorelle».

 
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