Sicurezza Expo: previsti metal detector, filo spinato e 750 vigilanti

Gli spari al Tribunale di Milano echeggiano ancora nell’aria. Le polemiche per la mancanza di sicurezza si trascinano in direzione Expo, dove i responsabili sono chiamati a rassicurare. «Ci sentiamo sicuri che stiamo facendo tutto quello che è possibile e anche corretto fare». Esordisce così Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015, all’ultima conferenza stampa.

Il Commissario ha incoraggiato alla fiducia, sottolineando che il sistema di security sarà composto, oltre che da 4 mila telecamere, da metal detector e da filo spinato che circonderà tutto il perimetro. Al sistema di base sono da aggiungere i 750 uomini del personale vigilante, che faranno a turno aggiungendosi ai 600 militari prestabiliti per la sorveglianza notturna.

Ci saranno controlli a campione più approfonditi, ma in generale, sostiene Sala, ci vorranno solo una decina di secondi per entrare nel perimetro dell’Expo, un «disagio che rientra nel campo dell’accettabilità», di modo da evitare «code eccessive». Secondo gli organizzatori ci potranno essere fino a 250 mila persone al giorno. La presenza della società All systemche è tra le aziende che hanno in appalto anche la sicurezza del Palazzo di Giustizia di Milano, non turba il Commissario unico. «A quanto mi risulta l’omicida del tribunale è passato da un ingresso non controllato da loro».

La questione-sicurezza coinvolge i milioni di visitatori che si riverseranno nei 6 mesi dell’Esposizione milanese. «Certamente se un uomo da solo ha potuto fare tanto, cosa potrebbe fare una banda di criminali organizzati, siano essi terroristi o mafiosi? E anche questo grande apparato, chiamato Expo, da chi dovrebbe essere garantito?». Sono le domande che si pone Igor Gelarda, dirigente Nazionale sindacato di Polizia Consap, ripreso dal blog di Beppe Grillo.

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