Durante un’udienza del 31 gennaio davanti alla Commissione giudiziaria del Senato statunitense con i dirigenti dei social media, il senatore Tom Cotton (R-Ark.) ha insistito con il Ceo di TikTok Shou Chew, sulla partecipazione del governo cinese alla violazione dei diritti umani del popolo uiguro.
Chew non ha dato una risposta chiara a molte delle domande del deputato, comprese le sue opinioni sul leader del Partito Comunista Cinese (Pcc).
Le domande di Cotton includevano un riferimento ad un precedente commento di Chew in cui si riferiva agli eventi di piazza Tiananmen del giugno 1989 come ad una «protesta». Il deputato dell’Arkansas ha chiesto a Chew se «è successo qualcos’altro in piazza Tiananmen?».
Dopo aver confermato che «c’è stato un massacro ben documentato», Chow ha affermato che l’argomento di Piazza Tiananmen e molti altri, sono considerati delicati per il Pcc, ma sono benvenuti sulla piattaforma TikTok. Tuttavia, non è stato disposto a esprimere la sua opinione sul fatto se il governo cinese stia commettendo un genocidio contro il popolo uiguro.
Cotton lo ha incalzato ulteriormente, chiedendogli se fosse d’accordo con la valutazione del presidente Joe Biden dell’anno scorso secondo cui il segretario generale del Pcc Xi Jinping sia un dittatore. Chew ha risposto che «non avrebbe commentato su nessun leader mondiale».
Il deputato ha continuato a fare pressione sul Ceo di TikTok riguardo alla sua risposta, chiedendo se avesse paura di perdere il lavoro se avesse detto qualcosa di negativo sul Pcc o se fosse preoccupato di essere «arrestato e fatto sparire» la prossima volta che sarebbe andato in Cina.
L’amministratore delegato ha affermato che era lì per parlare della sua azienda e che le persone possono criticare liberamente la Cina su TikTok.
Durante l’interrogatorio, Cotton ha chiesto a Chew se la società madre di TikTok, ByteDance, fosse soggetta alla legge sulla sicurezza nazionale del 2017, che impone alle aziende cinesi di fornire informazioni al governo cinese e di nasconderle al resto del mondo. Chew ha risposto che qualsiasi azienda che opera in Cina deve «seguire le leggi locali».
Oltre alle domande sull’attuale posizione di Chew su TikTok, il Cotton ha anche chiesto informazioni sui tempi della sua ascesa al potere lì, sottolineando che è avvenuta poco dopo che il Pcc aveva investito nella società. Chew ha affermato che il momento è stato una «coincidenza».
Cotton ha anche messo in dubbio il precedente impiego di Chew presso una società chiamata Xiaomi, che è stata sanzionata dal governo degli Stati Uniti nel 2021 in quanto società militare cinese comunista.
Alla domanda sul suo precedente impiego, Chew ha replicato che era «qui per parlare di TikTok» e non ha più risposto ad ulteriori domande su quell’argomento.
Contenuti di TikTok
Anche altri repubblicani avevano domande sul coinvolgimento dell’azienda con il Pcc, incluso il senatore Ted Cruz (R-Texas), che voleva sapere come venissero indicizzati i risultati di ricerca sull’app.
Cruz ha citato un rapporto in cui si afferma che c’erano differenze «sorprendenti» tra i risultati di ricerca per hashtag come Taylor Swift, rispetto a quelli per termini come Piazza Tiananmen, se confrontati con i risultati di piattaforme come Instagram di Meta. Secondo Cruz, per hashtag come «Taylor Swift», i ricercatori hanno trovato circa due post su Instagram per ognuno di TikTok, contro un rapporto di otto a uno per l’hashtag «Uyghur».
Secondo quanto riferito, le differenze sono diventate più pronunciate con altri argomenti, come un rapporto di 57 a uno per l’hashtag Piazza Tiananmen e uno di 174 a uno per l’hashtag «protesta di Hong Kong».
«Perché su Instagram le persone possono pubblicare un hashtag di protesta per Hong Kong 174 volte rispetto a TikTok? Quale censura sta attuando TikTok su richiesta del governo cinese?». ha chiesto Cruz.
Chew ha affermato che non ci fosse alcune censura e che l’analisi citata da Cruz fosse «imperfetta» e «sfatata da altre fonti esterne».
Dopo aver tentato di spiegare alcune differenze nel funzionamento della ricerca su TikTok, il repubblicano del Texas gli ha nuovamente chiesto perché ci sarebbero differenze nel modo in cui vengono popolati i risultati della ricerca dei termini, al che Chew ha affermato che l’algoritmo della sua azienda «non sopprime alcun contenuto semplicemente in base alla domanda».
Anche il senatore Josh Hawley (R-Mo.) ha rivolto alcune domande al dirigente di TikTok, chiedendo perché la piattaforma non dovrebbe essere vietata negli Stati Uniti visto che il caporedattore della società madre è un segretario del Partito Comunista: «La vostra azienda sorveglia gli americani da anni. Secondo l’audio trapelato da oltre 80 riunioni interne di TikTok, i dipendenti della vostra azienda con sede in Cina hanno ripetutamente avuto accesso a dati non pubblici di cittadini degli Stati Uniti. La sua azienda ha monitorato i giornalisti, ottenendo impropriamente l’accesso ai loro indirizzi Ip e ai dati degli utenti nel tentativo di identificare se stanno scrivendo articoli negativi su di te».
Chew però non è «d’accordo» con la «caratterizzazione» data dal legislatore delle azioni della sua azienda e che hanno costruito progetti per impedire la fuga di informazioni sugli utenti di TikTok.
Articolo in inglese: TikTok CEO Dodges Questions on Chinese Human Rights Violations in Senate Hearing