Informatore di TikTok: i dati esteri sono facilmente accessibili dalla Cina

Di Eva Fu

Il senatore Josh Hawley (R-Mo.) sta facendo pressione sul Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti affinché conduca una revisione approfondita sulle nuove accuse degli informatori riguardanti l’app video di proprietà cinese TikTok, recentemente portate alla sua attenzione.

Hawley ha dichiarato che un informatore di TikTok si è rivolto a lui dicendo che i controlli di accesso dell’app potrebbero essere più deboli di quanto suggerito in precedenza. Le accuse sono «profondamente preoccupanti» e sembrano contraddire le dichiarazioni pubbliche dei dirigenti senior di TikTok e della sua società madre con sede a Pechino, ByteDance, sulla gestione dei dati degli utenti statunitensi, secondo quanto ha dichiarato in una lettera dell’8 marzo alla segretaria del tesoro Janet Yellen.

Le rivelazioni di registrazioni trapelate, secondo cui ingegneri cinesi avrebbero ripetutamente avuto accesso ai dati statunitensi della piattaforma a partire dal gennaio 2022, hanno sollevato preoccupazioni bipartisan al Congresso.

Mentre il direttore operativo di TikTok, Vanessa Pappas, ha testimoniato ai senatori nel settembre 2022 che TikTok ha «controlli rigorosi in termini di chi e come accede ai nostri dati» e ha giurato che «in nessun caso daremmo quei dati alla Cina», l’informatore ha descritto i controlli di accesso come «superficiali» al massimo, sempre nei casi in cui esistono, secondo Hawley.

I dipendenti di TikTok e ByteDance possono «passare dai dati cinesi a quelli statunitensi con un semplice clic di un pulsante, utilizzando uno strumento proprietario chiamato Dorado», ha dichiarato Hawley, citando l’informatore, che lo ha paragonato a un «interruttore».

Un altro strumento citato dall’informatore si chiama Aeolus, che secondo lui consente a un dipendente cinese di accedere ai dati statunitensi con l’autorizzazione di un manager e del proprietario del set di dati.

«Ho visto in prima persona ingegneri cinesi passare a set di dati non cinesi e creare attività programmate per il backup, l’aggregazione e l’analisi dei dati», ha dichiarato la persona all’ufficio di Hawley, secondo quanto riportato nella lettera.

L’informatore ha anche descritto lo stretto coordinamento tra TikTok e ByteDance, che secondo lui «si affidano a software proprietario progettato in Cina, riducendo così il controllo da parte degli stranieri e consentendo agli ingegneri cinesi di inserire backdoor nel software», ha scritto Hawley nella lettera.

«TikTok e ByteDance sono funzionalmente la stessa azienda. Utilizzano gli stessi strumenti di analisi dei dati e le stesse app di chat, e i dirigenti sono in costante contatto», avrebbe dichiarato l’informatore, citato da Hawley.

«Accuse estremamente preoccupanti»

Il senatore Josh Hawley (R-Mo.) pronuncia le sue osservazioni durante l'udienza di conferma della Commissione Giudiziaria del Senato per il giudice Ketanji Brown Jackson, candidato alla Corte Suprema, a Washington, il 21 marzo 2022. (Drew Angerer/Getty Images)
Il senatore Josh Hawley (R-Mo.) pronuncia le sue osservazioni durante l’udienza di conferma della Commissione Giudiziaria del Senato per il giudice Ketanji Brown Jackson, candidato alla Corte Suprema, a Washington, il 21 marzo 2022. (Drew Angerer/Getty Images)

Per Hawley le «accuse estremamente preoccupanti» sono l’ultima motivazione pervenuta per una futura completa rimozione di TikTok dagli Stati Uniti, che è molto popolare tra gli adolescenti.

«Nonostante le numerose rassicurazioni di TikTok sul fatto che i membri del Partito Comunista Cinese non hanno accesso ai dati statunitensi, sembra sempre più probabile che lo abbiano», ha scritto.

Hawley ha chiesto alla Yellen di fornire informazioni su quello che TikTok ha condiviso con il comitato di revisione delle transazioni estere – il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (Cfius) – da lei presieduto in merito ai suoi strumenti software, alle strutture per i dataset, ai prodotti interni, alla possibilità di accesso dichiarata per il personale di TikTok in Cina attraverso questi strumenti e al processo di approvazione interna di cui è a conoscenza il Cfius.

Un portavoce di TikTok ha dichiarato a Epoch Times che l’informatore «sembra essere male informato».

«Gli strumenti descritti nella lettera del Sen. Hawley sono principalmente strumenti analitici, non garantiscono in modo indipendente l’accesso diretto ai dati», ha dichiarato il portavoce. «Tutti gli accessi ai dati degli utenti statunitensi sono gestiti negli Stati Uniti dalla U.S. Data Security [di TikTok, ndr] e possono lasciare l’ambiente cloud di Oracle solo in circostanze limitate e monitorate, come descritto nell’accordo proposto con la Cfius».

TikTok ha affermato che «è normale per le aziende tecnologiche progettare i propri strumenti e servizi per soddisfare le esigenze aziendali interne» e che «nessuno di questi strumenti viene in genere controllato dall’esterno».

Nel tentativo di rimanere negli Stati Uniti, TikTok ha lavorato a un programma chiamato «Project Texas», collaborando con il gigante informatico statunitense Oracle, la cui infrastruttura cloud ospiterà i dati statunitensi di TikTok. L’azienda ha assicurato che «ogni riga di codice sarà ispezionata, testata e verificata da più parti terze proprio per garantire che non ci siano backdoor».

La spinta a vietare TikTok, che ha più di 113 milioni di utenti statunitensi ogni mese, sta guadagnando slancio negli Stati Uniti e altrove, in un momento in cui le minacce derivanti dalle ambizioni globali di Pechino di sfidare l’ordine mondiale liberaldemocratico stanno attirando maggiori preoccupazioni.

Azione al Congresso

Il 1° marzo, la Commissione Affari Esteri della Camera ha votato per l’approvazione di una legge che prende di mira TikTok.

«Chiunque abbia scaricato TikTok sul proprio dispositivo ha dato al Pcc una backdoor per tutte le informazioni personali. È un pallone spia nel vostro telefono», ha dichiarato il presidente della commissione Michael McCaul (R-Texas), che ha presentato la proposta a Ntd media gemello di Epoch Times.

Più della metà degli Stati degli Usa si sono attivati per vietare TikTok dai dispositivi governativi. La misura viene applicata anche a livello federale, nell’ambito di una legge di spesa da 1650 miliardi di dollari approvata nel dicembre 2022.

Durante un’udienza del Comitato strategico sull’intelligence del Senato l’8 marzo, il direttore dell’Fbi Christopher Wray ha ribadito che TikTok pone problemi di sicurezza nazionale e di privacy e potrebbe essere usato come strumento dal Pcc per manipolare il pensiero di milioni di americani.

Tuttavia, Wray ha dichiarato che potrebbe essere difficile «vedere molti dei segni esteriori di quello che sta accadendo, se sta accadendo», quando il vicepresidente della commissione, il senatore Marco Rubio (R-Fla.), gli ha chiesto se il regime di Pechino potrebbe usare l’applicazione per seminare la discordia pubblica e promuovere determinate narrative.

«Credo che l’elemento fondamentale che comprende tutti i rischi e le minacce che lei ha menzionato, e che penso gli americani debbano capire, sia qualcosa di molto sacro nel nostro Paese: la differenza tra il settore privato e il settore pubblico», ha dichiarato Wray. «È una linea di demarcazione che è inesistente nel modo in cui opera il Pcc».

 

Articolo in lingua inglese: TikTok Whistleblower Says US Data Can Easily Be Accessed From China: Sen. Hawley

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