Sempre più, i lupi minacciano l’incolumità di persone e animali domestici

In molti luoghi d’Italia, le persone hanno cominciato ad accettare la presenza dei lupi come un dato di fatto.

Su rivistanatura.com si legge che è apparsa l’immagine di «un lupo scuoiato e appeso ad un cartello stradale, con a fianco un messaggio provocatorio: “No agli abbattimenti, sì alla prevenzione”».

Alcuni giorni prima, l’Assessore all’agricoltura della Regione Toscana chiedeva l’abbattimento di un gran numero di lupi.

I lupi uccidono animali e aggrediscono persone

Mentre per alcuni la situazione dei lupi è fuori controllo, per gli animalisti dovrebbe essere l’uomo a conviverci.

Si legge su Trekking.it che due cani sono stati aggrediti da branchi di lupi e sono morti. Il tutto in pochi giorni.

Il proprietario dei cani li aveva lasciati liberi. «Poi, a un certo punto, il guaito del piccolo proveniente dal bosco, mentre il grande torna dal padrone […] Infine, seguendo le tracce di sangue, la terribile scoperta: un branco di lupi intento a cibarsi del povero setter, ormai carcassa».

Il secondo caso riguarda Vispo, il cane del pastore Dante Secchi a Brentonico: «Si trattava di un cane anziano che viveva con la famiglia nel pressi dell’abitazione: “Abbiamo fatto 15 anni insieme in malga; era un bravo cane che si era meritato la pensione”».

Ma il povero cane è stato sbranato dai lupi.

Un atro caso ce lo riporta il Quotidianodipuglia: «È allarme lupi in diverse zone della provincia di Lecce».

A Scorrano, in località Masseria Pecorara, «un pinscher è stato portato via da un animale di grossa taglia sotto gli occhi dei proprietari, residenti in un’abitazione di campagna». E un cane da caccia è stato poi ritrovato morto, sbranato, a Cerfignano.

Leggiamo anche sul Messaggero di «più di 20 cani aggrediti e uccisi dai lupi».

Dal Messaggeroveneto un caso a Palombaro, nel Chietino: una donna era andata a passeggio con il cane, ma un lupo ha aggredito l’animale domestico. Alla fine ha aggredito anche la signora, che era accorsa in aiuto al cane, e il lupo è fuggito tenendo il povero quattrozampe tra i denti.

Anche il Gazettino.it parla di pericolo lupi, riportando ciò che è accaduto nel bellunese: «Federica e Nicola conducono da quasi vent’anni un’azienda agricola, e gestiscono l’agriturismo» nei pressi di Pieve di Cadore.

Tuttavia il lupo sta diventando un pericolo: «Francesca che racconta: “Le autorità non ne parlano ma la presenza del lupo nel nostro territorio è aumentata, ci sono numeri impressionanti […]  quest’estate sono sparite 26 pecore”».

E continua: «Nessuno ci informa, ci sentiamo soli»

Tuttavia le soluzioni dei governi e movimenti vari, si sono limitate solo al fattore economico, ed è quello che dice Francesca al Gazzettino: «A chi ci dice che saremo risarciti rispondo che non è una questione di soldi». Con gli animali si instaurano legami di affetto, quasi familiari.

Ma oltre gli animali, si stanno verificando aggressioni sulle persone.

Corriere.it ci riporta di un caso in Puglia, in cui una donna è stata aggredita da un lupo mentre correva in pineta.

Tg24sky.it riferisce di un uomo che, a Vasto, usciva di sera con amici e la moglie e si è trovato di fronte un lupo. La donna è corsa via, ma il lupo l’ha inseguita. Il marito ha attirato l’attenzione del lupo urlando e alla fine sono riusciti a mettersi in fuga entrambi.

Un titolo del Corrieredellealpi riporta la notizia «Tambre, lupo si avventa contro cani e proprietaria. Il sindaco Bona: “Pallottole di gomma”».

Parlando dei danni causati dal lupo in termini economici, un’analisi dell’Ispra riporta che «le somme concesse a titolo di indennizzo durante il periodo 2015-2019 sono risultate in totale pari a 9.006.997 euro per una media di 1.801.367 di euro annui».

Ispra riporta anche che in quel periodo, «sono stati registrati come predati un totale di 43.714 capi di bestiame, per una media di circa 8.742 capi ogni anno. Tra i capi predati, l’82,0% erano ovicaprini, pari a una media di 7.171 capi annui; il 14,2% erano invece bovini».

Questo tuttavia non sono i dati aggiornati al 2023, anno in cui sono aumentate le aggressioni e quindi, il numero di capi uccisi, e dei fondi di risarcimento, e convenzioni per le reti antilupo e altre misure.

Epoch Times ha scambiato quindi alcune parole con un addetto di una riserva di caccia, che vuole mantenere l’anonimato, per sapere cosa ne pensa dell’aumento delle aggressioni dei lupi.

 

«Il problema dei lupi sta crescendo sempre più. Se non ci si dà una regolata, i casi di aggressione aumenteranno ancora».

Sappiamo che alcuni movimenti sono contrari all’abbattimento, cosa ne pensa?

«A differenza di come ci descrivono alcuni, non siamo tutti cacciatori per divertimento, di frodo, o altro, lavoriamo in collaborazione con enti, forze dell’ordine e veterinari, per regolare la fauna, riducendone l’eccesso fino ad un numero di equo equilibrio. Il problema non è solo economico, ma della sicurezza e incolumità delle persone e degli altri animali. Ad esempio le carcasse degli animali lasciate dai lupi possono generare malattie che contaminano altri animali della fauna, e lo stesso per gli animali investiti da auto treni, che costantemente raccogliamo».

Quindi sostiene che è importante regolarne la quantità.

«Certo, dove non ci arrivano gli animali stessi nella catena di preda e predatore, è l’uomo che deve coprire quel buco, in quanto tutti gli animali hanno il diritto alla loro parte, ma in modo equo. Ma anche noi abbiamo il diritto alla nostra libertà e sana convivenza. Ma oggi vediamo come i lupi siano diventati più furbi e cercano la soluzione più facile, invadendo perfino la proprietà stessa delle persone. Non possiamo vivere nel terrore di muoverci, o di perdere i nostri animali domestici, perché una razza che cresce in modo incontrollato, ne compromette l’incolumità».

Soluzioni?

«Nonostante le misure adottate, vediamo che il risultato non è soddisfacente. Come già detto il lupo si è fatto furbo e trova comunque il modo di ottenere la sua preda, non importa quale. Si parla di pallottole di gomma: a parte molti dubbi sull’efficacia, non possono le persone andare in giro armate con proiettili di gomma, sempre che poi abbiano il tempo per reagire. Non siamo nel Far West!».

 
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