Reincarnazione: realtà o falsa credenza?

Reincarnazione. Una realtà, una falsa credenza, una superstizione o semplicemente una coincidenza? Presentiamo alcune storie di persone dotate di super-menti: alcuni sono in grado di esplorare il passato, di spostare oggetti e di percepire cose che le altre persone, dotate di una percezione normale, non possono percepire; altre menti sono in grado di lasciare il corpo.

Sin dai tempi antichi questi enigmi hanno affascinato le persone ma solo dagli anni 70 alcuni scienziati, detective della mente, hanno iniziato a comprendere alcuni dei misteri che sono all’opera dentro di noi.

Abbiamo una vita sola o più vite? Hai mai sperimentato un déjà vu o l’impressione diessere già stato qui? Secondo i detective della mente, abbiamo avuto molte vite precedenti e rinasceremo ancora, in altre forme, fino a raggiungere uno stato perfetto.

Qui di seguito presentiamo tre casi interessanti tratti da esperienze di alcuni esperti nel campo della reincarnazione.

CASO DI STUDIO 1LE REGISTRAZIONI DI BLOXHAM

Arnall Bloxham fu un ipnoterapista gallese che a partire dagli anni 70 ha lavorato per 20 anni ipnotizzando alcune centinaia di persone e registrando alcune descrizioni che sembrano appartenere a vite precedenti. Ma le sue registrazioni provano la reincarnazione o possono esser spiegate in altri modi? Bloxham è un esperto di ciò che gli ipnotisti chiamano ‘esperimenti di regressione alle vite passate’. È in grado di portare una persona in stato di ipnosi al momento della sua nascita o addirittura prima. Bloxham è stato il presidente della British Society of Hypnotherapists e infatti ha utilizzato l’ipnosi per curare alcuni problemi delle persone, come per esempio il vizio di fumare.

Ciò che è accaduto durante i suoi esperimenti di regressione ipnotica sfugge alla comune logica umana. I suoi clienti erano in grado di fornire descrizioni meticolose riguardo alle vite di persone esistite centinaia di anni fa.

Per quando incredibile possa sembrare, Bloxham ha prodotto oltre 400 registrazioni su nastro di persone ipnotizzate che hanno rivissuto le loro vite precedenti. Inoltre molte descrizioni dettagliate e molti riferimenti incrociati tra le registrazioni hanno supportato questi fatti. Secondo Bloxham, queste prove concrete supportano l’antica idea che la reincarnazione esista.

Uno dei casi più importanti da lui riportati è quello di Jane Evans. La regressione di Jane nelle sue vite passate è iniziata nel 1971 dopo aver visto un poster che diceva: «Arnall Bloxham afferma che i reumatismi sono un problema psicologico». Jane era una casalinga gallese di 32 anni che soffriva di artrite reumatoide, pensò che questa affermazione fosse incredibile e si mise in contatto con il responsabile del manifesto, probabilmente tramite un amico di suo marito. In questo modo venne a conoscenza di sei vite passate. In epoca romana fu la moglie di un precettore, nel dodicesimo secolo morì durante il massacro degli ebrei di York; nel Medioevo fu la domestica di un principe mercante; fu la dama di compagnia di Caterina d’Aragona; durante il regno della Regina Anna fu una povera domestica e nel diciannovesimo secolo in America fu una suora.

La storia di Jane Evans e alcuni altri esempi di reincarnazione sono stati descritti nel libro Altre vite oltre questa? di Jeffrey Iverson produttore televisivo della Bbc. Nel 1975, per verificare la teoria della reincarnazione, Iverson ha chiesto a Jane di farsi nuovamente ipnotizzare da Bloxham in una regressione alla presenza delle telecamere della Bbc e di un registratore. In seguito Iverson decise di rivelare l’esperienza della donna sulle sue altre vite precedenti.

Iverson ha controllato i dettagli di queste vite e ha verificato che corrispondessero a dei fatti reali. Alla fine del libro afferma che i 20 anni di lavoro di Bloxham hanno fornito un forte supporto all’idea che la reincarnazione esista. Ha anche prodotto per la Bbc unfilm documentario, chiamato Le registrazioni di Bloxham, basate su questi materiali.

CASO NUMERO 2: I CATARI DEL DOTTOR ARTHUR GUIRDHAM

Gli scettici hanno attribuito questo fenomeno a ciò che i detective della mente chiamano ‘criptomnesia’, un termine che significa ricordare fatti dimenticati e mai conosciuti! Se è possibile richiamare i ricordi lontani della mente di una persona, è anche possibile spiegare logicamente le presunte ‘reincarnazioni’ di Jane Evans.

Comunque per il dottor Arthur Guirdham, una nota autorità in tema di reincarnazione, questa spiegazione non è applicabile ai casi che lui ha visto e ascoltato. Il dottor Guirdham ha riportato queste esperienze nei suoi libri: We Are One AnotherThe Cathars & Reincarnation e nella sua biografia A Foot in Both Worlds. Il dottor Guirdham è uno psichiatra del Regno Unito in pensione ed è a capo di un piccolo gruppo di persone che sostengono che nelle loro vite precedenti erano stati Catari, un gruppo religioso ereticale vissuto nel tredicesimo secolo nella regione della Linguadoca, a Sud-Est della Francia.

L’evento che ha portato alla formulazione della teoria del dottor Guirdham, è accaduto nel 1962 nell’ambulatorio dell’ospedale in cui il dottore lavorava come psichiatra. In un giorno particolare l’ultima sua paziente era stata una giovane donna apparentemente normale e di bel aspetto, che occasionalmente aveva un incubo ricorrente, che in quel periodo si manifestava due o tre volte alla settimana. Nel suo sogno era stesa con la schiena sul pavimento e un uomo le si avvicinava da dietro le spalle. Lei non sapeva cosa stesse accadendo ma era totalmente sconvolta.

Mentre ascoltava il suo nuovo paziente, il dottor Guirdham rimase calmo e distaccato ma dovette nascondere il suo stupore dato che lo stesso incubo della donna aveva perseguitato anche lui per più di 30 anni. Il dottore rimase stupito ma non disse nulla al suo paziente. Lei non soffrì più di quell’incubo e anche il sogno del dottor Guirdham scomparve dopo una settimana dalla data dell’incontro con la donna.

Guirdham era sicuro che il suo paziente non soffrisse di problemi mentali ma i loro incontri continuarono ancora dato che il dottore era affascinato dal passato della donna. In seguito la donna gli diede una lista di nomi di persone che secondo lei erano esiste nel tredicesimo secolo, descrivendo le loro vicissitudini. Inoltre affermò che anche il dottor Guirdham aveva vissuto in quel periodo e si chiamava Rogiet de Cruisot.

Come psichiatra il dottor Guirdham conosceva alcune informazioni sulla teoria della reincarnazione, ma non aveva mai avuto molto interesse per l’argomento. Nonostante ciò, interessato dal caso, decise di investigare. Scoprì che i nomi che gli erano stati dati dal suo paziente, erano davvero precisi anche se menzionati in alcune registrazioni storiche abbastanza oscure del Medioevo. Queste registri erano scritti in francese e non erano mai stati tradotti in inglese. Le persone descritte dal paziente del dottor Guirdham, erano tutti membri della setta dei Catari, un gruppo che si sviluppò nellaFrancia del Sud e nell’Italia del Nord nel Medioevo. Tra le altre cose i Catari credevano nella reincarnazione. Col tempo il dottor Guirdham incontrò sempre più persone, in totale 11, che ricordavano di aver fatto parte del gruppo dei Catari nelle loro vite precedenti.

Nessuno dei soggetti era stato drogato o ipnotizzato; il dottor Guirdham ha riferito che i nomi e i fatti del passato erano semplicemente apparsi nelle loro menti. In seguito pubblicò una delle prove più evidenti che avesse: un album da disegno di una bambina di sette anni, contenente alcuni disegni di un era passata. L’album include i nomi di molti membri della setta dei Catari. Il dottor Guirdham ha detto con emozione: «il fatto che una bambina di sette anni possa conoscere questi nomi va oltre la mia comprensione dato che penso che in Inghilterra nessun esperto di storia medioevale li conosca».

La quantità di ricordi, di nomi e di contatti ha convinto il dottore che lui e il suo gruppo hanno vissuto tutti nello stesso periodo storico, non solo in una vita ma in molte vite precedenti. Lui ha detto: «Dopo 40 anni di esperienza nel campo medico sono in grado di distinguere la differenza tra un‘esperienza di chiaroveggenza e un’esperienza schizofrenica a meno che anch’io non sia psicotico».

CASO NUMERO 3: IL DOTTOR IAN STEVENSON, UNIVERSITÀ DELLA VIRGINIA

Se dovessimo nominare i maggiori esperti mondiali in tema di reincarnazione, il dottorIan Stevenson – professore di Psichiatria all’Università della Virginia – sarebbe in questa lista. Ha viaggiato in tutto il mondo per indagare vari casi di reincarnazione e haideato un test rigoroso per identificare le frodi, la criptomnesia, etc. Solo 20 casi su 200 passano questo rigido test e per il dottor Stevenson indicano dei possibili casi di reincarnazione. 7 di questi casi sono stati identificati in India, 3 in Sri Lanka, 2 in Brasile, 1 in Libano e 7 tra le tribù degli Indiani d’Alaska.

Prendiamo il caso di una ragazza molto giovane, nata nel 1956 in Sri Lanka, che si chiama Gnantilleka Baddewithana, un nome difficile da pronunciare. Subito dopo aver imparato a parlare ha iniziato a descrivere un altro padre e un’altra madre che vivevano in un altro posto assieme a due fratelli e molte sorelle.

Dai dettagli che la piccola bambina ha fornito, i suoi genitori sono stati in grado di associare la sua descrizione a una certa famiglia che vive poco distante da loro. Hanno scoperto che nel 1954 questa famiglia aveva perso un figlio. Quando Gnantilleka fu portata in visita a questa famiglia disse di essere il figlio che loro avevano perso eidentificò correttamente sette membri della sua famiglia. Fino ad allora le due famiglie non si erano mai incontrate prima e non si erano fatte visita reciprocamente.

CONCLUSIONE

Gli scettici potrebbero rifiutare la teoria della reincarnazione considerandola una falsa credenza, mentre quelli che non ci credono, la rifiutano come una superstizione infondata.

Che una persona possa crederci o no, da tempi immemorabili le religioni orientali come il Buddismo e il Taoismo propongono la teoria della reincarnazione nelle loro fedi. Credono nella teoria della causalità e cioè la relazione tra causa ed effetto. Credono che la condotta morale di questa vita presente e tutte le buone e cattive azioni, fatte di propria volontà, siano registrate. Ma allora chi è il contabile?

Questa teoria afferma che siano le forze naturali dell’universo – che possiamo definire Legge di Natura o Legge Universale – a sovraintendere questa relazione. Le azioni di una persona, buone o cattive, danno origine a degli effetti in questa vita o nella prossima, come una buona fortuna, un destino avverso o una retribuzione karmica, in base ai vari casi.

Gli atei probabilmente considerano questa teoria come un esempio di ‘sindrome fatalista’ poiché credono che la vita e il destino di una persona siano nelle proprie mani.

Al contrario i Taoisti credono che una persona raccolga ciò che ha seminato. Forse ciò spiega una delle teorie del Taoismo sugli otto tipi di reincarnazione delle persone: ricchezza e povertà, onore e dimenticanza, longevità e vita breve e altri.

Forse questa è anche la ragione per cui da 2.500 anni fa fino a oggi il Buddismo ha parlato della teoria dei sei sentieri del samsara (reincarnazione).

E forse potrebbe anche essere la ragione degli avvisi dei nostri nonni e dei nostri genitori di seguire la massima: «Le buone azioni saranno ricompensate con la virtù (de) e le azioni cattive o malvagie causeranno una punizione (karma)».

Articolo in inglese: Reincarnation: Fact or Fallacy?

 
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