I ricercatori scoprono un buco nero da record e in rapida crescita

Di Kerry Meadows-Bonner

I ricercatori hanno scoperto uno dei buchi neri più grandi e in più rapida crescita, che ingoia un sole ogni giorno: un record unico nel suo genere.

Da questa scoperta, che sembra più la trama di una saga di fantascienza, i ricercatori dell’Australian National University (Anu) hanno identificato quello che è attualmente conosciuto come il buco nero con la crescita più rapida nell’universo.

La ricerca faceva parte di uno sforzo di collaborazione che ha coinvolto l’Osservatorio Europeo Australe (Eso), l’Università di Melbourne e la Sorbona Université in Francia.

I risultati, pubblicati su Nature Astronomy a febbraio, rivelano il rapido tasso di crescita del buco nero e le sue implicazioni significative per la nostra comprensione dell’universo.

«L’incredibile velocità di crescita comporta anche un enorme rilascio di luce e calore. Quindi, questo è anche l’oggetto più luminoso conosciuto nell’universo. È 200 trilioni di volte più luminoso del nostro sole», ha spiegato Christian Wolf, autore principale dello studio.

La crescita del buco nero è così rapida che Wolf ritiene che il record non sarà mai battuto.

«È una sorpresa che sia rimasto inosservato fino ad ora, dato quello che sappiamo di molti altri buchi neri meno impressionanti», ha aggiunto il coautore dell’Anu Christopher Onken: «Si nascondeva in bella vista».

Si stima che la massa del buco nero sia colossale: 17 miliardi di volte maggiore di quella del sole al centro del nostro sistema solare.

Il gigante astronomico è stato inizialmente avvistato con l’aiuto di un telescopio lungo 2,3 metri situato presso l’Anu Siding Spring Observatory, vicino a Coonabarabran nel Nuovo Galles del Sud.

Per approfondire le sue caratteristiche e determinarne con precisione la massa, il gruppo di ricerca ha utilizzato uno dei «più grandi occhi sul cielo del mondo»: l’Extremely Large Telescope dell’Eso.

Wolf spiega che «siamo stati in grado di fare queste scoperte solo grazie alla decennale partnership del governo australiano con l’Eso».

La professoressa Rachel Webster dell’Università di Melbourne ha dichiarato: «La luce proveniente da questo buco nero ha viaggiato per oltre 12 miliardi di anni per raggiungerci».

Ha inoltre spiegato: «Nell’universo adolescenziale, la materia si muoveva in modo caotico e alimentava buchi neri affamati. Oggi le stelle si muovono in modo ordinato a distanze di sicurezza e solo raramente si tuffano nei buchi neri».

La brillante radiazione osservata proviene dal disco di accrescimento del buco nero, essenzialmente una fila cosmica di materiale destinato al consumo.

Wolf ha descritto questo fenomeno: «Sembra una gigantesca cella temporalesca magnetica con temperature di 10.000 gradi Celsius, fulmini ovunque e venti che soffiano così veloci che farebbero il giro della Terra in un secondo. Questa cella temporalesca ha un diametro di sette anni luce, ovvero il 50% in più della distanza tra il nostro sistema solare e la prossima stella della Galassia, alfa Centauri».

Buchi neri

Con la portata di questa scoperta, i buchi neri restano ancora un fenomeno affascinante e misterioso.

Quindi cosa sono esattamente?

Secondo la Nasa, un buco nero è un luogo nello spazio dove la gravità attira così tanto che nemmeno la luce riesce a uscire. La gravità è così forte perché la materia è stata compressa in uno spazio minuscolo.

Questo può accadere quando una stella sta morendo. Poiché nessuna luce può sfuggire, le persone non possono vedere i buchi neri. Sono «invisibili».

I telescopi spaziali dotati di strumenti speciali possono aiutare a trovare i buchi neri.

Gli strumenti speciali possono vedere come le stelle molto vicine ai buchi neri si comportano diversamente rispetto alle altre stelle.

I buchi neri possono anche variare di dimensioni. Alcuni sono piccoli quanto un atomo (la più piccola particella conosciuta di un elemento chimico), ma hanno la massa di una grande montagna. Altri, conosciuti come buchi neri «supermassicci», hanno masse superiori alla somma di un milione di soli.

Il buco nero appena scoperto dai ricercatori dell’Anu rientra in quest’ultima categoria, il che dimostra la natura diversificata e spesso sorprendente di questi eventi cosmici.

 

Versione in inglese: Researchers Discover a Record-Breaking, Fast-Growing Black Hole

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